Conti di Prali con Perrero e signori della Val San Martino (Pinerolo). Originari del Delfinato, i Vibò si erano segnalati al servizio ducale, nella carriera ecclesiastica, diplomatica e militare: Claudio Antonio servì il cardinal Maurizio e fu poi abate commendatario di Rivalta (1628); furono abati di Rivalta anche i nipoti Francesco Filiberto e Michele Antonio, consigliere di Stato, primo segretario dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, governatore di Carpentras e arcivescovo di Torino (1691). Il conte Giovan Battista Maurizio, fratello dell’arcivescovo, fu consigliere e segretario di Stato e Finanze (1647). L’ultimo della famiglia, Filippo, generale di fanteria e gran mastro d’artiglieria, lasciò eredi i cugini Morozzo: il padre, Carlo Maurizio, aveva sposato in seconde nozze (1730) Teresa, del marchese Gaspare Morozzo di Bianzè.