Famiglia di Ivrea e Cuorgnè, originaria di Ribordone (Valle di Pont). Ebbero concessione d'arma nel 1602. Lorenzo, fondachiere, banchiere del sale in Ivrea per conto del gabelliere generale Cerri, acquistò nel 1643 beni feudali nell'eporediese. Il figlio Giovan Domenico fu parimenti fondachiere, appaltatore dei sali, insinuatore d'Ivrea; il nipote Giuseppe Antonio fondachiere, accensatore generale delle gabelle di Ivrea, Biella e Vercelli, nel 1722 fu investito con titolo comitale di Banchette. Tale ramo si estinse alla fine del XVIII secolo, mentre sopravvisse quello originato da Pietro Giuseppe (+ 1708), secondogenito di Lorenzo e fondachiere come il padre. Il dottore di Leggi Pietro Giuseppe II, suo nipote, fu decurione di Torino; Carlo (n. 1804) fu consigliere di Stato. All'inizio del Novecento Emilio fu sottosegretario alla Pubblica Istruzione e coltivò interessi storici, pubblicando diversi saggi.