La famiglia ebbe un ruolo primario nella vita del comune di Alessandria sin dal XII secolo; diversi suoi membri furono podestà di importanti comuni dell'Italia settentrionale, servirono i signori e duchi di Milano, militarono nelle armate francesi e imperiali. Il ramo dei marchesi di Castelletto d'Erro acquisì tale feudo nel 1662; esso annovera Carlo (1724-1796), erudito e letterato, sindaco di Alessadria, il quale sposò nel 1753 Maria Teresa Amoretti d'Envie; e il fratello Francesco Eugenio (1725-1798), canonico di S. Maria Maggiore di Roma, scrittore di archeologia e custode del Museo Capitolino. Ultimo di questo ramo fu Carlo (1789-1854), decurione di Torino, succeduto nel 1814 all'ultimo marchese Amoretti di Envie.