Studi e ricerche su Torino napoleonica (1798-1814) A3
La partizione «Studi e Ricerche su Torino napoleonica (1798-1814)» raccoglie il materiale relativo alla stagione iniziata con le indagini condotte per la mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, a cura E. Castelnuovo e M. Rosci (1980) e proseguita per più di un decennio. In generale, si tratta di materiale che FR ha prodotto sia per il reperimento e per l’acquisizione di dati attraverso lo studio delle fonti archivistiche e architettoniche, sia per loro rielaborazione critica. Tutto ciò si è tradotto nel corpus documentario in due modi: da un lato, con gli elementi che precedono la stesura del testo (note di lettura, appunti, trascrizioni, bibliografie, fotocopie, stampe fotografiche e disegni anche originali); e dall’altro, con l'insieme di elaborazioni grafiche, di programmi di lavoro, di cronologie, di promemoria, di liste d’interrogativi, di manoscritti e di dattiloscritti in forme più o meno articolate, frammentarie, definitive nonché inedite, ma evidentemente destinate alle stampe. Le carte qui conservate sono infatti principalmente volte alla stesura di un libro, un'iniziativa destinata a lasciare tracce importanti nell'Archivio FR. Il testo, mai concluso e mai pubblicato, non solo abbraccia molti temi, alcuni dei quali ancora oggi poco indagati dalla storiografia, ma consente di mettere a fuoco compiutamente e per la prima volta il metodo di scrittura dello studioso. Se per i testi editi si conservano generalmente le stesure definitive (talvolta unicamente i testi pubblicati), nelle carte riguardanti il volume sulla Torino napoleonica si riconoscono invece le tappe sincroniche e diacroniche del processo di scrittura (cfr. introduzione alla sotto-partizione A3.1). Per quel che attiene i temi ivi sviluppati, solo taluni affondi, in particolare quelli sulla catastazione, sulla numerazione delle case, sugli Ateliers de charité e sul consiglio degli edili sono divenuti oggetto di ulteriori indagini e di saggi specifici che FR ha poi dato alle stampe. Per offrire un quadro più preciso degli articolati sviluppi - anche in termini cronologici - dell'insieme di ricerche tracciate da FR, la documentazione è stata quindi in questa partizione ulteriormente ripartita sulla base di ciascuno studio edito e di quello inedito - il più corposo: - Libro in preparazione, mai edito, su Torino negli anni di governo francese (1798-1814); - «La catastazione napoleonica...» - pubblicazione edita nel 1981; - «La numerazione delle case...» - pubblicazione edita nel 1985; - «Consiglio degli Edili (1562-1814)» - pubblicazione edita nel 1994, presentata in convegno a Torino nel 1990; - Materiale iconografico vario per lo studio di Torino tra napoleonico e primi anni della Restaurazione. È importante segnalare il piano di abbellimento di Torino firmato da Luigi Bossi. È verosimilmente uno dei quattro elaborati presentati al cosiddetto concorso tenutosi a Torino nel 1802, di cui erano noti, fino ad oggi solo due progetti, scoperti agli Archivi Nazionali a Parigi da Ferdinand Boyer. FR non solo ha rintracciato ben due copie del suddetto piano e nei suoi testi ne offre un'analisi, ma una delle due copie, rinvenuta dallo studioso sul mercato dell'antiquariato, è parte delle carte qui schedate ed è identificata tra le unità di grande e medio formato come «cartella 17». La rilevanza degli elaborati del 1802, cui ora si aggiunge questo disegno del Bossi, è molto grande e nota a studiosi a livello internazionale. Del resto, come lo stesso FR ha rilevato fin dal 1980, grazie al “concorso” del 1802, per la prima volta a Torino si ragionava in termini di piani generali, ove gli interventi architettonici e urbanistici non erano più considerati come fatti autonomi, scollegati, e meramente accostati ma erano proposti all’interno di un programma complessivo che interessava l’intero territorio urbano. 122 Tra i materiali preparatori alla stesura si segnalano nel mazzo 34 numerosi moduli prestampati, compilati a mano e integrati con note di FR che possono essere molto utili agli studiosi del periodo napoleonico. I moduli, per lo più recanti la dicitura, in basso a destra, Università di Roma – Istituto di Storia Moderna/ Consiglio Nazionale delle Ricerche, raccolgono dati confluiti nella fondamentale pubblicazione di Paola Notario, La vendita dei beni nazionali in Piemonte nel periodo Napoleonico (1800-1814), Banca Commerciale Italiana, Milano 1980, e in particolare nelle tabelle in appendice di quello stesso volume prive di puntuali riferimenti archivistici.