SENTENZA arbitramentale sulle differenze insorte tra Monsignore Baldracco Vescovo d'Asti da una parte, e Giorgio, Enrico, e Matteo figliuoli del fu Agliano Alfieri; Mucino Garretto; ed Ubertino di Cella come procuratore tanto di Chiarotta vedova di Gualletta Alfieri, ed in tal tempo moglie d'Oddone de' Marchesi d'Incisa, quanto d'Isabella moglie d'esso Ubertino dall'altra, riguardo ai beni, ed ereditą del pred.o Gualletta zio paterno de' sovranominati fratelli, ed in dipend.a pure d'altro arbitramento, col quale erano stati aggiudicati ad esso Vescovo i beni allodiali gią posseduti dal suddetto fu Gualletta, ed al med.mo in ereditą pervenuti da Giorgio suo padre, e del predetto fu Agliano: per forma di qual sent.a fra le altre cose si riaggiudicano al pred.o Vesc.o tutt'i beni allodiali ivi descritti, e coerenziati (frą coerenti viene nominato Secondino figliuolo del fu Federico Alfieri), esist.i tanto nella Cittą, e territ.o d'Asti, quanto in quelli di Revigliasco, Antignano, e Valleggia, gią posseduti (...)