La famiglia, originaria di Giaveno, si distinse grazie al sacerdote Vincenzo (XVII sec.) che fu segretario del cardinale Guido Ferrero, abate di San Michele della Chiusa. Vincenzo donò al comune di Giaveno il corpo di Sant'Antero.
Dal notaio Luigi, morto nel 1807, nacquero Ignazio e Fedele rispettivamente a capo della linea comitale (Claretta Alessandri) e della linea baronale.