Patti e Convenzioni tra il Marchese Manfredo di Saluzzo ed il Commune di Cuneo, per cui si è stabilito, che gli uomini di Caranta dovessero prestare la stessa fedeltà che prestavano alli Marchesi di Saluzzo e prestargli tutte le altre Servitù e pesi a quali erano sottoposti e che gli uomini di Cuneo dovessero pagare a detto Marchese un staro di grano per caduna feloira, o sia aratro, che farebbero travagliare dalla Stura sino a Saluzzo, ed altri pesi ivi specificati, con diversi capi riguardanti la reciproca loro difesa contro tutti, salvo il Commune di Asti, ed Abbade di S. Dalmazzo, e salva la fedeltà dell'Imperatore, e degli altri loro signori delli 3 idi novembre 1200
Diploma dell'Imperatore Federico, per cui riceve gli Uomini, e Città di Cuneo, con tutte le sue pertinenze, sotto La sua protezione, e dell'Impero, con Confirmazione de' buoni usi, e Consuetudini, e di non poter esser convenuti tanto nelle Cause civili, che criminali, salvo avanti la Curia Imperiale, suoi Legati, è Capitani, li quali per riguardo alle pene siano tenuti di stare alli Statuti di detta Città in Mar.o 1238
Promessa di Nicolao Gastaldo, Berrardo De Castellana, Fulcone Ardoino, ed altri ivi nominati, di reciprocamente diffendersi, ed assistersi contro qualunque Persona circa i Guadagni, che sarebbero per fare, a riguardo del Commune di Cuneo delli 2. Aprile 1259
Rinunzia de' Sudetti Particolari, a favore del Conte Carlo P.o di Provenza de' Sudetti Guadagni, mediante la Somma di L.2000. state loro promesse dal detto Conte delli 15. 7mbre 1260
Dedizione della Città, e Uomini di Cuneo al Conte Carlo di Provenza, e Contessa Beatrice sua Consorte, per cui hanno sottoposto il Dominio, e Signoria di detta Città, e Distretto alla Sovranità di detto Conte, sotto L'osservanza de' patti, e condizioni ivi espresse delli 10 Luglio 1259
Statuti della Città di Cuneo. In istampa. Con un Transonto di parte de' Statuti della Città di Cuneo, riguardanti il buon regime, ed Amministrazione della giustizia, e del publico, e de' redditi, tanto della Città, che del Marchese di Saluzzo; ed Abbate del Borgo di S. Dalmazzo senza data. detto Transonto delli 3 Agosto 1302
Donazione dell'Abbate, e Monaci del Borgo di S. Dalmazzo, a favore di Carlo figlio del Re di Francia Conte di Provenza, e Contezza Beatrice sua Consorte, de Dominio, e Giurisdizione temporale spettante al detto Monastero nella Città, e distretto di Cuneo, e ne Vescovadi d'Alba, ed Asti, con tutte le loro dipendenze, alla riserva de' redditi ivi espressi; e cio' ad esempio di detta Città, e Uomini di Cuneo, li quali si erano già sottomessi al detto Conte; e con obbligo a quello di diffendere detto Monistero, e beni da ogni insulto, ed oppressione de' Nemici, Unitamente alla Procura fatta da detti Monaci per devenire alla Donazione predetta delli 14. 7mb.re 1258. in Agosto 1259
Trattato di pace tra il Marchese Tommaso di Saluzzo, ed il Commune di Cuneo, per cui si sono reciprocamente rimmesse tutte le Offese, e danni hinc inde causatisi. Più detto Commune si è obbligato d'assistere d.to Marchese, e far per esso guerra contro chichesia, alla riserva del Marchese di Monferrato, dell'Abbate di S. Dalmazzo, del Commune del Mondovi, e Commune d'Asti. Più detto Commune ha ceduto al detto Marchese il Castello, e Luogo di Montemalo, e ragioni prettese nel Luogo di Dronero, Val di Majra, Centallo, Castelmagno, e Busca, ed in tutti gli altri Luoghi allora posseduti dal detto Marchese. più detto Commune si è obbligato di pagare al detto Marchese e suoi Superiori un annuo Censo di L.50., reforziate per li Castelli, e Luoghi di Borgo S. Dalmazzo, Brusaporcello, Roccavione, Valle di Vermenagna, Quaranta, S.t Benigno, Caraglio, Valgrana, Monterosso, Pra di Leves, Bernezzo, Vignolo, e Cervasca. Più si è detto Commune obbligato di permettere agli Uomini di Busca (...)
Ordinato del Commune di Cuneo di rattificenza, ed approvazione del
Trattato di pace seguito tra detto Commune, ed il Marchese Tommaso di Saluzzo sotto Li 6. d.o mese delli 7. Luglio 1281
Dedizione del Commune di Cuneo, al detto Marchese Tommaso di Saluzzo del Dominio, e, Signoria, e distretto di detto Luogo, dell'utile, e diretto, e di tutti i Regali, Redditi, obvenzioni, e beni al detto Commune spettanti, sotto l'Osservanza de' Seguenti patti. P.o che tutti gli Uomini di detto Luogo, e distretto facciano la fedeltà al detto Marchese, e siano tenuti pagarli il fogaggio à proporzione delle rispettive Loro Facoltà. Più che la deputazione del Podestà, Giudice, ed altri Ufficiali spetti al detto Marchese, li quali siano obbligati d'osservare li Statuti di detto Luogo. Più che spettino al detto Marchese le due parti de' bandi, e Date. Più tutti li Regali, e Proprietà di detto Luogo, e distretto, con obbligo di riscattare gli alienati, ed impegnati, alla riserva delle Gabelle, e Malatolte. Più che detti Uomini siano tenuti alle Cavalcate, andar nell'esercito, e far guerra per 40. anni al loro spese dall'aqua della Dora, per tutti li Stati di Savoja di qua da Colli, (...)
Fedeltà prestata dagli Uomini di Cuneo, a Galeazzo Conte delle Virtù, e di Piemonte, sotto l'Osservanza de' patti, e convenz.ni ivi espresse delli 5. Marzo 1306
Dichiarazione del Conseglio, e Communità di Cuneo del Governatore di Cervere, e di Francesco, e Fraylono Bolleris di voler esser aderenti al Conte Amedeo di Savoja contro tutti, eccettuati la Regina Gioanna loro Sovrana, ed il Duca Ottone di Brunsvic delli 10. Xmbre 1377
Prottesta di Francesco Bolleris Capitano di Cuneo, e la Regina Gioanna contro gli Uomini del Consiglio di Cuneo, che volevano sottoporre al Dominio del Conte Amedeo di Savoja la detta Città delli 26. e 27. Marzo 1382
Ommaggio, e Fedeltà prestata dalla Communità, e Uomini di Cuneo al Conte Amedeo di Savoja sotto l'osservanza de' patti, e condizioni ivi espresse, fra quali, che non possino essere alienate, ne infeudati, salvo nè Principi del Sangue delli 10. Ap.le 1382
Ordine di Ottone Duca di Brunsvich, e Prencipe di Trento, a Luchino Fauffone Castellano di Cuneo di rimettere al Conte Amedeo di Savoja suo Nipote il Castello di Cuneo delli 31. Agosto 1385
Transonto stampato della Sentenza del Senato di Torino, per cui la Città di Cuneo è stata reintegrata nel possesso delle terre del Borgo S. Dalmasso, ed altre, nonostante l'Infeudazione di quelle alli Marchesi di Ceva dal Duca Amedeo VIII. fatta delli 8. 9mbre 1402
Affittamento fatto da Antonio di Santhia, e Gabriela sua Moglie, a favor di Rajmondo Busca di G.te 70. terra arratoria nelle fini di Cuneo, ove si dice alla Bombonina per anni 29. med.te il fitto annuo di fiorini 500. di Savoja, e stara 150 segla delli 28. Luglio 1466
Patenti del Duca Ludovico di Savoja di reunione al Vicariato di Cuneo del Luogo di Borgo S. Dalmazzo, Andono, Valdieri, Entraques, Roaschia, Roccaviglione, Roburent, Valli di Gez, e Vermenagna stati infeudati, à favore di Giano di Savoja suo figliuolo delli 28. 7mbre 1463
Dazione in paga fatta da Rajmondo, e Manfredo de Marchesi di Busca, a favore del Cavag.re di Malta Gioanni suo fratello d'una pezza di terra di giornate 13. nelle fini di Cuneo alla Bombonina, in soddisfazione di fiorini 300. Legatigli da Antonio di detti Marchesi delli 14. Luglio 1470
Copia della Dichiarazione fatta dal Duca Carlo di Savoja delle famiglie Nobili di Cuneo, e dell'ordine, e precedenza, che devono tenere nelli atti publici, e privati delli 12. Maggio 1535
Patenti del Duca Carlo di Savoja, per quali riduce li fogagy dovuti dalle Communità, e Uomini di Cuneo, e mandamento a ducatoni 1400. d'oro cadun anno delli 26. febraro 1536
Deliberamento della taglia imposta dal Commune di Cuneo da esiggersi, cioè dagli Uomini del corpo della Città a ragione di fiorini 44. per caduna Lira di Registro, dagli abitanti sopra le fini, e di quelle di Peveragno a fiorini 66., e dagli Abitanti tanto fuori, che nelle fini, a ragione di fiorini 88., in estinzione de debiti per detta Communità contratti tanto per le spese patite nella guerra per la ripparazione, e fortificazione del Luogo, nella Lite contro le Communità di Bernesso, Cervasca, e Peveragno, ed altre cause ivi espresse delli 10. Gennajo 1541
Obbligazione passata dalla Città di Cuneo di pagare ad Ottaviano Sauli Genovese il censo annuo di z.ni 600. d'oro vendutogli dal Duca Carlo di Savoja, ed assignatogli sovra li fogagj dovuti da d.a Città, e mandamento per copia semplice delli 27. Giugno 1548
Due Memoriali a capi sporti dalla Città di Cuneo, a S.A. il Duca Emanuel Filiberto per li danni patiti da nemici, con Copia delle risposte fatte sovra li detti Memoriali delli 14. Agosto 1557., e 26. Marzo 1558
Ordinato della Città di Cuneo, per quale rivocando ogni Atto di Fedeltà prestata alli Re di Francia, e Marchesi di Saluzzo, dichiara non voler altro per Sovrano, che il Duca Emanuel Filiberto, e suoi Successori delli 20. 8bre 1561
Ordinato della Città di Cuneo, per quale informata delle differenze tra il Re di Francia, come Conte di Provenza, e March.e di Saluzzo, ed il Duca Emanuele Filiberto di Savoja, per causa della Superioità, e diretto Dominio della d.a Città, dichiara nullo ogni atto di Fedeltà prestato alli Re di Francia, Marchesi di Saluzzo, e Conti di Provenza e di non voler altro per Sovrano che il Duca di Savoja, e suoi Successori deputando a tal effetto i loro Procuratori per agire in detta Causa, a fare in essa tutto quello sarà necessario, ed opportuno delli 13. Gennaio 1562
Memoriale a capi in istampa della Città di Cuneo, nel quale ella promette un Donativo di L.24/m a S.A.R., mediante la cancellazione del dritto del Sale, ed altre condizioni, fra quali, che nel donativo si comprendino anco gl'Ecclesiastici colle risposte a Lato delli 22. Maggio 1562
Atti del Procuratore Patrimoniale, contro la Città di Cuneo, per far fede de' titoli, co' quali la detta Città prettende d'esigere, ed imponere pedaggj, Gabelle, ed altre esazioni, in quali si trovano inserti Li seguenti Titoli 1580
Dedizione spontenea fatta dalla Città di Cuneo, al Conte Amedeo di Savoja, con Concessione di diversi privileggj delli 10. Ap.le 1382
Confirmazione del Conte Amedeo de' patti, e convenzioni saguite tra il Conte Amedeo suo Padre, ed il Comune, e Uomini di Cuneo delli 18. Giugno 1383
Altra Confirmazione del Conte Amedeo de' sudetti patti, e Convenzioni, à favore della detta Città delli 8. Feb.o 1398
Patenti del Duca Ludovico di Savoja di reunione al Vicariato di Cuneo de' Luoghi del Borgo S. Dalmazzo, Andono, Valdieri, Entraques, Roaschia, Roccaviglione, Roburent, Valli di Gez, e Vermenagna stati infeudati, a favore di Giano suo figliuolo delli 28. 7mbre 1463
Copia di Rattificanza fatta da PP. della Certosa di Pesio dell'Instromento di Transazione seguito fra essi, e li deputati di S.A.R., a riguardo delle differenze circa le aque provenienti da beni delli Tetti di Pesio proprj di detti Padri delli 20. 7mbre 1595
Istruzione al Marchese di Lanzo pella sua andata a Cuneo per richiedere quella Città di prestare a S.A.R. una certa somma, acciocchè con essa possa sostenere per qualche tempo le armi sue in quelle parti del 1625
Istromento originale d'Affranchimento, per cui La Città di Cuneo, med.te Lo sborso di s.di 9/m d'oro del sole da ff.ni 24. L'uno si Libera dal fogaggio dovuto a S.A.R. di Scudi 541. 1/2 simili L'anno, quali pagava antecedentemente alli Sauli Genovesi accompratori di quel reddito, che in detto tempo cadde in ridduzione per via della guerra tralla detta A.S., e di Genovesi delli 31. Gennaro 1626
Atto di restuituzione della Città di Cuneo fatta a nome del Re di Francia Luiggi 13.o da M.r de Salis Maresciale di campo, e commandante di detta S.M. nella detta Città, a mani di M.da R.le Christina Madre, e Tutrice del Duca Carlo Emanuel 2.o nella persona del S.r di Merole Maresciale di campo nella Truppe di S.A.R. con assistenza del Presid.te Sanfront delli 3. Giugno 1642
Prettenzioni del Governatore di Cuneo contro La Città P.o che se gli dii La Carne a un terzo di meno, di quello si vende communemente, 2.o di poter esiger Li suoi Utenzili, in specie, 3.o Che detta Città non possa esiger alle porte di detta Città La Gabella del bosco, e Moltura, senza La di lui permissione, Colle risposte di detta Città, e diversi attestati, comprovanti L'uso pratticato da Governatori antecessori del 1689. in 1690
Rapprentanza fatta dalla Città di Nizza a S.A.R. per far abolire, et annullare L'esazione praticata dalla Città di Cuneo di ss. 11. per Balla di mercanzia veniente da Nizza, come pregiudiciale al Commercio, qualva cessando per mottivo di detta Gabella
Memoriale della Città di Cuneo a S.A.R. per la confermazione de' Privilegj, Statuti, e Convenzioni accordate, e passate tanto dalla prefata S.A.R.le, che da suoi Reali Predecessori. Con un estratto di Vari Privilegj stati dal Duca Vitt.o Amedeo accordati nel 1691 alla sud.ta Città per la valida resistenza fatta a suoi Nemici
Motivi, per i quali la Città di Cuneo ha stimato di essere in obbligo di fare il deposito delle L.30./m. in odio del Vassallo Lovera per restituzione del dilui Capitale Censo verso la med.ma Città 1718
Ordinato del Consiglio di Cuneo, per cui si stabilisce di dare due Case, una propria della Città, e l'altra di Gio. Fran.co De Morri, per ivi edificare le Carceri, come anche di concorrere à rata de' suoi Scuti d'oro di Tasso nel sovra più della spesa di quella fabbrica, che possa eccedere la Somma di L.20./m. in concorso delle Comunità della Provincia delli 7. Aprile 1727