Volume continente il fatto storico dell' Origine, e progresso della Città d' Alessandria, e de' di lui Privilegj, e Prerogative tanto giurisdizionali, e fiscali, che feudali, e Regali appoggiato à diversi Titoli meglio espressi nell' Indice esistente in principio d'esso volume
Donazione fatta da Manfredo, e Guglielmo fù Anselmo Marchesi del Bosco al Popolo di Gamondio della Terra, che detti Marchesi avevano tra Pecetto, Ponzano, ed il Bosco tanto feudale, che allodiale delli 2. Agosto 1152.
Procura del Marchese Guglielmo del Bosco, in capo d' Ugone di Rossiglione per prender il possesso di Morzasco, e Trisobbio delli 8. Febraio 1228
Diploma dell'Imperatore Ottone IV. di Concessione, Donazione, e Confirmazione à Favore della Città d' Alessandria costrutta, ed ampliata colli Luoghi di Gamundio Marenco, Bergoglio, Roboretto, Solere, Quargniento, Foro, ed Oviglio, di tutti gli onori, e Consuetudini di Città, e di tutti i beni, e ragioni, che venivano dalla medesima posseduti dal principio della di lei Costruzione sino a quel tempo; Con concessione à favore della medesima della plenaria Giurisdizione tanto nel Civile, che nel Criminale, e di altre Prerogative, delle quali godevano le altre Città delli 6. Kal. Luglio 1210
Convenzione tra Li Communi d' Alessandria, e d' Aqui, per cui si sono obbligati alla reciproca osservanza de' Patti, e condizioni, de' quali negl' Instromenti delli 26., ed ultimo Luglio 1224. delli 10. 9mbre 1234
Procura della Città d' Alessandria per sottoporsi al Dominio di Carlo di Sicilia, sotto l'osservanza de' Patti, e Condizioni, che sarebbero state col medesimo convenute delli 22. Mag.io 1270
Dedizione spontanea della Città d' Alessandria al Re Carlo di Sicilia, per cui si è sottoposta al di lui Dominio e Giurisdizione, sotto l' osservanza de' seguenti Patti. Primo si è detta Città obbligata di prestare la Fedeltà al detto Re Carlo, E questo di osservargli le loro convenzioni, e patti, e di diffenderla contro chichesia tanto nelle Persone, che loro beni.
Più detto Re si è obbligato di ricuperare tutti li Castelli, Luoghi, e beni, tanto di detta Città, che de' suoi Vassalli, e Cittadini, dalla Città d' Alba inferiormente dalle parti della Lombardia, e di quelli restituire, cioè quelli della Città, alla Città, e quelli de Vassalli, e Cittadini, e Cittadini ai Vassalli, e Cittadini, i quali saranno tenuti di ricconoscerli dal detto Re, ed a questo prestargli il giuramento di fedeltà.
Più che dovesse detto Re assistere la Città sudetta per la ricuperazione di Fossano, e di Mondovi nel caso, che si dismettesse il medesimo delle dette Città, (...)
Nuova dedizione, e Sottomissione della Città d' Alessandria, al Dominio, e Giurisdizione del Re Roberto di Gerusalemme, e di Sicilia, sotto l' osservanza de' Patti, e condizioni, colle quali s' era la medesima sottoposta al Re Carlo primo di lui Avo, coll' aggiunta degli altri ivi specificati
Donazione fatta da Manfredo Acharino, a Beatrice, Moglie di Nicolino Merlano d' ogni ragione spettantegli sovra il Pedaggio del Ponte del Tanaro, et d' una Casa nella Città d' Alessandria a porta marenca nella ruata del Capo della Città, che detto Acharino possedeva a titolo d' Ipoteca, et sino all' intiero pagamento della somma al med.o dovuta dalla detta Città delli 29. 8bre 1286
Sentenza profferta da Agostino de Scaffenatis Delegato dal Duca di Milano nella causa del Regio Patrimoniale, e li prettend.ti aver ragione sovra li Molini d' Alessandria, Moncastello, e Busca, del rivo esistente sovra il fiume Tanaro, allora posseduti dalla Camera Ducale, per cui ha dichiarato dover due d' essi spettare alla Monache di S.ta Clara di detta Città, concio, che risarciscano la Camera delle spese fatte, attorno alla Chiusa d' essi mollini, salva ragione agli altri pretendenti di fare i loro incombenti per la pertinenza degli altri mollini delli 27 Luglio 1426
Lettere del Duca di Milano, per quali manda à suoi Uffiziali d' Alessandria di far gioire la detta Città dell' Entrata del Dacito della Scanatura, da convertirsi nella riparazione del Ponte del Tanaro à termini de' di lei antichi capitoli delli 29. Maggio 1451 Altre di detto Duca, per quali dichiara, che tutti li Cittad.ni d'Alessandria debbino concorrere in tempo di guerra in tutti li carichi, alloggiamenti, e Tasse de' Cavalli, non ostante qualsivoglia esenzione da medesimi ottenute delli 5 aprile 1453
Privileggio concesso da Francesco Secondo Sforza Duca di Milano, à favore della Città d' Alessandria di poter fare due Fere annue franche, e Libere, la prima delle quali dovesse aver principio il giorno di S. Francesco, o sia Li 4. 8bre, e l' altra il giorno di S. Giorgio, o sia li 24. Aprile, e ciascuna d'esse dovesse durare giorni 12., e senza pagamento del dazio della Mercanzia tanto nell' entrata, che nell' uscita del P.mo Ottobre 1525 Con Confirmazione di Filippo IV. Re di Spagna Duca di Milano delli 27. Aprile 1659. Ed interinazione del Magistrato ordinario di detta Città di Milano delli 3. Aprile 1663
Transonto Camerale di quatro Instromenti, cioè di due d' Acquisto delli datj della macina, carne, e vino della Città d' Alessandria, fatto dal Conte Antonio Trotti per mezzo del Canonico Francesco Antonio Trotti dalla Regia Camera di Milano delli 14. Aprile 1674, e 6. 8bre 1675 ricevuti dal Nodaro Brambilla, e di due altri Instromenti di Dichiaraz.ne delli 20. Aprile 1674, e 20. 7mbre 1675 ricevuti dal nodaro rampino. E della provisione Camerale concessa alle Signore Marchese Sorelle Trotti per la rinovazione, et publicazione delle grida, ò sia Editti per rimediare alle fraudi, ed abusi circa li detti Datj delli 21. Maggio 1712 delli 14. et 20. Aprile 1674 in 1712
Consegna della Città d' Alessandria di due Fiere l'anno; Più del Mercato delle Bestie; dell' addizione, o sia accrescim.to del Dazio della scannatura posseduto per due parti dalla d.a Città; Più del Bollo de' Pesi, e misure posseduto dalla d.a Città; dell' Impresa de' Carnuzzi, e Strazze posseduta dalla d.a Città; Del Bollo del Pan venale posseduto per una parte dal March.e Guasco, e per l'altra da Maria Cuttica; Del Dazio della Macina; del Bollo del Vino, e della 3.a parte della scannatura e del Porto, o sia Barca sul fiume Bormida possedute dal Conte Antonio Trotti. Dell' Impresa del Tabacco, ed Acquavita posseduti dal Marchese Francesco Maria Balbi; della Barca suo fiume Tanaro posseduta dalla Regia Camera. Del Porto sul fiume Bormida posseduto da P.P. Minimi di S. Francesco di Paola, ed altri Particolari. Del Bollo delle bestie da basto, della Pesca, e Misure posseduti dalla Reg.a Camera. Del Dazio del Ghiaccio, e neve posseduto dallo Spedale de' Poveri. Del Dazio del Bollo del Pane sopra il Contado (...)
Articolo d' Ordinato del Consiglio d' Alessandria di spedire uno di quei Consiglieri per Milano, ad accudire alla causa, che tralla detta Città verte, ed il Luogo di Pecetto per fatto di Registrazioni di beni siti ne' rispettivi Confini, tra esse contesi delli 24. Aprile 1698
Consulta del Magistrato delle Entrate Ordinarie dello Stato di Milano, sovra la Suplica della Città d' Alessandria, per ottenere dal Commissaro di Guerra, e Proveditore della francia Focone la bonificazione delle Somministranze di fieno, e Legna dalla medesima Città fatte alle Truppe Francesi delli 11. Genajo 1707
Disegni, e Calcolo della spesa necessaria per la construzione del Ponte d' Allessandria fatti dal Sig.r Ingegniere Solari, e rimessi Li 31. Maggio 1707
Memoria di diverse providenze, che si credevan necessarie in Alessandria per il buon regolamento del servizio di S.A.R. della Giustizia, e del publico, colle detterminazioni in margine delli 15. Aprile 1708
Lettera della Città d' Alessandria, con un Attestato, e due Pareri, co' quali prettende esser a carico delle Reggie finanze le palificate, e Ripari alle ripe del fiume Tanaro fuori di Porta Sottella, Porta degli Orti, e Porta delle Vigne del 1717
Parere dell'Avvocato Generale Zoppi sovra la Suplica sporta dal Coleggio de' Dottori della Città d' Alessandria P.mo per essere mantenuto in possesso di conoscere in tutte le cause civili tanto vertenti tra Cittadini, quanto tra forensi, e Cittad.ni convenuti, e ciò non solo in prima istanza, ma anche in grado di appellazione dalle Sentenze del Prettore d' Alessandria, quantunque Senatore, e delli altri Giudici ordinarj, cosi della Città, come delle Terre di sua Provincia; 2.do Che li Dottori del Coleggio sudetto sieno Legittimi assessori, e Consultori del Prettore, ed altri Giudici i detta Città, e Provincia, ove venissero ad essere allegati per sospetti, oppure si chiedesse il Consiglio di savio a tenore della costituzione di Milano; 3.o per aver il permesso, che uno de' Dottori di detto Coleggio possa essere conservatore delli Ebrei delli 21. febrajo 1718