Ricostituito da Vittorio Amedeo II con rr. patenti 11 apr. 1717, svolgeva un ruolo consultivo di controllo nell'ambito dell'amministrazione finanziaria. Le sue attribuzioni vennero specificate dai "regolamenti di S.M. pel governo economico delle aziende" emanati il 28 giu. 1730. Esaminava gli affari e i problemi concernenti le finanze e vigilava sull'osservanza della relativa normativa. Sovraintendeva all'attivitą economica delle aziende e vagliava le proposte inerenti il personale. Soppresso in periodo napoleonico e ripristinato nel 1814, con rr. patenti 31 mar. 1817 venne sostituito da un nuovo consiglio delle finanze, al quale furono demandati l'esame del bilancio generale annuale e la soprintendenza delle operazioni esecutive di amministrazione economica affidate ai capi di azienda. Gli furono inoltre conferite le competenze della Giunta sovra l'amministrazione dei pubblici. Fu soppresso nel 1831 e le sue funzioni passarono al Consiglio di Stato.