Ranzo
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Vercelli; Piemonte
Tra le più importanti famiglie vercellesi, di parte guelfa, già signori di Fontanetto. Erano investiti di decime dal vescovo di Vercelli già nel XIII secolo; l'investitura venne rinnovata nel 1472 per le decime sui territori di Crescentino, San Genuario, Casale, Campagnola, Fontanetto e Palazzolo. Ebbero parecchi cavalieri aurati e diversi religiosi venerati come beati. La famiglia si affermò nella classe politica del ducato sabaudo col giurista Mercurino (+ 1469), giudice dei criminali a Chieri, giudice a Nizza e Torino, presidente del Consiglio di Savoia (1453) e di quello Cismontano (1458). Nelle generazioni successive numerosi furono i consiglieri ducali e i magistrati. La linea primogenita si estinse intorno alla metà del XVIII secolo coi figli di Candido (+ 1734), sostituto avvocato fiscale a Vercelli e avvocato fiscale a Biella. Un'altra linea, originata da Gianfrancesco, governatore di Chivasso e Settimo Torinese alla fine del XV secolo, si trasferì a Torino e si estinse alla fine del XVI secolo.
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