ESAME di diversi Testimonj seguito ad Instanza del Conte D'Ormea, in comprovazione del suo antico possesso d'esiggere il pedaggio in Viozena, come Padrone di detto Territorio, ed in qualità di Signore di detto Luogo D'Ormea. Delli 4. Gennajo a 4. febbrajo 1562
ALTRO a perpetua memoria seguito ad Instanza di Garcilasco Ceva Signore D'Ormea in comprovazione.
P.mo del possesso Immemorabile d'esso Conte, e suoi Decimatori di esiggere la Decima dalli coltivanti nella Viozena.
2.o Del Invio pure Immemorabile del suo Gastaldo in Viozena il giorno della Madonna D'Agosto, per L'Amministrazione della Giustizia Secondo le occorrenze.
3.o Del possesso della Confraria D'Ormea di diverse Terre nella detta Viozena, come Finaggio D'Ormea, e della riscossione de' Terraggi d'esse Terre dalli Uomini della Pieve, quali coltivano dette Terre.
4.o E finalmente, che la Viozena non hà mai confinato con la Pieve. Delli 26. Gennajo 1562
SUPLICA sporta dalle Communità della Castellania della Pieve di Teico alli Prottettori delle Compre di S. Giorgio per la distribuzione delle spese de' Vacati fatti da un Commessaro inviato da detti Prottettori alle Viozene, per le differenze con Ormea, con rescritto di detti Prottettori, per cui manda quelle doversi pagare, come ivi resta espresso. Delli 3. febbrajo 1562
ESAME di varj Testimonj seguito ad Instanza del Conte Garcilasco Signore D'Ormea, e della Communità di detto Luogo in comprovazione.
1.o Che al tempo della prohibizione generale di S.A. dell'estrazione de' grani, Merci, e Bestiami in alieno Dominio senza pagamento del Dacito, quelli della Pieve coltivanti, e inalpanti nella Viozena venivano fare la Consegna in Ormea, e mediante il pagamento del detto Dacito, estrahevano loro grani, e Bestiami per condurli alla Pieve.
2.o Che li Pievesi pagavano per il Dacito quello si pagava dalli particolari del Marchesato di Ceva.
3.o Che quelli della Pieve per lavorare, ed inalpare nella Viozena prendevano la licenza dal detto Conte.
4.o E finalmente, che li Gastaldi D'Ormea publicavano in cadun Anno li Bandi alla Madonna di Prato freddo in Viozena doppo celebrata la Messa, con precetto di pagar la Decima al detto Conte, e facendossi accuse denonziarle al Gastaldo per averne compimento di Giustizia. 4. 5. 6. 7. e 9. febbrajo 1562
CAPITOLI, ed esame per la prova, che le Bestie, e Granaglie arestate in Viozena a Particolari della Pieve non furono arestate da quelli D'Ormea, mà da Corridori di S.A. per il Dacito, ed essere la Viozena Giuridizione di detta S.A. Delli 24. febbrajo 1562
ORDINE del Capitano della Pieve a tutti li particolari possidenti Beni nella Viozena di dover consignare li loro raccolti al detto Capitano, con prohibizione d'estraherli senza licenza in scritto del medemo, salvo si conducessero alla Pieve. Delli 15. 7bre 1562
LETTERA della Republica di Genova al Duca Emanuel Filiberto, in cui le nottifica essersi solo dalli Deputati per la terminazione delle differenze trà li Pievesi, e quelli D'Ormea conchiuso doversi terminare l'uso antico sospesa la decizione ne' meriti, e d'aver per sua parte deputato David promontorio per la decizione di questi, e che intanti li Pievesi lascieranno, come per avanti quella parte de' frutti per le decime sull'Ajra, come si è sempre osservato anticamente. Delli 20. 7bre 1568
ARRESTO personale di Pietro Gorgo D'Ormea seguito d'ordine del Capitano della Pieve per essere stato trovato sulle Viozene a depascere 120. pecore. Delli 11. 8bre 1568
LETTERE del Duca Emanuel Filiberto di deputazione del Senatore Malopera per terminare col deputando dalla Republica di Genova le differenze trà Ormea e la Pieve a causa delle Viozene. Delli 27. 8bre 1568
LETTERA con rapresentanza delli pievesi per novità prettese fatte da particolari d'Ormea. Delli 24. 9bre 1568.
CON altra Lettera delli Presidente, e Giudici D'Asti alla Republica di Genova per il rilasso delle Bestie arestate da quelli della Pieve a quei D'Ormea in Viozena delli 22. 8bre 1569
LETTERA della Republica di Genova al Senatore Malopera Deputato di S.A, in cui dolendossi dell'accusa data a Pietro Sardo per aver pascolato Bestiami Sovra le Fini D'Ormea, mentre li conduceva in Viozena, che per il rilasso de' medemi fu astretto dar Sigortà, le dice pure averne passata doglianza al Sig.re D'Ormea con rapresentargli L'uso antico, ed Immemorabile de' Pievesi di star tre giorni, e tre notti Sovra il Territorio D'Ormea senza alcun pagamento; E però lo prega di avocare a se detto fatto come appendice del Principale, in cui resta Delegato. Delli 23. Xbre 1568
DEPOSIZIONE di Bernardo Molinaro D'Aiguetico, et Antonio Martino di Troaste comprovanti d'aver pagato la decima de' Beni seminati nelle Viozene a dirittura ai Decimatori D'Ormea, oppure quella lasciata sull'ajra. Delli 2. 7bre 1569
LETTERE del Duca Emanuel Filiberto di Rapresaglia contro Sudditi della Republica di Genova, Inseguito all'Arresto fatto nella Pieve di Pietro Gorgo per Bestie condotte al pascolo nella Viozena, pendente il Trattato d'accordo. Delli 23. 8bre 1569
COPIA di Lettera del Senato di Piemonte alla Republica di Genova per il rilasso di Pietro Gorgo D'Ormea dettenuto nella Pieve per fatti delle Viozene. Delli 3. 9bre 1569
SUPLICHE del Vescovo D'Albenga, e del Conte Garcilasco D'Ormea a S.S.tà Papa pio quinto per le Decime delle Viozene prettese dal Vescovo D'Albenga, con rescritto da questi ottenutto, et altro dal detto Conte D'Ormea con Delegazione a S. Carlo Borromeo Arcivescovo di Milano per la cognizione di tal causa. Del 1569
CON diverse Lettere concernenti tal fatto, e la provisione concessa dal detto Arcivescovo per la notificazione al Vescovo D'Albenga di d.a Delegazione etc.
ATTO di Deputazione fatta dal Conte Garcilasco Ceva Signore D'Ormea, e D'Antonio Paijano per Gastaldo della Viozena, e di Francesco Simo, e Sebastiano Obbia in Messi publici, con publicazione di Bando contro li Frodatori delle Decime Solite pagarsi dalli Seminanti nella detta Viozena. Delli 21. Agosto 1570
RAPRESAGLIE concesse da S.A. ad alcuni particolari D'Ormea contro li Pievesi, et Atti di Sequestro, ed Incanti d'esse rappresaglie. Delli 14. Xbre 1570
ATTI del Fisco D'Ormea contro Simone Morra, e Sebastiano Tomeno, per essere passati per la Viozena senza aver pagato il pedaggio dovuto al Signor di detto Luogo D'Ormea, con Sentenza in fine, per cui dichiara le Bestie, e Segla delli medemi confiscate al detto Conte D'Ormea, in quali Atti sono stati prodotti, e si trovano tenorisati li seguenti Titoli. Del 1570
PROCURA fiscale del Conte Garcilasco D'Ormea in Capo d'Antonio Paijano, e Raffael De Micheli. Delli 18. Gennajo 1569
RELAZIONE di Grida, e prohibizione in Viozena. Delli 15. Agosto 1570
ISTANZA del Procurator Fiscale del Conte D'Ormea per la rinnovazione di d.a Grida. Delli 21. Agosto 1570
RELAZIONE di Grida fatta in detta Viozena. Delli 24. Agosto 1570
QUERELLE sporte da alcuni Particolari del Luogo D'Ormea contro Pievesi, captura in odio di questi fatta in Viozena de' Loro Bestiami, estimo ordinato de' medemi, e riparto d'essi a favore di d.i D'Ormea a proporzione delli danni per essi patiti per fatto di quelli della Pieve. Delli 30. Giugno in 4. luglio 1571
COMISSIONE del Duca Emanuel Filiberto al Senatore Solero surrogato al fu Senatore Carlo Malopera per la terminazione delle Controverzie della Viozena. Delli 10. luglio 1571
ATTI seguiti avanti Gioanni Eidino Gastaldo della Viozena trà il Procuratore della Camera del Conte Garcilasco Ceva Signore D'Ormea, e li Particolari Habitanti, e coltivanti nella Viozena, per non aver questi pagato la Decima da medemi dovuta al detto Signor D'Ormea, a tenor delle Gride da queste fatte publicare. Delli 10. Agosto in 14. 7bre 1571.
CON Sentenza in fine, per cui dichiara detti Particolari tenuti al pagamento della sudetta Decima, ed Incorsi nelle pene portate dalle Gride
ATTI giuridizionali fatti dal Gastaldo D'Ormea nelle Viozene, con publicazione de' Soliti Bandi di prohibizione della Caccia, pesca, pagamento della Decima, ed altri suoliti farsi ne' giorni della Madonna dell'Assonta, e di S. Bartollomeo. Delli 14. in 24. Agosto 1571