DICHIARAZIONE fatta da Guigo, Provinciale di Roccaforte, di aver ricevuto a mutuo da Aicardo Cervello la somma di soldi 30 di genovesi minori, con successiva dazione da quello a questo fatta in pegno di tutti i suoi beni, per cautela della medesima. 16 dicembre 1244
VENDITA fatta da Giordana Tornarisia di Roccaforte ad Astesano Del Ri o di un castagneto situato in Roccaforte al monte Bullioria per il prezzo di lire 40 genovesi. 17 novembre 1248
VENDITA fatta da Pietro Armeandria ad Aicardo Cervello di varie pezze di terra situate nel territorio di Roccaforte per il prezzo di cento soldi genovesi. 16 genn. 1249
VENDITA fatta da Guglielmo Pisano ad Astesano del Rivo di un castagneto colla sua area posto nel territorio di Roccaforte per il prezzo di soldi 25 genovesi. 29 maggio 1250
SENTENZA proferta da Bernardo di Guastalla, Giudice del Comune di Mondovì per il sig. Bressano Rettore del medesimo, colla quale dichiara tenuto Ardizzone Magnaldo alla dimissione di una pezza prato situata sulle fini di Roccaforte, regione Monte Bolliura, a favore delli Aicardo Cervello, e Guglielmo Almendrito. 26 marzo 1251
VENDITA fatta da Giordana, Abbadessa del Monastero di S.ta Maria di Pogliola, a favore di Aicardo Cervello di Roccaforte di una pezza terra e castegneto sita sul territorio di Roccaforte, regione Ruata almendriorum, mediante il prezzo di 110 soldi astesi. 10 giugno 1262
VENDITA fatta da Mussa Folcarda ad Aycardo Cervello di metà di una pezza di terra sita nel territorio di Roccaforte per il prezzo di 70 soldi astesi. 20 dic.bre 1267
VENDITA fatta da Bonicia Bongioanna di Villanuova e da Giacomo fu Pietro Albo di Roccaforte ad Aicardo Cervello di una pezza di terra sita in Roccaforte per il prezzo di soldi 30 astesi. 13 dic.bre 1276
RATIFICA fatta da Mussa Folcarda di Roccaforte di tutte le donazioni, alienazioni e obbligazioni che tanto essa quanto la di lei madre unitamente o separatamente hanno potuto fare a favore di Aycardo Cervello. 6 novembre 1276
CESSIONE fatta da Aicardo Cervello di Roccaforte da Ardizzone Giovanni ed Enrichetta del fu Arnaldo Ladera a da Sismunda e Pagana pure figlie di detto Arnaldo Ladera di tutte le ragioni ad essi spettanti contro gli eredi ed i ditentori dei beni del fu Signoreto Mottone di Roccaforte per la consecuzione di un loro credito di lire sette e soldi tredici di minori astesi. 20 aprile 1278
VENDITA fatta Aicardo Cervello a favore di Pieretto Alberto della metà di una pezza castagneto posta sulle fini di Roccaforte, regione Cagalipo, per il prezzo di soldi 40 di astesi minori. 16 settembre 1280
COMPROMESSO fatto da Ardizone Brenello ed Aicardo Cervello a Guglielmo Dato e Giacomo Calderario per la composizione di differenze tra essi vertenti a riguardo del possesso d'un castagneto situato nel territorio di Roccaforte con promessa dei medesimi di sottostare a quanto detti arbitri saranno per definire sotto pena della multa di soldi 20 da pagarsi dalla parte che controverrà. 14 maggio 1281
SENTENZA di Viglione luogotenente in Roccaforte di Berzano de Valle colla quale viene condannato Pietro de Lanceo a pagare ad Aicardo Cervello nel termine di 21 giorni prossimi una emina di segala e un denaro per le spese. 28 sett. 1281
TESTAMENTO di Isabella moglie di Aycardo Cervello di Roccaforte col quale dopo aver lasciato alle Chiese di S. Donato, di S. Giovanni, e di S. Maurizio di Roccaforte soldi tre astesi e soldi 6 alla Confraternita di detto luogo, e fatto altri legati pii in suffragio all'anima sua, instituisce erede universale delle sue sostanze Alassia, figlia sua e del fu Stefano Belleterre suo primo marito disponendo però dell'usufrutto a favore di detto Aicardo suo secondo marito, ecc. 14 agosto 1285
SENTENZA pronunciata da Guglielmo Teraballo luogotenente Giudice in Roccaforte a nome di Brezano Della Valle con la quale Ardicione Bernello viene assolto dall'accusa mossagli da Aicardo Cervello e condannato alla restituzione dei frutti da esso esportati dai beni di questo sì e come verrebbero in giudicio accertati. 24 gennaio 1290
QUITTANZA di Aicardo Cervello di Roccaforte attestante di aver ricevuto in dote da sua moglie Alassia del fu Ponzio Gaverio la somma di lire 40 astesi minori con contemporanea obbligazione a favore di essa di tutti i suoi beni. 1° maggio 1290
RATIFICAZIONE per parte della casata dei De Valle della sentenza poco prima pronunziata dal Vicario Generale del Capitano di Giovanni Visconti Arcivescovo e Signore di Milano, per la quale sentenza nella questione vertente fra i detti De Valle e il comune di Vico circa la spettanza del castello, villa, beni e possessioni di Roccaforte, vengono questi aggiudicati al detto comune. 18 dicembre 1353
(Vedi: Paesi, V, Vico (Mondovì))
CESSIONE fatta da Gasparino Rosso alli Maurizio fu Enrico, e Gasparino e Giacomo fu Simone tutti De Luca delle ivi designate terre site sulle fini di Roccaforte, e ciò in dipendenza dell'evizione da esso promessa al suddetto Enrico per una pezza di terra che gli aveva venduto coll'atto ivi menzionato, quale pezza era quindi stata evitta da certo Giuseppe Lamberto verso il quale il padre di detti Gasparino e Giacomo De Luca erasi reso fideiussore a favore del prenominato Gasparino Rosso. 11 ottobre 1595
VENDITA col patto di riscatto fatta da Giacomo Luca del fu Simone a Bernardino Scotto di uno strato di terra posta nel luogo detto alla pantana per il prezzo di scudi 16. 17 febbraio 1614
VENDITA col patto di riscatto fatta da Antonio Luca del fu Giovanni tanto a suo nome quanto a nome di suo fratello Lorenzo a Bernardino Scotto di stara cinque di prato sulle fini di Roccaforte per il prezzo di scudi 75. 6 marzo 1614
RATIFICA di Lorenzo Luca del fu Giovanni di una vendita fatta da suo fratello Antonio a Bernardino Scotto di stara cinque di prato sulle fini di Roccaforte fra di loro indivise, e contemporanea Vendita fatta dai detti fratelli allo stesso Scotto di tre emine di terra poste sulle stesse fini per il prezzo di scudi 18. 17 febbraio 1615
VENDITA fatta da Lorenzo Lingua fu Giovanni a Bernardino Scotto di una pezza di terra coltiva e di una pezza prato poste sulle fini di Roccaforte per il prezzo complessivo di scudi 75. 30 ago.to 1618
VENDITA fatta da Marco Luca del fu Cristoforo di Roccaforte a Bernardino Scotto fu Stefano di mezza giornata e trabucchi 50 di prato sulle fini di detto luogo per il prezzo di scudi 12 per ciascuno staro. 12 dic.bre 1620
VENDITA fatta da Sebastiano Lucha del fu Ramondo a Bernardino Scotto del fu Stefano di Mondovì di una pezza prato sita sulle fini di Roccaforte per il prezzo di scudi 14 da fiorini otto caduno. 9 marzo 1621
VENDITA fatta da Bedino Ferrero tanto a suo nome quanto come tutore di Lucia figlia del fu Gio. Ferrero suo fratello a Bernardino Scotto del fu Stefano di Mondov di una pezza di terra con la medesima indivisa sita sulle fini di Roccaforte per il prezzo di scudi 14 da fiorini 8 caduno. 9 marzo 1621
VENDITA fatta da Lorenzo Siccardo e da Simone Bottero a nome e per conto delle rispettive loro mogli Maria e Battistina a Bernardino Scotto fu Stefano di una pezza di terra sita sulle fini di Roccaforte per il prezzo in ragione di 85 scudi la giornata. 6 aprile 1621
VENDITA fatta da Maria, moglie di Lorenzo Siccardo, e da Battistina, moglie di Simone Bottero, - rappresentate dai rispettivi loro mariti - a Bernardino Scotto fu Stefano di Mondov di una pezza prato e terra sita sulle fini di Roccaforte per il prezzo di scudi 47. 8 giugno 1621
VENDITA fatta da Lorenzina vedova del fu Emanuele Bracco a Berzino Scotto di una pezza prato sita sulle fini di Roccaforte per il prezzo di scudi 17 da fiorini 8 caduno. 24 gennaio 1622
VENDITA fatta dalli Maurizio, Giovanni Battista, Gio. Giacomo e Gio. Antonio padre e figli Di Luca a Bernardino Scotto di Mondovì di un annuo censo di scudi 16 costituito sopra una pezza campo di giornate cinque circa sita sulle fini di Roccaforte ove si dice al Molar mediante il capitale di scudi 200. 7 febbr. 1622
CESSIONE fatta dai fratelli e sorelle Luca di Roccaforte, del fu Giacomo, a Bernardino Scotto di tutte le ragioni ad essi spettanti sui beni di detto loro padre per le doti della loro madre, a seguito della cessione dei beni da esso fatta ai suoi creditori salva onestà, e ciò mediante il pagamento di 165 scudi. 10 dicembre 1624
RICORSO del conte Cordero di Belvedere e di vari altri particolari di Roccaforte relativo alle acque che provengono da un follone del conte Cordero di S. Quintino. Provvedimenti presi dal detto conte di S. Quintino per eliminare gli inconvenienti lamentati. 1787-1788
PROVVIDENZE riguardo alla costruzione del cimitero, al maestro di scuola, e alla composizione dell'amministrazione comunale chieste dai consiglieri di Roccaforte. 1832
"PRIVILEGI di Carpenetto, Montaldo, Rocca (Grimalda?), e Trisobbio, e reclami di Montaldo contro divieti di caccia lesivi dei medesimi pubblicati dai capitani e superiori generali delle caccie del Ducato del Monferrato, colle dichiare di questi ultimi in ordine a tali reclami. 1335-1605"
(Vedi: Carpeneto, Monferrato Feudi) [?]
DAZIONE in paga del luogo e territorio di Roccagrimalda fatta dal Duca Filippo Maria di Milano a favore di Gio. Galeazzo de' Trotti per la somma di danaro ivi specificata già da questo sborsata. 19 agosto 1440
Verbale di eseguimento degli ordini della R.a Segreteria di Stato in ordine alle differenze tra la com.tà di Roccagrimalda e il feudatario di detto luogo, con alcune lettere e riflessi del conte Traffano, Intendente d'Acqui, sul mezzo di far cessare le dette differenze. 1759
LETTERE, ordine, e parere del sig. Carlevaris, Intendente ...d'Acqui, sulla custodia, ossia Archivio delle scritture della com.tà di Roccagr. in seguito a richiami degli amministratori della medesima, sulla mutazione del Consiglio, e sull'imposta annua di L. 3000 per estinzione di debiti arretrati. 1764-1766
PATENTI ducali per cui vien fatta facoltà alla Com.tà e uomini di Rocca Sparvera di cedere in soddisfacimento dei debiti contratti anche verso Ebrei tanta parte di beni quanta verrà giudicata necessaria dal Delegato ivi nominato. 4 febbr. 1630
SUPPLICA di molti particolari di Borgo S. Dalmazzo e di Roccasparvera onde poter derivare un canale dal torrente Gesso per l'irrigazione dei loro Beni posti sulle fini dei detti territori, regione de' Piani di Quinto. Sentimento dell'Intendente. 1789
(Vedi: Paesi, B., M.o 40, Borgo S. Dalmazzo, n° 28)
IL Sig. Alessandro Scarampi fu Bartolomeo consegna la parte a lui spettante del feudo ecc. di Montaldo Scarampi ecc.
Consegna pure in modo generale i retrofeudi di Denice e Gorrino, e parte del Castello, giurisdizione ecc. di Roccaverano, di cui chiede la conferma. Ecc. 4. marzo 1609
ORDINANZA del Sen.r Pier Fr. Corio Delegato, con cui riconosce il diritto di deputare il Podestà in Roccaverano spettare a Costanza Maria e Francesca Maria Scarampi per nove mesi dell'anno, e per gli altri tre a Vittorio Bartolomeo Scarampi. 9 ottobre 1620
CONCESSIONE in enfiteusi perpetua fatta dalli Sigg. Conte Carlo Alessandro, e Scipione fratelli Scarampi, Consignori del Cairo e Roccaverano, a favore di Margarita vedova di Gio. Bart. Garberio, e Giac.o Ant.o suo figlio, d'una pezza di terra coltiva con viti situata nelle fini di Roccaverano, ove si dice in Pian della Chiesa, mediante l'annuo fitto di sestari tre di grano. 22 marzo 1668
CONSEGNAMENTO fatto dalli Marchesi Vittorio, Giuseppe, Luigi e Filippo fratelli Scarampi di porzioni del feudo, giurisdizione, beni e redditi feudali di Montaldo. 10 marzo 1711.
Con copia dell'investitura 1699, 23 giugno di porzione dei feudi, castelli, giurisdizione ecc. di Roccaverano e di Montaldo
SOTTOMISSIONE di Giovanni e Nicolao Padre e figlio Alassono di pagare annualmente uno scudo e tre quarti d'un altro scudo del sole al cav. Giovanni Vincenzo del Carretto dei Marchesi di Savona, Signore di Roccavignale, in compenso del permesso loro da questo concesso di costrurre e fabbricare sul fiume Zemola discorrente sulle fini del detto luogo un martinetto e fabbrica di carta. 31 agosto 1532
RICORSO della com.tà e del Parroco di Roccavignale per ottenere dal Senato l'approvazione della convenzione tra essi intervenuta per l'affrancamento delle decime. 1817
TRANSAZIONE tra le comunità di Roccavione e del Borgo S. Dalmazzo sovra le differenze tra essi insorte per la terminazione dei rispettivi loro finaggi. 22 febbraio 1522
PATENTI del Duca Carlo Emanuele di donazione e infeudazione a favore del Principe Tommaso dei luoghi e Giurisdizioni di Peveragno, Boves, e Roccavione in titolo di Marchesato per esso e suoi discendenti maschi e femmine, e qualunque suoi eredi e successori e aventi causa. Coll'interinazione camerale di dette Patenti. 22 maggio 1619
(Vedi Catteg.a P.ma Appannaggio Privilegi, e Concessioni Mazzo 1° n° 1)
RESCRITTO camerale d'inibizione al Ricevidore della Provincia di Cunelo di molestare la comunità di Roccavione e Roaschia per il pagamento del fogaggio, a motivo che questo era stato compreso nell'appannaggio del Principe Tommaso. 18 gennaio 1622
Discarico del Principe Tommaso al Sig. Tesoriere Bianco per L. 5344.6.6 fatte buone al Sig. conte Gio. Tommaso Birago di Vische in deduzione delle L. 10115 dovute per la vendita fattagli del marchesato di Roccavione. 16 maggio 1640
VENDITA del Principe di Carignano Franc.o Tomaso di Savoia a favore del conte G. Tommaso Birago del castello, giuridizione, prima e seconda cognizione di Roccavione, e di scuti 175 d'oro annui di tasso dovuto dalla com.tà di detto luogo per il prezzo di L. 16225. 18 maggio 1640
SUPPLICA del M.se D. Tommaso Renato Birago di Roccavione rassegnata a S.A.R. il Principe di Carignano per ottenere l'investitura del feudo di Roccavione. posteriore al 1778
CONVENZIONE tra il P.pe di Carignano, Vittorio Amedeo di Savoia, e il M.se comm. D. Renato Tomaso Birago di Roccavione, per cui detto Marchese ha retroceduto e dismesso a favore di detto Principe il feudo, Tasso, e redditi di Roccavione, e qualunque ragione d'indennizzazione competentegli mediante la somma di L. 16125 da pagarsi sempre e quando detto marchese troverà un impronto idoneo e sicuro a cautela de' chiamati alla primogenitura a cui era sottoposto detto feudo e tasso, e con facoltà al detto M.se d'usare del titolo di marchese pendente la di lui vita. 4 febbraio 1780
ISTROMENTO di quittanza passata dal M.se D. Renato Tomaso Birago di Roccavione a favore del Principe di Carignano Vittorio Amedeo di Savoia di L. 16125, prezzo della retrocessione dal medesimo fatta al detto principe del feudo e tasso di Roccavione in vigor d'istromento 4 febbraio allora scorso ecc. ecc. 16 marzo 1780
CAPITOLI per l'affittamento delle Segreterie civili e criminali, con tutti i diritti ed emolumenti alle medesime annessi dei luoghi di Roaschia e Roccavione. 1781
(Vedi: "Roaschia Categ. 44 M.o 1° n° 17")
DIVERSE lettere del Sig. Avv. Gay giudice di Roaschia e Roccavione relative all'affittamento delle Segreterie di detti luoghi, con diversi partiti stati fatti per le medesime; e relative pure agli Uffici di Luogotenente e Proc.re fiscale. 1781-1782
(vedi Roaschia...)
ATTI seguiti avanti il Magistrato della R.a Camera dei Conti nella causa dell'Uditore patrimoniale di S.A.S il Principe di Carignano contro la com.tà di Roccavione, Barge, Racconigi, Carignano, e altre per obbligarle al pagamento delle somme da esse rispettivamente dovute per il tasso spettante all'appanaggio di detto Principe. 1800-1801
("Vedi Catteg.a 38 Racconigi")
RICORSO della com.tà di Roccavione per riduzione della finanza impostale nelle patenti di concessione di una fiera. 1828
(É unita un'analoga pratica del comune d'Isola [Genova])
IL Primo Scudiere di S.A. il Principe di Carignano trasmette, d'ordine di S.A., un ordinato del comune di Roccavione in cui si chiede che non venga trasferito a Borgo S. Dalmazzo il capoluogo di mandamento. 1829