Rappresentanza del Senato di Piemonte, con i motivi, per quali crede compettergli la ragione di non ammettere all'esercizio de' Loro uffizj li Podestà, e Giudici, eziandio di p.ma istanza, nominati da Vassalli, per non avere questi rapportata dallo stesso Senato l'interinazione delle Loro infeudazioni.
Con parere del Gen.le delle finanze, dell'Av.to Caisotti, e de' Presidenti Pensabene, e Ricardi. 11. Luglio. 1722