Sorto nel 1575, fu ristrutturato nel 1717 in ufficio ed ebbe regolamentazione dettagliata. Registrava tutti gli ordini di pagamento dello Stato, specie quelli derivanti da lettere patenti o biglietti regi. Per disposizione legislativa le lettere patenti passate al controllo venivano archiviate presso l'Archivio della Camera dei Conti. Cessò di funzionare nel periodo napoleonico e fu riattivato nel 1814 con la Restaurazione. Fu soppresso nel 1859 e le competenze confluirono in quelle attribuite alla Corte dei conti di Piemonte e in seguito alla Corte dei conti del Regno d'Italia.