Le 25 bb. non risultano inventariate. La raccolta trae il nome da Maria Avetta, che inaugurò la sua attività di studiosa della politica liberale e del Risorgimento piemontese con una prima pubblicazione nel 1913; ella si dedicò in particolare a Camillo Cavour, del quale pubblicò parte dell'epistolario nel 1956. Con la collaborazione di Francesco Cognasso e di Vittorio Viale realizzò nel 1961 il museo cavouriano presso il castello di Santena, del quale pubblicò il catalogo l'anno successivo.