Si tratta di una raccolta di autografi assemblata dall'abate Carlo Cameroni per un album di beneficenza. Cameroni (1793 - 1862), cappellano dell'Ospedale Maggiore di Milano dal 1836 al 1848, partecipò ai moti milanesi del '48 e venne inviato come plenipotenziario del governo provvisorio a Torino, ove rimase esule. Quivi con altri fuoriusciti costituì (1849) il Comitato centrale per l'emigrazione, di cui mantenne la vicepresidenza, mentre la presidenza fu assegnata a Urbano Rattazzi. Il Comitato venne soppresso nel 1859, o meglio trasferito all'Intendenza Generale di Torino, conservando però gli impiegati. Nel 1856 Cameroni diede avvio, per incoraggiamento di Camillo Cavour, a una raccolta di autografi denominata " album di beneficenza ", destinata a sopperire alle necessità degli emigrati politici italiani negli stati sardi. La parte più consistente di tale raccolta fu da lui donata alla Biblioteca Ambrosiana e alla Biblioteca Nazionale Braidense.