Il fondo si compone di carte personali di vario genere (appunti manoscritti e pubblicazioni autografe, riproduzioni fotografiche, litografie e modelli a stampa) appartenute all'ingegnere e architetto piemontese Crescentino Caselli (1849-1932), ma soprattutto di una ricca raccolta di disegni e copie cianografiche, frequentemente accompagnate da relazioni (per un totale di 628 pezzi), che ne documentano l'intensa attivitą progettuale a partire almeno dal 1872, a cui risalgono gli studi di ornato presso l'Accademia di Belle Arti di Torino, fino alla morte. Disegni e cianografie sono ordinati secondo un criterio topografico che raggruppa i progetti per localitą, in ordine alfabetico (da "Alessandria" a "Virle Piemonte"). Le tavole di progetto non identificate e/o senza luogo sono a parte, suddivise tra studi teorici, architettura sacra e miscellanea. Da segnalare nella raccolta la presenza di progetti di altri autori, spesso ingegneri colleghi o contemporanei di Caselli, fra i quali un disegno omaggiato da Costanzo Antonelli, figlio di Alessandro, e una serie di copie su lucido da originali di Benedetto Alfieri.