"Il V. Intendente di Albenga chiede provvidenze contro la Civica Amministrazione di Finalmarina relativamente ad un ordinato contenente espressioni ingiuriose contro il medesimo". 1831
Lagnanze da parte della Città di Finalborgo contro quella di Finalmarina intorno al diritto esclusivo, reciprocamente preteso, d'usare della denominazione di Città di Finale. 1831-1832
(Vedi Paesi, F, Mazzo 3, Finalborgo, N. 16)
Il V. Intendente di Albenga chiede istruzioni al Primo Segretario di Stato per gli Affari Interni intorno ad un conto per spese di posta, trasmessogli dalla Città di Finalmarina. 2 Maggio 1832
Deroga ai §§ 2 e 3, Tit. 3°, del "Regolamento de' pubblici", in favore di Ambrogio Vierci, perchè possa essere nominato "Sotto Segretario" della Città di Finalmarina.
1832
Lettera del V. Intendente di Albenga a S. E. il Primo Segretario di Stato per gli Affari Interni intorno al modo in cui deve essere interpretato il termine "contabilità" che leggesi nell'Articolo 4°, Tit. 2do, del "Regolamento Generale de' Pubblici". 13 Agosto 1832
Trasmissione da parte del Sindaco di Finalborgo di uno stato dei possidenti di Finalborgo e di Finalmarina. 1832
(Vedi Paesi, F, Mazzo 3, Finalborgo, N. 19)
Memoriale della maggioranza del Civico Consiglio di Finalmarina per fare conoscere al superiore Dicastero ciò che accadde nella seduta del 21 Settembre 1832.
1832
"Pretesa dell'Avvocato Lercari, Luogo Tenente - Giudice, di avere un tavolino a parte per l'assistenza alle adunanze del Consiglio Comunale di Finalmarina". 29 Ottobre 1832
Rimozione dello stemma del Marchesato di Finale, collocato sopra la porta del palazzo comunale di Finalmarina e richiesta del Sindaco di questa Città di collocarvi, insieme allo stemma tolto, quello reale, che anticamente era dipinto sopra la porta d'ingresso di tale palazzo. 1833
Iscrizione composta da Felice Isnardi in occasione dell'autorizzazione data da S. M. Carlo Alberto per la costruzione del tronco di strada che, rasentando la falda della Montagna di Caprazoppa, avrebbe condotto dalla Città di Finalmarina al Comune di Pietra. 1835
Richiesta dei fratelli Drione al fine di ottenere che venga sottratta ai tribunali ordinari e affidata al giudizio di due arbitri una loro lite colla Città di Finalmarina, relativa alla occupazione di certi terreni. 1838
Richiesta della Città di Finalmarina di potere estendere il ristabilimento delle "mete", già accordatole per il pane e per le carni, a tutte le derrate.1839
Autorizzazione alla conclusione di una transazione fra la Città di Finalmarina, nella sua qualità di cessionaria del Collegio dei Padri Barnabiti, già ivi stabiliti, ed il Cavaliere Lorenzo Burone Lercari, a nome del di lui padre Cav. Giovanni Battista, per la quale vengono risolti, nelle rispettive somme di Lire 2000 e di Lire 1500, un "censo capitale" ed un debito particolare del predetto Cav. Giovanni Battista, a favore dei Padri Barnabiti medesimi.
1846
Trasmissione da parte della Grande Cancelleria di S. M. alla Segreteria di Stato per gli Affari Interni di una memoria del P.re Abate del Monastero dei Benedettini di Finalpia, contenente osservazioni contro la progettata costruzione di un molo nel Comune di Finalmarina.
7 Aprile 1847