La banca dati online degli oltre 80.000 fascicoli personali di “fascisti” torinesi

Particolare di una scheda personale (Archivio di Stato di Torino).

Particolare di una scheda personale (Archivio di Stato di Torino).

La nascita ufficiale del Partito nazionale fascista (Pnf) risale al Congresso di Roma (7-10 novembre 1921) e il suo scioglimento fu deliberato dal governo presieduto dal maresciallo Badoglio il 27 luglio 1943.

Alla fine degli anni Quaranta del secolo scorso, grazie all’archivista Matteo Sandretti, giunge alle Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino un enorme nucleo di carte dell’archivio torinese del Partito nazionale fascista. Misterioso il cammino di queste carte costituenti quella che è risultata una massa di oltre 80.000 fascicoli nominativi, intestati a cittadini maschi adulti di Torino. Dentro ogni busta, la scheda personale con fotografia e la documentazione amministrativa dell’adesione del titolare, prima al “movimento” fascista e poi al partito, con preziosi dati cronologici e un corredo di tessere, carte personali e lettere presentate a sostegno della richiesta di iscrizione.

La documentazione raccolta nel Fondo “Partito nazionale fascista – Federazione di Torino”, si riconduce tutta a questo ente amministrativo; l’ente produttore immediato del fondo è il “Fascio” (così il Pnf chiamava le proprie sezioni) di Torino, che gestì la costituzione e l’organizzazione dei fascicoli personali degli iscritti al Pnf residenti temporaneamente o stabilmente nella città.

Dev’essere considerata perduta la documentazione, da quella politica a quella finanziaria, riguardante la gestione delle iscrizioni. Lo studioso ricorrerà utilmente tuttavia alla consultazione di carte degli enti statali coevi, dalla Prefettura alla Questura.

Nel 2013, alla scadenza dei 70 anni previsti dalla legge, l’Archivio mette in rete i risultati di un progetto trentennale, per comunicare una rara memoria della storia archivistica italiana.



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