Fino al Settecento Monaco è stata un piccolo borgo costiero di origine medievale, circondato da campi, orti e boschi, con spazi per la lavorazione dei prodotti agricoli, l’allevamento, la pesca e il commercio. Due secoli di intensa urbanizzazione hanno sovvertito il paesaggio di antico regime: palazzi moderni hanno preso il posto di mulini e frantoi, i canali irrigui sono stati interrati, l’orografia e la linea di costa trasformate. L’Università di Bergamo e gli Archives du Palais princier di Monaco hanno avviato un vasto progetto che intende rendere nuovamente visibile quel paesaggio perduto, a partire dalla documentazione medievale e dalla cartografia moderna conservate in grande quantità nell’Archivio di Stato di Torino. La ricostruzione virtuale, che passa attraverso la creazione di sistemi informativi territoriali e la modellazione di ricostruzioni animate in 3D, non serve solo a fare luce sulla lunga storia del principato, ma anche a suggerire nuovi modi di abitare il paesaggio di oggi.
I responsabili del progetto raccontano la loro esperienza di lavoro tra le fonti dell’Archivio di Stato, dalla digitalizzazione allo studio, sino alle strategie di divulgazione pubblica delle conoscenze sul paesaggio, attraverso mappe e documentari.
