CONVENZIONE seguita tra Bertrando di S. Morizio a nome del Conte Amedeo di Savoja, e li mercanti della Lombardia, co' quali si è stabilito una nuova scala per il traffico delle mercanzie, che li medesimi conducono in Francia per la Bressa, e Paese di Vaud a causa della Guerra col Delfino di Vienna. 14 febbrajo 1301
DENUNZIA, ed esortazione fatta dal deputato del Conte Amedeo di Savoja à Mercanti Genovesi, che sono soliti di frequentare le Fiere di Champagne, Brie, ed altre Città del Regno di Francia, di non passar per altra strada, che per quella della Bressa, del Castello de Les Cles, e Paese di Vaud, atteso il pericolo di quella del Viennese, e Delfinato, stante la guerra esistente in quelle Parti delli. 18 febbrajo 1302
TRANSONTO autentico de' privilegj accordati dal Conte Aymone di Savoja a favore dell'Università de' Mercanti della Città, e Contado di Milano per il traffico delle loro mercanzie ne' suoi Stati andando in Francia dall'acqua di Morgex, che si trova tra Contege, e Syon tanto per terra, che per acqua, e per la Città di Geneva verso Seyssel sino al fiume Saona, quale strada promette di tenere sicura, e libera da' malfattori, e ladri, con obbligo di risarcire li derobati, pagando però li pedaggj, ed altri dritti stabiliti per tale scala. 14 giugno 1336.
Unitamente alle confirmazioni di detti privileggj ottenute da Sovrani di Savoja sotto li 23 maggio 1347, 12 marzo 1399, e 27 agosto 1445, 13 xmbre 1457, 27 agosto 1465, 20 xmbre 1470, e 2 gennajo 1473
PROCURA de' Mercanti di Milano in capo di sei de' medesimi ivi nominati per chiedere al Duca Ludovico di Savoja la confermazione de' privilegj, e statuti accordati da' suoi Antecessori all'Università de' Mercanti di Milano. 30 luglio 1450
MINUTA d'un editto progettato per stabilire un Commercio in Savoja sotto la direzione d'un Magistrato da denominarsi L'Abbondanza, quale sia composto d'un Console, d'un Rettore, e sei Consiglieri, ed a questo spettare il decidere nelle cose contenziose, ed invigilare, che regni appunto l'abbondanza nel Paese sia rispetto ai viveri, che riguardo del bestiame, con stabilimento di mercati, e regole per essi, ed alcune provvidenze, e privilegj addattati al Commercio. 1632
MEMORIE degl'imposti, che quelli di Morges, Lausanne, Vevay, ed altri Luoghi del Paese di Vaud esiggono dai Chablaisiensi loro vicini sopra le mercanzie, ch'essi vi portano a vendere. 1677
ORIGINALE della relazione dell'Auditore Carello del suo viaggio di Lisbona per poter stabilir un commercio, e mandar dal Piemonte ogni anno due navi cariche di mercanzie, una al Brasile, e l'altra all'Indie orientali.
Con diversi progetti, e calcoli di spese relativi all'introduzione del detto Commercio. 1679
E colla Copia della Capitolazione fatta a Torino li 30 Gennaio 1681 fra gli Associati nella Compagnia stata per tal fine eretta
PARERE affirmativo de' Negozianti Domenico Francesco Tarino, Lorenzo Ollivero, Martini, ed Occellis, Gerolamo Quaglia, e Luiggi Garagno sopra L'erezione d'una Piazza de cambj, che Madama Reale intendeva stabilire in questa Città, sotto le regole, che verrebbero indi stabilite
Istruzione all'Auditore Berlia spedito in Ollanda per far partire li due vascelli fatti fabbricar in Amsterdam, proccurando qualche buon carico a quelli nella loro venuta a Villafranca. 1681
NOTIZIE sopra il Commercio, dalle quali risulta, che le Colonne, sovra quali si fonda l'incremento, e si mantiene la ricchezza, e felicità de' Popoli son l'agricoltura, ed il Commercio
PROPOSIZIONE di stabilire un banco di fede in Torino, nel quale tutti quelli, che avranno denari da impiegare per qualsiasi tempo, possano collocarlo con sicurezza, e con frutto ad imitazione del banco di S.Giorgio in Genova, e della cassa degl'imprestiti a Parigi: proponendosi per principal mezzo di far fruttare il denaro per mezzo della Città quello della compra del grano necessario ai Pristinaj, e la distribuzione d'esso alli medesimi
MEMORIA, colla quale si dimostra, che la Provincia di Darien appartiene in tutta Sovranità al Re di Spagna, e che la scorreria fattavi dagli Scozzesi è apertamente contraria all'atto di stabilimento della loro Compagnia, che porta, che non si potranno stabilire in verun luogo abitato, e posseduto dai Principi alleati della Corona d'Inghilterra
MEMORIE per introdurre, e trattenere il denaro in Savoja fatte dall'Abbate de La Tour, faccendo crescere il Commercio, in cui resti interessato il Corpo de' Nobili del Paese
SUPPLICA sporta da Gioanni Brunel di Danduze in Languedoc a S.A.S. di Savoja per ottenere la permissione di costrurre, e metter in uso molini, ruote, e movimenti di sua invenzione in tutti gli Stati di detta S.A. per il corso d'anni venti esclusivamente ad ogni altro
DUE CARTE topografiche con una memoria, in cui si fanno vedere i mezzi d'introdurre una strada in Geneva a Lione per S.Giuliano, L'Elviset, Fringy, Seyssel in vece, che è per l'Ecluse, Balon, e di facilitare le vetture da Fringy a Regonfle, e Seyssel faccendo un picciol ponte a Cologny, e Ponty; e d'accorciare quelle di Bellerive per Villette faccendo un ponte d'un pilastro sull'Arva tra Villette, e Cierne
PROGETTO per trattenere il denaro nel Paese, ed attirarne del forestiero collo stabilimento d'una Compagnia generale di negozio,la quale tenga in Torino una Casa, ed accudisca alla provvista di diversi generi, e principalmente alla provisione del sale, compra di stoffe, e per L'erezione d'un monte granatico da farsi dalla Città, col quale sia provvisto il grano alli Pristinaj, formato dal Contollore Generale Gallinati
PRAMMATICA del Duca di Parma, per cui proibisce a' suoi Sudditi galloni d'oro, d'argento, e ricami di seta, come pure il porto di gioie, e qualsivoglia Pietre preziose
RIFLESSI sull'editto pubblicato dalla Repubblica di Geneva, per cui era stato fatto un nuovo imposto di dieci per cento sulle robbe, che per via di Savona, e Finale si sarebbero introdotte in Piemonte. 23 agosto 1715
MEMORIE, e sentimento per far trattare gli antichi Sudditi con li stessi vantaggj, che godevano li Siciliani nel Commercio, che quelli farebbero in Sicilia. 1715
LETTERE del Segretario d'Epine scritta da La Haye, in cui informa della maniera, colla quale si amministra la giustizia in Ollanda negli affari, che riguardano il Commercio, e la Pulizia. 3 xmbre 1715
MEMORIA, in cui si descrivono le diverse arti, e qualità di quelli, che esercitano ne' Paesi bassi la mercatura inclusivamente alle manifatture d'ogni genere, le differenze, e divisioni de' Mercanti, ed Operaj nelle rispettive loro Categorie; il loro arrolamento sotto l'invocazione d'un Santo; gli obblighi d'ognuno: i Magistrati, che presiedono ad essi, ed in primo luogo la maniera, con cui nelle occorrenze di qualche dimanda di donativo per parte del Sovrano si prende la determinazione; e generalmente si enoncia tutto quello, che riguarda L'esercizio della Mercatura ne' suddetti Paesi
PROGETTO comunicato al Conte Maffey Ambasciadore di S.M. in Francia per lo stabilimento d'una Compagnia di Commerzio colle Indie Orientali. Colla replica presentata al detto Conte sulla risposta di S.M., ed altre Memorie relative. 1723
RIMOSTRANZA, per cui si fa vedere essere gravosi a' Negozianti, e pregiudiziali al Commercio gl'ordini emanati dalla direzione generale delle R.e Gabelle principalmente col manifesto 8 aprile 1724 ivi unito. 1724
MEMORIA riguardante il Commerzio, che si ha da' Genovesi in Piemonte, come pure rispetto alle merci, che li Stati di S.M. provvedono nello Stato di Genova
PROGETTI del Mercante Barbaroux di Brignolle in Provenza, nel quale dopo avere dimostrato il vantaggio, che ad uno Stato risulta dallo stabilimento delle manifatture propone, che a vantaggio poi delle Finanze si può levare su d'esse un'imposto in riflesso dell'industria. Indica nel medesimo tempo la qualità di tutte le manifatture, i luoghi proprj per stabilirle, e le maniere di moltiplicarle. 1725.
Con un ristretto a parte, e due memorie di riflessi fatti sovra detti progetti dagli Controllore Gen.le Palma, e Mijna
RELAZIONE fatta dal Marchese di Cortanze già Ministro di S.M. in Londra dell'universalità del Commercio tanto interno, che esterno dell'Inghilterra, comprensivamente anche a quello, che fa colli stati di Sua Maestà.
Con un ristretto delle doglianze fatte dal Ministero d'Inghilterra sull'editto di S.M. pubblicato in Piemonte nel 1722 per la proibizione dell'estrazione delle sete crude, stante la scarsezza del raccolto; e le repliche fatte per parte di S.M., dalle quali rimase capacitato il suddetto Ministero, conoscendo la giustizia dell'editto
PROGETTO sommario delle cose, che potrebbero farsi per il maggior vantaggio del Commercio, e negozio negli Stati di S.A.R., principalmente collo stabilimento di una Casa Generale di Negozio
MEMORIA mandata dal Marchese d'Arvillars sul Commercio, che fa la Spagna alle Indie Occidentali, con riflessi, se converrebbe a' Negozianti di Piemonte di mandarvi le loro sete. 5 maggio 1729
PARERE del Consiglio del Commercio sull'intoppo, che si incontra nella Savoja dopo L'editto del 1724 ne' pagamenti delle lettere di cambio, che ivi vengono da fuori Stato concepite in monete forestiere. 1731
PARERE del Consiglio del Commercio sovra una supplica di Gioanni Battista Carlevaris del Mondov per la grazia, ed abolizione della pena della galera per anni dieci, a cui era stato condannato per causa di fallimento doloso. 2 luglio 1731
PARERE del Consiglio del Commercio di Torino circa la proposizione fatta a S.M. dal Consiglio di Basilea per il reciproco trattamento fra' Nazionali, e Stranieri rispettivamente Soggetti in casi di fallimenti de' Negozianti, e per i concorsi de' loro Creditori, servate le consuetudini dei rispettivi Paesi. 27 7mbre 1731
PARERE del Consiglio del Commercio sovra la supplica de' Creditori del Negoziante Lepinasse, di consenso anche del medesimo, dimostrando, che la deroga alle Costituzioni rispetto al pagamento da offerirsi a quelli, che consegnassero effetti dati in pegno dal Formiggeni Ebreo debitore del Lepinasse non può far conseguenza per altri casi, stante la specialità di questo. 23 marzo 1733
PARERE del Consiglio del Commercio sovra una supplica di Gianni Domenico Marrone di Cortemiglia, chiamando un Delegato per convenire coi suoi Creditori. 5 xmbre 1733
PARERI sovra il ricorso sporto a S.M. da Gioanni Battista, e Gioanni Antonio Fratelli Verney Negozianti nella Città di Torino per ottenere la moratoria d'un anno a poter pagare i debiti del Negozio loro procedenti da cambiali, e quella d'anni tre per riguardo degli altri.
Relazione della supplica de' detti Verney per L'effetto suddetto nel Consiglio de' memoriali.
Coi riflessi del Consiglio del Commerzio sulla detta moratoria dei Negozianti Verney. 1738
Progetto V. infra al n° 58. 1738
PROGETTO del Cavaliere Domenico Fauna Consigliere di S.M. Cristanissima, ed Ispettore Generale del Commercio in tutti li di Lui Stati per lo stabilimento d'una Compagnia di Commercio a Nizza, e Villafranca. 27 febbraio 1740.
Stato esaminato, e considerato inutile
PROPOSIZIONI fatte a S.A. da Gioanni Ambroggio Oldoino per lo stabilimento d'un banco pubblico nelle Città più principali de' suoi Stati in vantaggio del Sovrano, e de' Sudditi.
Progetti d'Andrea Pellegrino per l'erezione d'un banco intitolato il banco del traffico nella Città di Torino
PROGETTI d'Agostino Laverio Butturini per abbreviare le liti, per risparmiare le spese di vacazioni delle Comunità, e per il ristabilimento del Commerzio, e circolazione del danaro
MEMORIE riguardanti le sete, tintura, e condizione delle medesime; la fabbrica delle stoffe, de' lustrati, e delle dorerie; i lanifizj, la fabbrica de' calzetti di lana; e la tingeria delle opere di lana