Il Comitato Militare regionale piemontese, organo del Comitato di Liberazione Nazionale regionale piemontese, consulente del Comitato Generale e coordinatore delle attivitą di guerra assume riorganizzandosi, dopo l'eccidio del Martinetto (5 aprile 1944), il nome di Comando Militare regionale piemontese. Il comando agisce in stretta relazione con il Comitato di Liberazione Nazionale regionale piemontese. Le formazioni partigiane del Comando Militare regionale piemontese confluiranno nel Corpo Volontari della Libertą nel marzo 1945 alle dipendenze del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertą per l'Italia Occupata, massimo organo militare del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia. Il Comando Militare regionale piemontese cessa le sue funzioni il 1° giugno 1945. L'Ufficio Stralcio rimane attivo fino al 30 giugno 1951.