Agostiniani Scalzi di Dolceacqua; Agostiniani Scalzi di Pianezza; Agostiniani Scalzi di Torino; Barnabiti d'Acqui; Barnabiti di Casale; Barnabiti di Chieri; Barnabiti di Torino; Barnabiti di Vercelli; Benedittini d'Asti; Benedittini d'Azano; Beneditini di Breme; Benedittini di Pavia; Benedittini di Savigliano. Abbazia di S. Pietro; Benedittini di Spigno. Abbazia di S. Quintino; Benedittini di Vercelli. Abbazia di S.t Andrea; Camaldolesi di Cherasco; Camaldolesi di Torino
Supplica, e scritture de' P.P. Agostiniani Scalzi di Dolceacqua, in cui implorano qualche provvidenza, ad effetto vengano loro tolte alcune molestie infertegli da quella Communitą con imposizione de' carichi Locali, ed altri aggravj, con ordini sł tale fatto emanati contenuti in R.o Viglietto delli 13. Giugno 1664, e R.a lettera primo Marzo 1665. 1765
Rappresentanze de' Padri Agostiniani Scalzi di S. Pancrazio del Parroco, e Communitą di Pianezza dipendentemente da un tumulto occorso nella Chiesa di S. Pancrazio il giorno della Festa di d.o Santo, in occasione, che secondo il solito si portņ il V.e Parroco processionalmente a quella Chiesa per ivi celebrare la Santa Messa.
Con diversi Pareri, e scritture riguardanti tal fatto. 1742 in 1746.
Colle provvidenze date da S.M. per la proibizione de' Banchi per la Vendita de Comestibili, Vini, e de' Giuochi
Procura de' Padri di S. Carlo per obbligarsi alla Celebrazione d'una Messa perpetua quotidiana, e mantenere una lampade accesa avanti l'Altare di d.o Santo mediante l'Elemosina di Scuti 38 1/2 d'oro annui sovra il monte di Fede della p.nte Cittą stabilita da M.ma Reale per patenti di d.o giorno.
Col consenso ottenuto dal loro Padre Provinciale delli 10. Maggio 1654 ivi annesso. 28. Marzo 1654
Suppliche, e memorie de' Padri Agostiniani Scalzi del Convento di Torino sulla dissapori insorti all'occasione delle congreghe de' Capitoli diffinitoriali, e per ottenere il R.o Placet per ricorrere alla S.ta Sede per l'approvazione de' stabilimenti da osservarsi tanto a riguardo dell'elezione de' superiori, che della Vestizione de Novizj. 1759 in 1760
Memorie, e lettere sulle doglianze de' Padri Agostiniani Scalzi della Provincia di Piemonte, ad effetto di ottenere le opportune provvidenze contro la prepotenza di quelli del Convento di Mondovģ, e troncare ogni ulteriore motivo di dissidio tra i predetti Religiosi, con istabilire una giusta, e proporzionata distribuzione degl'impieghi nella Religione, e l'esatta osservanza del concordato de' 23. agosto 1756. concernente la vestizione de' Novizj. 1757 in 1760
Memoriale sporto dalla Cittą d'Acqui e S. Santitą ad effetto non permetta a Chierici Regolari di S. Paolo Decolato l'estinzione della Chiesa dell'Abbazia di S. Pietro di d.a Cittą, e l'obbligo delle due Messe quotidiane anzi ordinare a d.i P.P. di fabbricarne una nuova in luogo pił comodo, ed in adempimento del legato fattogli dal fł Steffano De Levo della 4.ta parte della di lui Ereditą. Senza data
Supplica, Lettera, Tipo, e Relazione sovra le pendenze de' P.P. Barnabiti di Casale, ed il R.o Patrimonio a motivo d'una fabbrica, che detti Padri pretendevano alzare vicino al palazzo criminale. 1721
Rappresentanza della Cittą di Chieri in cui implora un qualche provvedimento, acciņ si faccia rimettere nel coleggio de' Barnabiti il numero de' Religiosi, che gią in esso si trovņ stabilito, per riempire agl'obblighi ascrittigli da fondatori, con diverse Lettere, e memorie su' tale fatto. 1748 in 1749
Ricorso de' Padri Barnabiti sotto il titolo della Consolata di Chieri ad effetto d'ottenere un Delegato per la terminazione delle questioni suscitatesi da diversi Particolari opponenti alla costruzione d'un orifizio per ricevere le acque pluviali decorrenti dalle Contrade Superiori al loro Coleggio gią concertato colla sud.a Cittą di Chieri.
Con diversi Ordinati della Cittą sud.a sł tale fatto. 1755
Relazione della Fondazione della Chiesa de SS.ti Antonio, e Dalmazzo, Introduzione in essa de' Chierici Regolari di S. Paolo, ed offerta di questi d'una somma per avere detta loro Chiesa libera dalla Confraternita di San Giovanni Decolato eretta in essa Chiesa. 1679
Parere dell'Intendente di Vercelli sui Ricorsi d'essa Cittą, e di quel Colleggio de' P.P. Barnabiti di San Cristoffaro ad effetto d'ottenere alcune tavole di sito adjacente alla Retrofabbrica di detti Padri verso i spalti in compenso d'altre che si dismetterebbero da essi nella Contrada di S.ta Margarita per servirsene nella formazione della nuova loro fabbrica uniformemente al Tipo quivi unito. 11. Luglio 1769
Sentimento dell'Avvocato Gen.le Commend.re Graneri sul ricorso de' P.P. Barnabiti di S. Cristofaro della Cittą di Vercelli, nel quale implorano il Reale gradimento per eriggere in quel Collegio la Compagnia della Buona Morte. 2. Agosto 1777
Transazione seguita trą l'Abbate, e Monaci Benedettini di S. Bartolomeo della Cittą d'Asti, e la Communitą del luogo d'Annone, per forma della quale si sono convenute le pretenzioni dalla detta Communitą eccitatesi tanto per riguardo alla Parrochiale d'esso luogo dipendente dal sud.o Monistero nel Territorio d'esso luogo, ne' quali restano incorporati li beni dotali della Parrochia suddetta.
Assieme ad un Informativa, e sentimento del Preffetto d'Asti delli 14. Marzo 1757. sul Ricorso di detti Monaci contro la detta Communitą attesi le novitą, e pretenzioni da questa nuovamente eccitate. 30. aprile 1750
Diplomi dei Re Berengario, ed Adalberto di confirmazione a favore dell'Abbazia di S. Bartolomeo d'Azano in tutti li beni, e Redditi alla med.a spettanti, con donazione a favor della med.a delle Ripe del fiume Tanaro nelle fini di None, e nel Luogo ove il medesimo si unisce al Rivo Leproso, e quello d'Azano per ivi mettere un porto, con facoltą di pescare in d.o fiume, e sovra d'esso costruere Molini. Per Copia. 9. settembre 951
Privileggi accordati dalli Re Berengario, ed Adelberto alli Monaci del Monistero di S. Bartolomeo d'Azano dell'Ordine di S. Benedetto diocesi d'Asti stati poscia confirmati da Ludovico Re di Francia Duca di Milano, e Signore d'Asti, come anche dalli Duca Emanuel Filiberto, e Carlo Emanuele di Savoia in Agosto. 1152 in 1502
Sentenza arbitramentale profferta sovra le differenze vertenti tra l'Abbate, e Monaci di S. Bar.meo d'Azano, e la Com.tą, e Uomini della Rocca d'Arazzo, per una strada, o sii passaggio preteso da d.a Com.tą in un Prato di detta Abbazia situato al lago, o sia al Goretto dell'Abate, e per li fossi fatti far da d.o Abate divid.si li beni di d.a Abbazia da quelli di d.a Com.tą d'Azano. 4. Genn.o 1491
Confirmazione de' Privileggi per li Padri, e Monastero di San Bartolomeo d'Asti dell'ordine di S. Benedetto concernenti il Ripatico che detti Padri possedono vicino alla Cittą d'Asti per la fuga dal Rivo d'Azano fin'a quello de' Leprosi da una Ripa all'altra del fiume Tanaro con la ragione della Pescagine di tener Porti, e Molini per tutta detta Estenzione, non signata da S.M. sendovi perņ il Parere Camerale sł tale fatto. 1715
Diploma d'Ugone Re de' Romani di confermazione a favore della Chiesa della Novalesa della donazione fattagli dal Marchese Adelberto delle Corti di Breme, e Policino a supplicazione della contessa Ermenganda sua sorella. Per copia autentica. 24. Luglio 929.
Altro Diploma del Re Conrado di confermazione a favore dell'abbate, e Monistero di S. Pietro di Breme di tutti li beni, e redditi che gli furono donati dal Marchese Adelberto dopo la distruzione de Saraceni (...) e specialmente del luogo di Breme, della chiesa dedicata in onore della Beata Vergine nella Corte chiamata Policino, de' Rivaggi del Fiume Pņ, e di quello di Sesia, del luogo di Solariolo sino al capo d'Auda colli Molini, e Pesca esistenti sł detti confini colla facoltą di tenere un Porto nel luogo di Portariolo; della capella di S.t Andrea nella Cittą di Torino, de' Luoghi di Gonzole, Pianezza, S. Dalmazzo, Celle, Andeseno, Polenzo, Molini, Porto, e Pesca nel fiume Tanaro (...) 1029.
Per copia
Bolla del Papa Benedetto VIII. di concessione a favor di Gottofredo Abbate del Monistero di S. Pietro di Breme situato trą i fiumi Po, e Ticino altrevolte esistente e fondato da Abbone, Patrizio nel luogo della Novalesa, e dopo la persecuzione de' Saraceni traslato in detto luogo di Breme di poter consecrare, ed ordinare li Monaci abitanti in detto Monistero, con confirmazione della Donazione fattagli dal d.o Abbone Patrizio nella Fundazione del Medesimo, e specialmente della chiesa di S.ta Maria di Policino, di quella di S.t Andrea in Torino, di quella di Pagno, delle Corti, o sian Chiese di Gabiano, Polenzo, S. Giorgio, Rodi, e Verduno, ed altri beni donatigli dalli Marchesi Oddone, e Arduino. In febbraio 1014.
Per copia autentica
Diploma originale dell'Imperatore Enrico, per quale a supplicazione di Ottone Abbate di Breme conferma a favore del Monistero dedicato in onore di S. Pietro Apostolo le donazioni fattegli dal March.se Adalberto, e specialmente del luogo di Breme, della chiesa dedicata in onore della Beata Vergine nella Corte chiamata Policino, de' Rivaggi de' fiumi Pņ, e Sesia, del luogo di Solariolo sino al capo d'Auda, colli Molini, e Pesca, esistenti in d.i Confini, colla facoltą di tener un Porto nel luogo chiamato Portariolo, della Capella di S.t Andrea nella cittą di Torino, de luoghi di Gonzole, Pianezza, S. Dalmazzo, Celle, Andezeno, Polenzo, Molini, Porto, e Pesca nel fiume Tanaro, del Porto Roncarizio sino alla costa Ungaresca, de' Castelli, e luoghi di Manziano, San Steffano, Rodi, Verduno, Gabiano, Brusasco, Monasterolo, Pallazuolo, S. Giorgio Cornigliano, Altavilla, S. Salvatore, e Vall'Orsa, e diversi altri luoghi ivi specificati statigli donati dal M.se Arduino (...)
Bolla di Papa Eugenio III. per quale riceve sotto la sua speciale, ed appostolica protezione il Monistero di Breme, e confirma a fav.e del med.o tutte le donazioni fattegli tanto da Prencipi che da qualsivoglia altra Persona, e specialm.te de benefizj da d.o Monistero posseduti negli Arcivescovadi, e Vescovadi di Pavia, Vercelli, Asti, Vintimiglia, Torino, Vienna, Milano, e Grenoble ivi specificati. 9. Febbraio 1151.
Per copia autentica
Diploma dell'Imperatore Ottone IV. di confermazione a favor dell'Abbate di Breme, e Monistero di S. Pietro Apostolo in tutti li beni, e redditi, che gli furono donati dal Marchese Adalberto, e da qualsivoglia Altro si č come furono confermati dall'Imperatore Enrico III. con nuova donazione del luogo di Breme, della chiesa dedicata in onore della B.ta Vergine nella corte chiamata Policino, de' Rivaggj de' fiumi Po, e Sesia del luogo di Solariolo sino al capo d'Auda, colli Molini, e Pesca esistenti frą detti confini, colla facoltą di tenere un Porto nel luogo chiamato Portariolo, della capella chiamata di S.t Andrea nella cittą di Torino, de' luoghi di Gonzole, Pianezza, S. Dalmazzo, Celle Andeseno, Polenzo, S.ta Vittoria, Molini, Porto, e Pesca nel fiume Tanaro dal Porto Roncarizio sino alla Costa Ungaresca, de' Castelli, e luoghi di Mansiano, San Steffano, Rodi, Verduno, Gabiano, Brusasco, Monasterolo, Palazzuolo, S. Giorgio, Cornigliano (...) delli 27. aprile 1210.
Per Transonto autentico
Parere del Pr.ore Gen.le Maistre sulla supplica degli Abbati, e Monaci di S. Salvatore, e SS. Spirito, e Gallo di Pavia per la conferma de' Privileggi, ed Immunitą almeno provisionalmente, ed anche dal pagamento d'ogni sorta di Dazj per tutti li frutti de loro fondi esistenti nč Regj Stati. 5. 7mbre 1751
Rappresentanze degli abbati, e Monaci di S. Salvadore, e S. Spirito presso Pavia per esser mantenuti in possesso de' privileggi di godere dell'Immunitą d'ogni Dazio per l'introduzione de' frutti provenienti da loro beni, e per quelle robbe, e Merci per loro uso a termini de' Diplomi, ed altre scritture quivi annesse.
Col Parere del Procuratore generale. 1751 in 1753
Istruzione, e Lettere del Duca Carlo di Savoja al suo Ambasciadore a Roma per ottenere da Sua Santitą la smembrazione del Monistero di San Pietro di Savigliano dalla Congregazione di Montecassino altre volte chiamata Santa Giustina
Rappresentanza de Monaci di San Pietro di Savigliano rispetto alle Preminenze, che li vengono controverse dal Vescovo di Fossano come Priore di S.t Andrea di detta Cittą di Savigliano. 1728 e 1729
Lettera del Padre Abbate D. Teodoro Pejroni Monaco Benedittino di San Pietro di Savigliano, colla quale dą contezza dell'origine della Cottizazione, che da quel Monistero annualmente si paga alla Santa Sede, cioč per ragione di Quindennio L. 152..2. e L. 1156.3 per ragione di Tassa delli 12. agosto 1732
Bolla del Papa Alessandro III. per quale riceve sotto l'appostolica Protezione il Monistero di S. Quintino di Spigno sotto la regola di S. Benedetto, e tutto quello, che il medesimo possede, e acquisterą in avvenire tanto per concessione de' Pontefici, Donazione de' Sovrani, che in qualsivoglia altro modo, e specialmente la chiesa di S. Ambrogio del Castello di Spigno, S.ta Agnese, e S. Quintino di d.o Luogo, S.t Angelo, e S.ta Maria d'Implino, S. Michele di Malvicino, S. Giorgio di Montechiaro, S.ta Maria della Rocchetta, S. Michele di Cortemiglia, S. Nicolao di Meyrana,S. Paolo di Novello, S.t Andrea di Tassilo, S. Salvatore di Bamodio, S.t Evasio di Cornale, Castello di Piana, e chiesa di S.ta Corona, Villaggio di Giusvala, e Chiesa di S. Salvatore, S.ta Maria di Campo Regio, Villaggi di Sandalo, ed Orzarole colla chiesa di S. Lorenzo, Castello di S.ta Giulia, e ragioni spettantigli ne' luoghi di Cagna, Loesio, Cortemiglia, La Rocca, Vesime, Perfetto, la Torre, Olmo (...)
Vendita fatta da Guglielmo, e Gio. Gozola a favore dell'abbazia di S.t Andrea di Vercelli d'una pezza di Bosco nelle fini d'Azigliano di sei stari ove si dice alla Cresta per il prezzo di zecchini quindeci d'Itaglia. 4. Agosto 1546
Parere anonimo sopra la Controversia tra il Monistero di S.t Andrea di Vercelli, ed il Marchese Mosso di Casale circa la devoluzione pretesa da que' Monaci delli Feudi della Saletta, e della Rochetta col castello di Torrione per essere seguita l'Alienazione dal Marchese Ponzoni a favore del March.se Mosso senza la loro requisizione. 10. Maggio 1659
Parere del Procuratore Gen.le Rocca sul progetto fatto dalla Cittą di Cherasco di cedere alli Padri dell'Eremo giornate 170. di beni cattastrali, ed accordargliene l'Immunitą, a condizione perņ che detti Padri non possano acquistare altri beni sottoposti al loro catastro senza pagarne li carichi, e contravenire a questa condizione, che detta condizione s'abbia per non fatta, e risolta con la riserva del Dominio, e di poterne la Cittą ripigliare il possesso di propria autoritą, dal che ne deriva la questione, se questo patto risolutivo sia di ragione sostenibile.
Con un ordinato della cittą di Cherasco relativo al sud.o Progetto. 1676
Nota de beni colla designazione delle giornate che di tempo in tempo sono state acquistate dalli P.P. dell'Eremo di Torino in seguito alla fondaz. e fatta dal Duca Carlo Emanuel con sue Patenti 30. 9bre 1606. quivi per stampa unite. 1605 in 1684
Copia di due liquidazioni con ordinanza Camerale, per quali in una dichiara esser dovuto, e conseguentemente concede il difalco del tasso Ordinario, e suo augumento alla Com.tą di Pecetto per li beni acquistati dalli Padri dell'Eremo di Torino dalli 28. Marzo 1616. sino a tutto il 1623., e nell'altra manda per tal effetto al Tesoriere Generale di far ripartitamente buono alla Com.tą di Chieri, e questa a quella di Pecetto la somma di scudi 36.9.3. d'oro del sole per l'esenzione de' beni s.a designati. 1625 e 1626
Parere del Prevosto Taroni per l'insussistenza dell'Unione pretesasi fatta della Congregazione di Monte Corona col Sagro Eremo di Torino per diffetto del Reale Consenso nella fondazione. 1642
Coll'Instromento d'unione del sud.o Eremo di Torino alla predetta Congregazione di Monte Corona, delli 30. Marzo 1634
Articoli convenuti trą la Com.tą di Pralormo, e li Padri dell'Eremo di Torino per la fondazione d'un Ermitaggio sul finaggio della med.a Com.tą alla Madonna della Spina. 2. Luglio 1679
Con un ordinato del Consiglio in cui si specifica la quantitą de' beni che si dava per lo stabilimento di d.o Ermitaggio
Relazione di quanto si č fatto dipendentemente dal ricorso dato da Padri per l'Esenzione de' Carichi di giornate 49:40. le quali furono in seguito all'Editto 24. giugno 1728. collettate. 1728
Sentimenti dell'Avvocato Generale Commendatore Graneri sulle vertenze trą l'Arcivescovo di Torino, e li Monaci Camaldolesi dell'Eremo di Torino per la da questi pretesa esenzione dalla Visita Pastorale delle due Cappelle esistenti ne' beni d'essi Monaci, una di S. Giugliano sulle fini di Baldissero, e l'altra d'Ogni santi sł quelle di Moncucco. 28. Agosto 1774 - 21. Gennaio 1777
Con alcume Memorie, e Lettere del sud.o Arcivescovo
Decreto della Sagra Congregazione de' Regolari di commissione all'Arcivescovo di Torino per la verificazione dell'utilitą, e successiva approvazione del Contratto, che li padri Camaldolesi dell'Eremo eretto sopra li monti di Torino avevano fatto col R.o gradimento a favore della Confraternita della Santissima Trinitą, d'una loro Casa, e Botteghe attigue all'Ospizio de' Pellegrini per l'ingrandimento d'esso Ospizio, mediante il prezzo di Scudi 6800. pagabili alli sud.i Padri ne' termini ivi stabiliti. 16. marzo 1759
Catalogo de' Superiori, e dei Maestri dei novizj della Congregazione Romitica Camaldolese di Piemonte dal suo principio, cioč dal 1599. al 1793., secondo l'ordine cronologico dei tempi, dei capitoli, e di altri Congressi, nei quali se ne fece l'elezione