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Gabella Sale Piemonte e Nizza
Mazzo 02
fasc. 01 Dichiarazione fatta dal signor de Bordillon luogotenente generale per il Re di Francia di aua da monti d'aver ricevuto le patenti, colle quali il duca Emanuel Filiberto ordina a suoi gabellieri di somministrare la quantitą di sale necessaria, ed al prezzo antico per gli abitanti delle cinque piazze ancor ritenute da' Francesci in Piemonte
fasc. 02 Informazioni prese ad istanza del Fisco ducale del contado di Nizza contro Giovanni Lodovico Laugero, e tre altri accusati di sfroso di sale
fasc. 03 Quietanza passata da Lodovico Transio a nome, come procuratore del duca Emanuele Filiberto a favore di Nicolino Ratto accensatore della gabella del sale di Nizza della somma di scudi 18193 d'oro d'Italia pagatagli con la remissione di tanto sale, di 208 muletti, e coll'assignazione di 18 debitori
fasc. 04 Arresto proferto dalla Camera de' conti d'Aix in Provenza sovra le differenze tra il Patrimoniale del duca Emanuele Filiberto di Savoia e l'accensatore della gabella del sale di Nizza, e Francesco Strassera generale delle saline di Provenza per l'osservanza del detto Patrimoniale addimandata del contratto tra essi seguito, per quale il detto Strassera s'era obbligato di provvedere la qualitą, e quantitą de' sali in esso stabilita per servizio della detta gabella di Nizza
fasc. 05 Vendita fatta da Onorato Grimaldi signore di Monaco a favore di Leonardo Capello di Nizza di scudi 800 d'oro annui delli scudi 1000 di reddito, o sia censo della gabella del sale di Menotne dovutigli dalli gabellieri generali del sale di Nizza per il comodo del transito e stapula, che si fa del sale in detto luogo di Mentone per il prezzo di scudi 8000 d'oro. Sotto la riserva del riscatto perpetuo
fasc. 06 Diploma dell'imperatore Rodolfo II per cui conferma al duca Carlo Emanuele I° di Savoia il privilegio di far condurre il sale a Nizza, Villafranca, Mentone, Oneglia, Maro, Prelą, ed altre terre della marina tanto possedute che acquistande per l'avvenire
fasc. 07 Informazioni tolte dall'uditore Spatis da diversi banchieri, o rivenditori del sale in Pinerolo, La Perousa, Lucerna, Bubbiana, etc. per verificare l'estrazioni che si fanno de' sali dallo Stato di S.A. al Delfinato
fasc. 08 Accensamento fatto dal duca Carlo Emanuele I a Giovanni Battista, e Cesare Castagneri della gabella del sale di Piemonte, Marchesato di Saluzzo, Ducato d'Aosta, e del dritto di Villafranca per anni 4, mediante la censa annua, cioč per quella del Piemonte e Marchesato di Saluzzo di scudi 116000 d'oro; per quella del Ducato d'Aosta di scudi 10000 e per il dritto di Villafranca di scudi 7500
fasc. 09 Istruzione della Camera all'avvocato patrimoniale Galeani per portarsi ne' banchi di Borgo d'Alice, e Vercelli a regolare in essi il nuovo imposto del sale
fasc. 10 Istruzione all'avvocato Galeani delegato per la consegna del sale
fasc. 11 Relazione dell'avvocato patrimoniale Galeani alla Camera di quanto ha fatto sopra le scale della gagella del sale
fasc. 12 Istruzione del duca Carlo Emanuele all'avvocato patrimoniale Gaelani circa il modo con cui doveva regolarsi nella delegazione fattale per l'inquisizione da farsi contro gl'inobbedienti agli editti proibenti l'uso d'altri sali, che di quelli della gabella generale, e de' banchi, a' quali ogn'uno rispettivamente č sottoposto per l'estrazione delle vettovaglie di gabella, e cumuli ne' luoghi non lontani sei miglia dalle scale, e precettivi di consegnare li bestiami, che si conducono all'alpi
fasc. 13 Accensamento fatto dal duca Carlo Emanuele I° a favor d'Onorato Bottino della gabella del sale de' suoi Stati tanto di qua, che di lą da' monti per anni 6 mediante l'annua censa di scudi 124000 d'oro
fasc. 14 Capitoli per la gabella del sale di Monferrato impressi nel Saletta
fasc. 15 Discorso dell'avvocato patrimoniale Balduino sopra il levare la scala, o sia gabella del sale da Mentone, e metterla in Nizza, e far passare quella di Nizza verso Peglia con maggior vantaggio, che verso la Scarena e con augmentare la condotta de' sali per la Scala di San Martino, colle risposte del gabelliere
fasc. 16 Accensamento fatto dal duca Carlo Emanuele I° a favore di Giovanni Pietro Cane della gabella del sale tanto di qua da' monti, che di lą da colli per anni 4 mediante la censa annua di scudi 200000 d'oro da fiorini 13 caduno
fasc. 17 Scrittura della Repubblica di Genova sovra le pretenzioni della medesima di proibire lo sbarco de' sali in Mentone. Unitamente ad altra del Principe di Monaco, che sostiene la libertą di detto sbarco
fasc. 18 Sommario degli editti per la gabella generale del sale in Piemonte con diverse annotazioni fatte in margine nella sessione del Consiglio di Finanze tenuta li 6 dicembre 1617
fasc. 19 Capitolazione tra Claudio Reinaldi e Vincenzo Blachione per la provvisione de' sali. Sentenza camerale per cui si condanna il Reinaldi verso il Blachione nella somma che giurerą costui in litem, dovendosi poi moderare quella, secondo il conto al piede d'essa formato dagli uditori deputati
fasc. 20 Stato dello smaltimento del sale in Piemonte e nella Valle d'Aosta
fasc. 21 Atti nella lite vertita tra Carlo Bovis, agente del banchiere generale de' sali in Nizza Planchini, seco giunto il Patrimoniale di S.A. Giacobbi,e Giovanni Battista Costa, agente di Claudio Rainaldo provveditore de' sali delli Stati di detta S.A., seco giunti li rettori dello Spedale di Sant'Allodio, e Lorenzo Dabrai sovra le reciproche pretenzioni dell'uso de' magazeni per riporvi il sale
fasc. 22 Atti nella lite del gabelliere generale del sale Planchieu contro Donato Codretto Scalatier de' sali in Sospello per la rifuzione de' danni, che il predetto pretende aver patito sul deterioramento dello scorto de' muli per la condotta de' sali, cogl'atti di sequestro del detto Scorto, d'estimo, e finalmente di rilascio ad istanza del predetto Planchieu
fasc. 23 Due suppliche di Francesco Antonio Musso banchiere de' sali in Asti, e dipendenze, una pel recesso dell'appaltamento, o per un ristoro de' danni patiti cagionati dalla guerra, e l'altra per la sommaria cognizione su tal soggetto. Colle sue provvisioni, la prima per l'opportuna intimazione al regio Patrimoniale, l'altra per la spedizione sommaria. Atti con inforlazioni tolte a istanza del detto Musso sill'abbandonamento fatto dalli particolari di diverse terre dell'anzidetto contado e fuga da que' luoghi occupati dagli Spagnoli
fasc. 24 Accensamento della general gabella de' sali di S.A.R. nella persona di Ludovico Salvai di Pinerolo per sei anni, mediante l'annua censa di lire 858000 d'argento a soldi 20 caduna
fasc. 25 Accensamento del banco di Pinerolo e terre di quello dipendenti fatto nella persona di Giovanni Richiardi per anni sei mediante l'annua censa di lire 60000. Con la continuazione ed aggiunta d'altri tre anni finienti parimenti nel 1662 per l'accensamento di Nizza e Barcellona
fasc. 26 Accensamento della general gabella de' sali di S.A.R. nelle persone delli barone, ed uditore Pietro Chioattero, e controllore Biagio Alfatio per anni dieci cominciandi il primo del 1659 e finiendi con tutto l'anno 1668 mediante l'annua censa per li primi quattro anni di scudi 858000 e per gli altri sei di lire 918333 d'argento a soldi 20 caduna
fasc. 27 Conti particolari del debito e credito di ciascheduno de' gabellieri del sale della gabella presente da aprile 1659, in poi
fasc. 28 Liquidazione tra li gabellieri generali baron Chioattero e compagni e provvidente generale de' sali Giovanni Rodemburgo olandese, tanto delle somme capitali per essi vicendevolmente esposte, quanto degli interessi calcolati di loro concerto a ragione di dieci per cento dal primo aprile 1659 sin tutto settembre 1662
fasc. 29 Ordini dei Duchi di Savoia riguardanti la gabella generale del sale, colle provvidenze date per impedire li sfrosi, ed abusi
fasc. 30 Istruzione al senatore Castelli per impedire li sfrosi del sale
fasc. 31 Capitolazione seguita tra li barone ed auditore Pietro Chioattero, auditore Tommaso Caramelli e compagni nella general gabella de' sali da una parte, e Giovanni Rodemburgo olandese dall'altra
fasc. 32 Nota de' sali che la cittą e terre del mandamento di Mondovģ sono state reliquatrici pendenti li anni 1669 in 1673 per li quali il baron Chioattero accensator generale ne dimandava l'indennizzazione; con un parere della Camera su tal soggetto