Ordine o capitoli stabiliti dal Giudice della politica o Ferrazza della Città d'Asti e deputato dal Consiglio di essa pel buon governo e polizia della città medesima. 28 aprile 1626
Ordine di S.A.R. proibitivo dell'esercizio d'altri macelli nella città d'Asti che di pubblici accensati da essa Città con divieto di valersi d'altre carni che di quelle d'essi macelli, con facoltà a quel Vescovo di tenerne uno in proprio sotto le condizioni ivi enunciate. 25 agosto 1656
Il Cap.no Gio. Francesco Croce del fu Olivero ordina nel suo testamento di essere seppellito nella Chiesa dei Domenicani detta di S.ta Maria Maddalena nel monumento dentro il cancello di ferro della Compagnia del Rosario, e dopo fatti vari legati a varie Confraternite, lega alla sua figlia Anna Maria maritata con Gio. Andrea Gallo dottore in medicina 100 doppi a compimento delle sue doti, e due pezze di terra; e nomina suo erede universale suo figlio Francesco Olivero. 3 dicembre 1663
Esposizione delle difficoltà incontrate dal Veedore Roero presso la Camera dei Conti e presso il Patrimoniale per la liquidazione delle somme a lui dovute sia per esposti e sia per stipendi, dopo che, in seguito all'ordine abolitivo della Infeudazioni delli 2 giugno 1671, gli venne rivocato l'infeudazione, che in corrispettivo delle dette somme gli era stata concessa, della Valle d'Andona posta sulle fini della Città d'Asti. 1675.
Copia della sopraddetta liquidazione
Ordinato del Consiglio della Città d'Asti portante l'emendazione e ripubblicazione degli antichi statuti per la corsa al Palio intituitavi in onore di S. Secondo patrono di detta città. 23 aprile 1718
R. Patenti di delegazione per la ricognizione e per l'esame dei conti delle contribuzioni e somministranze fatte dalla città d'Asti ai nemici, degli imposti da essa città riscossi, debiti contratti, ecc. (Copia di -).9 marzo 1751
Promessa del Prefetto d'Asti di invigilare acciò, qualora l'Opera Migliavacca voglia aggregare alla sua fabbrica un certo corpo di case acquistato, la Città non venga pregiudicata in congiuntura di alloggi militari. 4 luglio 1751
Occupazione di sito pubblico nella città d'Asti nella contrada detta della Lesa per parte del Conte Gerolamo Pelletta di Cossombrato. Con un tipo. 1761
Informativa del Prefetto Agnesini sulla domanda di Gerolamo Verdobio, abitante in Asti, di poter continuare l'esercizio della conceria di pelli nella sua casa posta nella Città d'Asti nel borgo di S. Rocco. 16 gennaio 1762
Rinnovazione del Consiglio della Città d'Asti, e successiva surrogazione di membri nello stesso in esecuzione dei RR. Viglietti 14 e 17 luglio. 16 e 24 luglio 1762
Trasmissione di minuta di R.o Viglietto fatta dal Proc.re gen.le per la soppressione, richiesta dalla città d'Asti, del dacito detto del bollo del vino in detta città, e surrogazione al medesimo dell'intero diritto della Foglietta. 29 9bre 1763
Sentimento del Proc.re Gen.le Brea circa il permessso all'Avv.to Argenta di assumere l'Impiego di Giudice della politica della città d'Asti. 28 febbraio 1764
Parere del Proc.re Gen.le approvato da S.M. circa la questione di precedenza agitatasi tra l'Intendente, il Prefetto, e l'Avv.to Fiscale da una parte, e la città d'Asti dall'Altra, nell'occasione dell'arrivo in detta città del Duca e della duchessa di Savoia. luglio 1765
Informativa dell'Intendente circa i ripari da farsi ai rivi scorrenti sulle fini della città d'Asti, detti l'uno di Quarto, ossia Gherzo, l'altro di S. Zenone, secondo quanto si supplica dal Capitolo della Cattedrale di detta città. 29 7.bre 1765
Informativa dell'Intendente sulla domanda di parecchi particolari della Città d'Asti appoggiati dal Consiglio di detta Città per l'imposizione di una sopratassa sulle carni, e successivo impiego della medesima nell'accrescere e rendere più solenne la festa della corsa del Palio. 12 aprile 1766
Approvazione di S.M. al parere emesso dall'Avv.to Gen.le di far procedere alla misura del territorio di S. Marzanotto nelle differenze territoriali tra detta comunità e la città d'Asti.
(Vedi S. Marzanotto M°. N°.) 21 aprile 1769
Pratica relativa al chiudimento d'un vicolo posto accanto alla Chiesa Parrocchiale di S. Martino dei RR. PP. Barnabiti nella città d'Asti. Con tipo. 1770
Domanda del Prefetto e della Commissione della Città d'Asti per la rinnovazione della corsa dei cavalli al Palio per la festa di S. Secondo, essendo stata dichiarata invalida la corsa fatta a suo tempo. Aprile 1770
Questione di certo Pietro Antonio Gioia con la città d'Asti, per la costruzione d'una scala esterna alla casa dal detto Gioia posseduta nel Borgo di S. Martino ossia di S. Rocco nella contrada del Morone. Con Tipo. 2 settembre 1770
Informativa dell'Intendente sull'incidente causato dall'investire, che fa il condotto, ora in costruzione nella contrada Roera del Borgo S. Martino della città d'Asti, contro la muraglia di cinta di un orto del Conte di Castelalfero.
Con un tipo. 2 agosto 1772
Lettera del Proc.re Gen.le riguardante il quesito, se nel disposto del R.o editto 6 maggio 1773, sia altres compreso il diritto dell'Ala, che si esige dall'appaltatore della Città d'Asti pel ricovero e misura delle granaglie. 15 maggio 1773
Relazione a S.M. sulla domanda presentata alla medesima per la conservazione di un Teatro della città d'Asti, la cui distruzione era stata ordinata per testamento dal fu Conte Carlo Antonio Gabuti di Restagno proprietario del medesimo. marzo 1775
Informativa dell'Intendente sul ricorso di parecchi abitanti della città d'Asti, onde riparare alle cattive esalazioni di un condotto che si scarica sulla pubblica via a poca distanza della chiesa di S. Paolo. Con un Tipo. 15 dicembre 1776
Lettera di trasmissione e di spiegazione, da parte del Primo Uffiziale delle Finanze, del Ricorso dell'Università dei Pristinai d'Asti circa la tassa del pane. 7 novembre 1777
Informativa dell'Intendente e del Prefetto della Provincia d'Asti sui supposti inconvenienti derivanti dall'Ispezione della polizia esercitata dagli Amministratori della Città, e sul gioco della Biscassa esercito in detta città. 15 marzo 1778
Supplica del C.te Carlo Gabuti di Ristagno e dell'avv.to Ignazio Argenta, deputato della città d'Asti, per ottenere di fare una permuta col governatore d'Asti, cedendogli un terreno gerbido per avere un altro sito, onde formare la strada e un piazzale. gennaio 1782
Notifica il Prefetto d'Asti d'aver partecipato al Consiglio della città e al Giudice di polizia la sovrana determinazione, e adduce il motivo per cui detto Consiglio prevenne il pristinaio Cavassa nell'appellazione avanti il R.o Senato. 2 febbraio 1783
Approvazione data da S.M. allo stabilimento nella città d'Asti di un casino ossia ritrovo per i cittadini nobili e borghesi e per gli Ufficiali della guarnigione. 27 nov.bre 1787