PARTICOLA della donazione fatta dal Conte Amedeo di Savoja a favore di Gioanni, Manfredo, et Aymone fratelli fu Oddone Marchesi di Ceva d'ogni ragione spettantegli nel luogo della Bastia di Carassone. Delli 6. 9bre 1372
VENDITA di Odelrico chiamato Manfredo figlio del Marchese Manfredo col consenso della Contessa Berta sua Moglie, a favore del Prete Ajfredo fu Rodolfo, del Castello con due Capelle dedicate in onore della Beatissima Vergine, e di S. Nazaro, con tutte le sue pertinenze, e g.te 350. Beni situati nel luogo e Territorio di Lezegno per il prezzo di Soldi 100. d'argento, e ciò alla presenza di Adalberto Giudice, et Inviato dell'Imperatore L'Anno 10. dell'Impero dell'Imperator Enrico II. li 26. Luglio
La data di questa pezza dev'esser dell'Anno 1024
FACOLTÀ di riscatto perpetua concessa al Duca Ludovico di Savoja da Giacomo della Torre Presidente del suo Conseglio, del Luogo di Bastia di Carassone statogli Infeudato dal Duca Ludovico di Savoja, mediante la restituzione di ff.ni 1000. d'oro. Delli 9. Xbre 1449
PARTICOLA della Convenzione Seguita trà Emanuel, e Giorgio fratelli figlioli di Guglielmo Marchese di Ceva, e Michele, e Pagano suoi fratelli in esecuzione della divizione trà essi seguita, per quali detti Emanuel, e Giorgio hanno ceduto alli detti Michele, e Pagano il Castello, Luogo, Giuridizione, Beni, e redditi di Scagnello, e la mettà di quello di Battifolo Semovente dal Feudo del Vescovado D'Alba. Delli 20. Aprile 1241
INFEODAZIONE fatta dal Duca Ludovico di Savoja a favore di Giano di Savoja Conte di Geneva di lui figlio del Castello, Luogo, Giuridizione, Beni, e redditi, e ragioni feudali dalla Bastia di Carassone, per esso, suoi Eredi, e Successori qualsivogliano, e con facoltà di disporne, e di riscattare li redditi alienati a Teodoro della Torre. Delli 27. 7bre 1463
RIFUTAZIONE fatta dall'Arcivescovo d'Aix, e dal Senescallo di Provenza nella qualità di proc.ri, ed al nome di Carlo Conte di Provenza, e Folcalquerio a fav.e di Giorgio, e di Guglielmo figliuolo del fu Leone, accettanti a nome anche di Manuele, e Giacobino detto Cappuccio, e di Baldoino fratelli del sudd.o Gug.mo, tutti de' Marchesi di Ceva, d'ogni ragione, ed azione al pred.o Conte di Provenza spettante ne' castelli, e luoghi di Mombasilio, e Pamparato, Lezegno, Montegrosso, Palodio, Monestarolo, e S. Michele, eccettuata però la Torre, e la metà del palazzo verso essa Torre del castello di S. Michele, colli rispettivi loro territorj, giurisd.ni, fedeltà, e con tutte le pertinenze ai pred.i feudi spettanti, o sia contro i possessori d'alcuno de' medesimi, e specialmente contro li Marchesi di Ceva, ed i loro eredi, a motivo della vendita fatta d'essi feudi al Comune d'Alba, dal quale n'avevano rapportata l'investitura. 23. febbrajo 1260
ATTI di visita delle riparazioni fatte dagli Accensatori de' Molini, et altri Ediffizzij della Bastia di Carassone proprij del Conte del Genevese Giano di Savoja. Del 1490
VENDITA fatta da Pietro di Priero a favore di Giorgio, e Giorgio Padre e figlio chiamati Nani de' Marchesi di Ceva di tutti li dritti a medesimi appartenenti nel luogo di Priero per il prezzo di L. 30. di Genova. Delli 20. Agosto 1266
TRANSAZIONE seguita trà Gianus di Savoja Conte di Geneva, e Cattarina Vedova, et Erede Universale di Teodoro della Torre, e Francesco Parpaglia de' Sig.ri di Revigliasco, Gio. Giacomo, Bernardino, e Teodoro suoi figlioli sostituiti a d.a Eredità doppo la morte d'essa Cattarina per riguardo al riscatto del Castello, luogo, Giuridizione, Beni, redditi della Bastia di Carassone, per quale detti Catterina, e Padre, e figlioli Parpaglia rinunziano a favore di detto Conte di Geneva ad ogni ragione compettentegli Sovra detto Castello, e luogo mediante la Somma di ff.ni 3/m. di piciol peso assignatili Sovra li fogaggi di Cuneo dal d.o Conte posseduti sino all'Intiera soddisfazione. Delli 7. Febbrajo 1491
DIRITTI di Cittadinanza concessi dal Comune di Mondovì a favore di Guglielmo Marchese di Ceva, con ciò che sia esso tenuto ad avere in quella Città una Casa, e difendere il Comune da ogni, e qualunque nemico, sotto altri patti ivi espressi. 26. Febbrajo 1288
CESSIONE fatta dal Duca Filiberto di Savoja a favore di Ludovica di Savoja di lui Cigina della ragione di riscattare il Castello, Luogo, e dippendenze della Bastia di Carassone riservatassi dal Duca Ludovico di Savoja nell'Infeudazione per esso fatta a Giano di Savoja Conte di Geneva. Delli 18. Marzo 1503
SENTENZA Arbitramentale proferta da Pietro di San Giorgio Conte di Biandrà Sovra le differenze insorte trà Nano, e Giorgio Padre, e figlio de' Marchesi di Ceva, e Bonifacio, Manfredo, e Pauluccio di Nucetto fù Guglielmo de' med.i Marchesi di Ceva, per riguardo al Marchesato di Ceva, per forma della quale il sud.o Nano ha restituito alli sud.i fratelli di Nucetto il Castello, e Luogo di Nucetto, con obbligo di ricconoscerlo dal med.mo. E per contro hanno questi rinunciato al d.to Nano ad'ogni ragione compettentegli Sopra il Marchesato di Ceva. 6. Marzo 1287
PARTICOLA della donazione fatta da Oberto Gioanni, Leone Francesco, e Guglielmo, Petrina, Felicia, e Valeriana fratelli, e Sorelle Scagnelli fu Pagano a favore di Giorgio figlio di Nano Marchese di Ceva, di tutti li dritti a medemi spettanti nel marchesato di Ceva, alla riserva del luogo di Scagnello. Delli 20. Mag.o 1291
VENDITA fatta da Nano de Marchesi di Ceva a favore della Città d'Asti, di tutte le Terre, Castelli, e Dritti al medesimo appartenenti nel Marchesato di Ceva, Cioè Ceva, Roasio, Rifredo, Castellino, Igliano, Torisella, Niella, S. Michele, Pamparato, Ventapomizia, Viola, Lisio, Monasterollo, mettà di Batifolo, monte della Guardia, Nucetto, Bagnasco, Proenca, Mursico, Garezzo, Malpotremo, Priero, e mettà di Montezemolo per il prezzo di L. 100./m. astesi. Delli 22. 8bre 1295
VOLUME continente li Seguenti Titoli. INFEUDAZIONE fatta dal Commune d'Asti a favore di Nano Marchese di Ceva de' Castelli, e Ville di Ceva, Roasio, Rifredo, Castellino, Igliano Torisella, mettà della Niella, San Michele Pamparato, Ventapanisia, Viola, Lisio, Monasterollo, Batifolo, Bastia del Monte della Guardia, Nucetto, Bagnasco, Prohenca, Mursico, Garezzo, Malpotremo, Priero, et mettà di Montezemolo con diversi patti. Del 22. 8bre 1295.
RATTIFICANZA del Marchese Nano della Vendita a suo nome fatta al Commune d'Asti de' sud.i Castelli, e Luoghi. Delli 21. 9bre 1295.
ALTRA INFEUDAZIONE fatta dal detto Commune a favore di detto Marchese Nano de' sudetti Castelli, Ville, e Luoghi. Delli 21. 9bre 1295.
RATTIFICANZA di Giorgio, e Guglielmo figlioli di Nano Marchese di Ceva della Vendita fatta per d.o Loro Padre al Commune d'Asti. Delli 16. febbrajo 1296.
VENDITA fatta per Guglielmo Marchese di Ceva al Marchese Nano della mettà di Ceva meno un 8.a parte della Villa (...)
COPIA non autentica della concessione, et Immunità accordata dal Marchese Nano, e Giorgio suo figliolo di Ceva a favore della Communità, et Uomini habitanti nelle fini ivi specificate di S. Michele dal pagamento d'ogni dritto, e decima de' Beni per essi posseduti Semoventi dal Castello di d.o Luogo alla riserva del quindeno, come pure dal fodro solito pagarsi dalla detta Communità, con dichiarazione, che venendo detti Beni alienati a Forastieri sijno li medemi tenuti pagare detta Decima, e fodro come erano per avanti. Delli 5. Marzo 1296
PARTICOLA delle Patenti di Grazia accordata dal Re Carlo di Gerusalemme a favor di Nano Marchese di Ceva, e Giorgio suo figliolo d'ogni danno, offesa, e fellonia per essi commesse. Delli 16. 7bre 1305
DONAZIONE fatta dal Re Roberto di Gerusalemme a favore del Marchese Guglielmo fig.lo di Nano di Ceva del Castello di Morozzo, redditi, ragioni, e pertinenze, stato devoluto alla Curia Reggia. Delli 20. Aprile 1319
ALTRA fatta da Oddone Marchese Del Carretto a favore di Nano Marchese di Ceva de' Castelli, e Luoghi di Cortemiglia, Perletto, Torre d'Ussone, Borgomale, Saleggio, Cagna, Loesio, La Rochetta, Cayro, montenotte, Monte Cavaglione, 3.a parte di Carchere, Altare, e 4.a parte di Bubbio, Vesime, Mombaldone, Montechiaro, Giuridizione, Beni, e redditi da med.i dippendenti. Delli 16. 8bre 1321
COPIA non autentica della transazione seguita tra Federico Marchese di Clavesana, e Gioanni di Saluzzo da una parte; Guglielmo figliuolo di Nano Marchese di Ceva, Bonifaccio, ed Oddone fratelli figliuoli del fu Giorgio di Ceva dall'altra, intorno al possesso della giurisdizione del Borgo della Pieve, colle condizioni, e patti ivi espressi. 19. 9mbre 1324
DIVIZIONE seguita trà Guglielmo figlio di Nano Marchese di Ceva, e Bonifacio, et Oddone figlioli di Giorgio fratello di detto Guglielmo, per quale sono stati assegnati in parte di detto Guglielmo li luoghi, e Castelli di Priero, Malpotremo, Nucetto, Viola, e Lisio, et alli detti Nipoti quelli di Battifolo, S. Michele, Castellino, et Igliano sotto però La reciproca osservanza de' patti, e condizioni ivi espresse. Delli 30. Maggio 1326
TRATTATO di pace seguito trà Guglielmo, Bonifacio, et Oddone Marchesi di Ceva da una parte, et Enrietto, e Giorgio fratelli del Carretto Marchesi di Savona dall'altra, per forma di cui questi hanno ceduto alli detti Marchesi di Ceva la mettà delle ragioni spettantigli in virtù della donazione fattagli dal Marchese Federico di Cravezana nel Marchesato di Cravezana nel Luogo D'Ormea, ed in tutto il Marchesato di Ceva, con ciò che debbi Star ferma la Convenzione seguita trà il Marchese Nano di Ceva, et Antonio Padre di detti Marchesi di Savona, e per Scontro detti Marchesi di Ceva cedono ogni ragione spettantegli ne' Castelli, e Luoghi di Castelvechio, Zuccarello, e Valle di Coedano, quali dovranno dividersi trà essi nel modo ivi espresso, con uguagliarsi con li Luoghi di Teuco, Rezzo, e Carcare, Rochetta di Ranzo, Cervo, e la Bastia: Più, che la fedeltà de' Vassalli della Valle di Nasino debbano spettare per la 4.a parte a d.o Marchese Enrietto, e per Le altre tre quarte alli Marchesi di Ceva (...)
PARTICOLA dell'Instromento di Vendita fatta da Guglielmo e Franceschino Padre, e figliolo Marchesi di Ceva a favor di Fran.co De Marco di Finale della mettà del Castello, e Villa di Nucetto etc. Delli 24. Feb.ro 1330
VENDITA fatta da Guglielmo di Battifolo, a favore di Michelone figlio d'Oberto di Scagnello, della Giuridizione, Signoria, et altre ragioni spettantigli nel Castello, Luogo, Giurid.ne Beni, e redditi di Scagnello per il prezzo di L. 200. Genovine. Delli 11. Xbre 1340
VENDITA fatta da Gioanni figlio di Leone di Scagnello a favore d'Antonio figlio d'Oberto, et Marchetto figlio di Guglielmo di Scagnello, della porzione spettantegli nel Castello, Luogo, Giuridiz.ne Beni, e redditi feudali di Scagnello per il prezzo di L. 2250. di Genova. Delli 28. Maggio 1341
PARTICOLE n.o 40. di Contratti per provare la discendenza de' Marchesi di Ceva qui sotto descritte. Del 1341. in 1535.
CESSIONE a favor di Giorgio fu Bonifacio Marchese di Ceva Consignore di Garezzo. Delli 11. Gennajo 1341.
COMPROMESSO Sovra le differenze trà Giorgino, Gioanni, e Guglielmo, Padre, e figlioli de' Marchesi di Ceva, e Christoffaro, et Gioannardo, Ottone, e Teodoro Suoi figli, e Bonifacio di lui fratello. Delli 29. Agosto 1390.
RATTIFICANZA di Bonifacio, et Ottone della transaz.ne seguita S.a le differenze sudette. Delli 19. Xbre 1397.
QUITTANZA di Christoffaro a favor di Guglielmo, e Gioannone fu Georgino. Delli 7. Aprile 1399.
PROCURA di Nano fu Antonio. Delli 21. Agosto 1403.
OBLIGO di Gherardino fu Gioanni. Delli 4. febbrajo 1406.
SUPLICA Sporta a Marco fu Manfredo di Ceva. 13. Xbre 1419.
DAZIONE in paga di Oberto Signore di Scagnello ad Antonio suo figlio. Delli 16. Agosto 1422.
VENDITA di Agamemnone fu Ghirardo a Girardino fu Ghirardino de' Marchesi di Ceva. (...)
PARTICOLA di Convenzione trà Guglielmo Marchese di Ceva, et Oddone Nipote, et Ghilardo fu Fran.co de' medemi Marchesi per causa della pignorazione del Marchesato D'Ormea. Delli 9. Giugno 1356
VENDITA fatta da Ramondino di Cosio a favore di Giacomo Parafea di Ceva della 4.a parte del Castello, luogo, Giuridizione, Beni, e redditi feudali di Nucetto per il prezzo di L.333. Sol. 6. Delli 21. Marzo 1352
SENTENZA proferta dal Podestà della Città D'Asti a favore di Giorgio Marchese del Caretto contro Guglielmo Marchese di Ceva, per quale detto Marchese del Caretto è stato reintegrato nel possesso della mettà del Castello, Luogo, Giuridizione, Beni, e redditi feudali di Priola, di cui era stato dal detto Marchese di Ceva Indebitamente spogliato. Delli 8. Giugno 1352
VENDITA fatta da Guglielmo Marchese di Ceva, e Giorgino suo figlio, Ghirardo figlio di Franceschino, e Christoffaro figlio di Guglielmino de' medemi Marchesi, a favore di Camino figlio naturale di Natesio de' sudetti Marchesi di Ceva de' Molini di Lisio per il prezzo di ff.ni 50. d'oro. Delli 21. febbrajo 1354
PARTICOLA d'Investitura concessa da Georgino a suo nome, e di Ghirardo Marchesi di Ceva, et Christoffaro a suo nome, e di Giacomo suo fratello a favore D'Aimerico fu Antonio di Lezegno de' Marchesi di Ceva a suo nome, e di Conrado fu Aimerico di detti Marchesi di Ceva del Castello, Villa, e Giuridiz.ne di Lezegno, e del Castello, Villa, e Giuridizione di Montegrosso, e di parte Vassallatica. Delli 24. Luglio 1356
ALTRA dell'Investitura concessa dalli Marchesi Georgino fu Guglielmo, Ghilardo fu Francesco, fu Guglielmo a suo nome, e di Ludovico suo fratello, e Christoffaro, et Giacomo fu Guglielmo, fu altro Guglielmo tutti de' Marchesi di Ceva, a favor di Gioanni de' Signori di Scagnello di quella parte spettantegli nel Luogo, e Castello di Scagnello Semovente dalli detti Marchesi di Ceva. delli 20. Gennajo 1357
PARTICOLA dell'Instromento seguito trà Bonifacio, et Oddone fu Georgio, Georgio fu Guglielmo, Ghilardo fu Fran.co figlio di detto Guglielmo, Christoffaro, e Giacomo fu Guglielmo figlio di detto Guglielmo tutti de' discendenti dal Marchese Nano di Ceva, et la Communità di Ceva per il fodro, Decima, e vigesima del grano, Vino, e Biada, che si raccogliono in detto Territorio, Terze vendite, e Successioni. Delli 12. Marzo 1357
PARTICOLA dell'Instromento di divisione seguita trà Georgino fu Guglielmo a suo nome, et per una parte, Ghilardo fu Francesco figlio di detto Guglielmo a suo nome, e di Ludovico suo fratello, Christoffaro, et Giacomo fu Guglielmo figlio di detto Guglielmo Marchesi di Ceva de' Loro Castelli, e feudi etc. Delli 11. Maggio 1357
ALTRA dell'Instromento d'approvazione, e Rattificanza fatta da Ghilardo fu Francesco fu Guglielmo, et Christoffaro, et Giacomo fu detto Guglielmo a loro nome, et di Georgino Loro Patruo della concessione in feudo fatta da d.o Guglielmo de' Marchesi di Ceva a favor di Angellino Cepolla del Castel Bianco. Delli 8. 9bre 1357
PARTICOLA dell'Instromento di retrovendita fatta da Fran.co De Marco di Finale a favor di Giorgio fu Guglielmo Marchese di Ceva, del Castello Villa, e Luogo di Nucetto statoli venduto da d.o Guglielmo. Delli 19. Gennajo 1358
RICCORSO del Marchese Ghirardo di Ceva fu Francesco a suo nome, e di Georgino di lui Patruo, e Christoffaro, e Giacomo fu Guglielmo suoi Cugini, alla Città d'Asti, per cui le dimanda la sua assistenza per ricuperare la mettà del luogo di Priola Statogli occupato da Manuele, et Alleramo figlioli D'Enrichetto del Carretto Marchese di Savona. Delli 8. Marzo 1359
RETROVENDITA fatta da Pietro Grimaldo a favore di Ghirardo de' Marchesi di Ceva, della 4.a parte del Castello, Luogo, Giuridizione, Beni, e redditi di Sala per il prezzo di ff.ni 681. monetta di Ceva. Delli 30. Aprile 1361
PROCURA di Giacomo Marchese di Ceva in Capo di Christoffaro suo fratello, per vendere al Conte Amedeo di Savoja li Castelli, e Luoghi dal med.mo posseduti, e di essi prenderne l'Investitura, cioè della 6.a parte della metà di Ceva, della metà di Lesegno, e Montegrosso, di tutto il Luogo di Lisio, della 6.a parte di Priola, e di Massimino, della 12.a d'Ormea, Metà di Pamparato, 6.a parte della Chiusa, e Morozzo, 4.a parte di Rocca Cigliaro, e 12.a della Bastià di Carassone, delli 28. Febbrajo 1372
ESTRATTO d'Istromento di procura fatta dal Marchese di Ceva in Capo di Christoffaro suo fratello per prendere dal Conte Amedeo di Savoja L'Investitura della 6.a parte del Castello, e Borgo di Ceva, della mettà del Castello, e luogo di Lezegno e Montegrosso del Luogo di Liscio, 6.a parte del Castello, e Luogo di Priola, della 6.a parte del Luogo di Massimino, della duodecima D'Ormea, tutti della Diocesi d'Alba, e più della 6.a della Chiusa, Morozzo, mettà di Pamparato, 4.a della Rocca di Cigliaro, e della 12.a della Bastida, salve però le ragioni delle Chiese d'Asti, e Alba. Dell'ultimo Febbrajo 1374
DIVIZIONE seguita trà Manfredo, Aimone, e Gioanni Fran.co Marchesi di Ceva de' Castelli, e Luoghi di S. Michele, La Niella, Carcare, Roascio, e Toricella, Mombasiglio, Montezemolo, Castellino, Igliano, e Battifolo, Giuridizione, et altri Beni, e redditi che appartenevano a detti fratelli nel luogo di Ceva, ed altri Luoghi ivi specificati. Delli 5. Luglio 1375
PARTICOLA d'obligo passato a nome della Regina Gioanna a favore di Giorgio, e Carlo fratelli, Manfredo, Aimone, Gioannone, Ghirardo, Georgino, Christoffaro, e Giacomo de' Marchesi di Ceva di ff.ni 1000. per pagamento de' Soldati, et L. 429. per la fortificaz.ne della Bastia di Carassone. Delli 20. Gennajo 1376
PROCURA di Raffaele Donzello, Oggerio Faussone, Luiggi, Biglono, Enrico di Morozzo, Bartolomeo Vasco, Giorgio Ferrario, e Pietro Peolotto del Mondov per prestar Cauzione a nome di Luchino fu Luchino Morozzo per l'osservanza de' patti, e condizioni apposte nell'Infeudazione fatta da Manfredo, Aimone, e Gioannone de' Marchesi di Ceva al d.o Luchino Morozzo della 4.a parte del Castello, Luogo, Giuridizione, Beni, e redditi feudali di Roccacigliaro Marchesato di Ceva. Delli 25. Giugno 1378