SENTIMENTO del Consolato sovra la supplica del Passamantaro Giuseppe Maria Sales per ottenere la privativa di fabbricare bindelli di seta con oro, ed argento falso, mediante la marca d'un filo bianco, e giallo da mettersi nell'orditura, ed alli due bordi d'essi. 9 aprile 1748
SENTIMENTO del Consiglio di Commerzio sul ricorso di Carlo Franc.o Vanetto, e di Carlo Giuseppe Pessione Mastri Fabbricatori di stoffe in Torino, in cui supplicano la S.M. dell'approvazione d'un loro progetto per il depanaggio della seta. 16 giugno 1748
PARERI del Consiglio del Commerzio sopra le suppliche di Luigi Logeri Fabbricatore di pettini per le stoffe di seta, e lana; e di Spirito Maria Ghigo Fabbricatore di stoffe di lana all'effetto d'ottenere da S.M. l'assegnazione d'una abitazione senza pagamento, ed esenzione da qualunque cottizzo. 6 7mbre 1748
SENTIMENTO del Consolato sovra la supplica de' Mastri Fabbricatori de' Calzetti, e controsupplica de' Loro Lavoranti per ottenere i primi la libertà di tenere quel maggior numero d'imprendizzi, che ciascun Mastro vorrà, e li secondi per impedirli. 24 7mbre 1748
SENTIMENTO del Consolato sulli due ricorsi, uno della Vedova Gioanna Rosa Simon, e l'altro de' Sindaci Mastri Fabbricatori di stoffe d'oro, e d'argento, e seta per ottenere, cioè dalla detta Simon la privativa della fabbrica di stoffe con cotone, e seta, e dalli detti Sindaci la depulsione della med.a. 30 genn.o 1749
RICORSO di diversi Banchieri, e Negozianti aventi filatoj da seta, con cui chiedono la dispensa dal disposto del capo 16 del manifesto del Consolato degli 8 aprile 1724 circa l'uso di voltar l'aspe de' fornelletti. Con un parere del Magistrato del Consolato su detto fatto.
Ed altro del Consiglio del Commerzio. 1749
RAPPRESENTANZA dell'Università de' mastri Fabbricatori di stoffe di seta unite, in oro, ed argento di questa Città, affine d'ottenere da S.M. la proibizione dell'introduzione in questi Stati di stoffe forastiere di qualunque sorta, stanti le grandi miserie, nelle quali quantità d'essi si ritrovavano per la mancanza di lavoro.
Col controricorso dell'Università de' Mercanti da seta pure di questa Città, che, stanti li motivi da essi adottati, seguirono poi le provvidenze, di cui nel Regio viglietto delli 18 feb.o 1750
Con due pareri ed altre memorie riguardanti il d.o fatto 1749 in 1750
ISTRUZIONE del Consolato ag'Ispettori Gioanni B.ta Liprandi, e Domenico Brunetta per invigilare sulle Manifatture delle stoffe in seta, o con oro, ed argento. 18 marzo 1750
Rappresentanza dell'Università de' Mercanti da seta per ottenere qualche determinazione sopra gli aggravj pretesi infertigli dal manifesto del Consolato delli 20 febbrajo detto anno per riguardo al pagamento del dritto del bollo delle stoffe per il taglio dalla parte, che non ha la pezza il detto bollo, e dalle visite prescritte al cap. 7 di detto manifesto.
Col sentimento del Consiglio del Commerzio conchiudente dovere star fermo in tutti li suoi punti il manifesto sud.o 31 marzo 1750
SENTIMENTO del Procuratore Generale Conte Maistre. 16 luglio 1751 Primo. Sul ricorso della Città di Casale, perchè le sete dei suoi filatoj gioiscano del benefizio del transito, come per lo passato, non ostante il disposto dal regio editto delli 4 mag.o 1751
Secondo. Sulle doglianze de' Genovesi, che possedono feudi nelle Langhe, a motivo, che in virtù di detto editto siansi accresciuti i dritti per l'estrazione delle sete da questi Stati
SENTIMENTO del Consiglio del Commerzio sovra la necessità, ed il modo di farsi le visite ai filatoj, e filature, e lo stabilimento del Caligari per Visitatore Generale. 4 gennajo 1752
RICORSI delle Città d'Acqui, Alessandria, Comunità di Castelnuovo Bormida, e Strevi per ottenere qualche provvidenza sui gravami, che allegano aver patiti coll'esecuzione del Regio editto delli 4 maggio 1751 portante diverse provvidenze in riguardo alle galette, e sete griggie. Colli pareri, e memorie, e copia di Regio viglietto alla Camera sopra tal fatto. 1752
PROGETTO d'editto per lo stabilimento della Compagnia Reale per le opere, e negozj in seta. Assieme alle riflessioni, e determinazioni datesi dalla M.S. sovra il medesimo. 1752
ARTICOLI chiesti a S.M. dalli Direttori della nuova Società di Chambery per le manifatture, e negozj di seta: colle risposte in margine di detti articoli. 1753
PARERE dell'Intendente Generale delle Gabelle Rubatti sul ricorso d'Antonio Maria Rigola del Borgo d'Intra, affine gli venga accordata l'esecuzione dai dazi per la seta, che venisse filata in un filatojo dal medesimo fatto costrurre alla ripa del Lago Maggiore. 17 maggio 1753
PARERE del Consiglio del Commerzio sulla nuova machina proposta da Gerolamo Cuchi di Racconiggi per doppiare le sete ne' filatoj. 21 aprile 1754
Col ricorso dell'Università de' Padroni Filatorista di detto Luogo per impedire al detto Cuchi l'ottenimento del supplicato privilegio
LETTERA del Cavaliere Ferraris al Conte Caissotti di S.a Vittoria per l'esame d'un progetto per l'introduzione d'una manifattura nel nuovo ricovero degl'esposti, delle moresche, e strazze, che provengono dalle filature delle sete. 24 luglio 1755
Col sentimento del Conte de la Chavanne. 6 ag.o d.o
PARERE del Magistrato del Consolato sul ricorso dell'Università de' Passamantari, e Bindelari di Torino per ottenere il permesso di travagliare bindelli detti di moda, o sia da paesane, ad una, due, o tre navette, di glassè, persiene, e brochè con oro, ed argento falso, non ostante il disposto del manifesto di detto Consolato delli 10 giugno 1741; l'approvazione de' quattro capi in fine di detto ricorso espressi, e per la proibiz.ne dell'introduzione ne' Stati di que' bindelli operati, de' quali a tenore d'esso manifesto ne resta proibita la fatturazione. 20 9bre 1755
Col parere del Consiglio del Commerzio delli 23 xmbre medesimo anno 1755 sullo stesso fatto
PARERI, e memorie su due ricorsi sporti a S.M., uno per parte delli Lavoranti di stoffe di seta, l'altro dell'Università de' Mercanti, i primi implorando la Regia pietà per un sovvenimento, attesa la mancanza di lavoro, e gli altri per ottenere qualche provvidenza, o la soppressione del manifesto del Consolato delli 20 febbrajo 1750, come gravoso a motivo dello stabilimento del bollo delle stoffe di seta. 1756
PARERE del Magistrato del Consolato sul ricorso de' Mastri Fabbricatori di stoffe in oro, argento, e seta, ad effetto s'inibisca alli Fabbricatori, ed Operaj di stoffe in seta di tenere il quinto telajo delli 4 agosto 1756
Parere del Consiglio del Commerzio sul ricorso di Gioanni Laurent di Bagnol in Linguadocca, in cui propone di stabilire nelle vicinanze di Torino una fabbrica di moresche. 5 agosto 1756
Colli riflessi del Conte Stortiglioni Presidente di detto Consiglio circa il cordaggio, e filaggio delle strazze, e moresche negli Stati di S.M.
Istruzione del Consolato a Gioanni Battista Perotti, ed all'Ispettore Gioanni Battista Liprandi per l'apposizione del bollo alle stoffe in seta tanto nazionali, che forestiere. 21 maggio 1757
Altra a Giuseppe Perotti, ed al detto Gioanni Batt.a Liprandi delli 16 maggio 1763 per l'apposizione di detto bollo
Istruzione del Consolato a Giuseppe Mollar Preposto nella Regia Dogana di Torino per l'introduzione, ed estrazione delle sete forestiere. 11 luglio 1757
SENTIMENTO del Conte Stortiglioni sul ricorso de' Mastri Fabbricatori di stoffe in seta, in cui implorano l'osservanza del Regio editto, e manifesti del Consolato ivi enunziati per riguardo alla quantità de' telaj, che potevano tenersi da qualunque Mastro Operajo. 19 genn.o 1758
RAPPRESENTANZA del Consiglio del Commerzio per le Regie provvidenze da darsi all'Uffizio della pubblica condizione delle sete, attesi gl'inconvenienti, che succedevano. 2 xmbre 1758
Col parere del Magistrato del Consolato, lettere, e memorie riguardanti detto fatto
RICORSO dell'Università de' Mercanti da seta della Città di Vigevano per ottenere la libera facoltà di comprare ovunque, e massime nelle Provincie di Novara, Lomellina, ed oltre Pò Pavese tutta quella quantità di galette, e sete, che le fosse necessaria per li loro traffichi. Colli pareri dell'azienda delle R.e Gabelle, e del Cons.o di Comm.o 1758 in 1759
PROGETTI per promuovere il commerzio delle sete, per accrescere le manifatture del Paese, e per migliori regole per quelle di lana.
Rimesso d'ord.ne di S.M. al Cons.o di Comm.o