Carmelitani d'Asti; Carmelitani di Cherasco; Carmelitani di Cremolino; Carmelitani di Frosasco; Carmelitani di Moncalieri; Carmelitani di Pinerolo; Carmelitani del Pino; Carmelitani di Torino; Carmelitani di Vinovo; Carmelitani Scalzi in genere; Carmelitani Scalzi di Pavia; Carmelitani scalzi di Torino; Certosa di Colegno; Certosini di Casotto; Certosini di Mombracco
Attestazioni a favore de Padri Carmelitani d'Asti sopra il fatto della Carcerazione degli operarj, che d'ordine del Padre Priore di quel convento travagliavano alla raccolta del fieno in un Prato d'Esso Convento senza che di ciò prima nè fosse stata richiesta la Licenza alli Sindaci della predetta Città. 1686
Scritture riguardanti le discordie tra i P.P. Carmelitani, ed il Parroco di Cremolino, condotta del Padre Succi, e soppressione di quel Convento. 1769 in 1771
Donazione fatta da Guglielmo Vinea Prevosto della chiesa di Roretto alla richiesta del Duca Carlo di Savoja a favore de P.P. Carmelitani della Capella di S.ta Maria colla casa ad Essa contigua ove si dice al Colletto fini di Frosasco coll'obbligo a medesimi Padri di fondar ivi un Convento di detto Ordine. 29. Marzo 1506
Ordinato del Capitolo de P.P. del Carmine di Moncaglieri, per quale si sono obbligati di celebrare nella loro Chiesa, ed Altare Maggiore d'Essa una Messa quotidiana perpetua in suffraggio delle anime del Duca Carlo, della sua Consorte, e de suoi successori in perpetuo mediante l'Elemosina di Fiorini 1200. con associazione di d.o Duca, e successori in tutte le loro Orazioni, e digiuni. 19. Febbrajo 1524
Parere dell'Avv.o Gen.le Comendatore Graneri sulle questioni eccitatesi tra il Prevosto di Rolletto, e li Padri Carmelitani del Colletto vicino a Pinerolo pretendenti essere in dritto di dar sepoltura nella loro Chiesa ai Cadaveri de' Defunti della famiglia Bertea Rivetti, e delle altre aventi in essa Chiesa il sepolcro de Maggiori, od Agnati. 27. Marzo 1769
Cessione fatta dal Canonico D. Filippo di Scalenghe Rettore della Chiesa Campestre sotto il titolo della B.ta Vergine del Pino, come pur dalli nobili Tomaso Ferreri alias Sartoris di Chieri a nome anche di Gio., ed Antonio Sartoris di Lui Nepoti, e dalli Opecino, e Francesco Fratelli Opezzi a nome pure degli altri nobili Opezzi ivi nominati tutti Compatroni d'essa Chiesa a favore de P.P. di S.ta Maria del Monte Carmelo della sud.a Chiesa Campestre, con tutti li beni alla med.a spettanti, riservato però a fav.e de sud.i nobili il ius Patronato d'essa. Il tutto sotto l'osservanza dè patti, e condizioni ivi specificate delli 2. Marzo 1490
Memoria rimessa dal Signor Conte Ceveris sovra il Regolamento de P.P. Carmelitani della Città di Torino, e del loro Provinciale; con copia dè documenti in essa Memoria Enunciati. 1724
Ramostranza, in cui li P.P. Carmelitani fanno vedere le ragioni, che li spettano sopra la Chiesa di S.ta Maria di Piazza privativamente all'Arcivescovo, e Capitolo di Torino; con una breve Relazione degli obblighi che hanno li Confratelli della Compagnia della Madonna del Carmine
Memorie di progetto d'aggiustamento delle differenze vertenti tra il Capitolo di Torino, e li P.P. Carmelitani in occasione che questi lasciarono la Chiesa di S.ta Maria di Piazza per andar ad abitare il loro Nuovo Convento. 1720
Risposte del Primo Presidente di Robilante sulli capi della Memoria de P.P. Carmelitani.
Ed una lettera originale di d.i Padri al med.o diretta riguard.te il mal regolam.to del Padre Bonardi dell'istessa Religione.
Con una permissione originale di S.M. alli sud.i Padri di tener il loro Capitolo nel Convento di Pino. 1724 in 1727
Memoria de' P.P. Carmelitani di Torino circa la processione della Madonna del Carmine, che i P.P. Barnabiti pretendono non passi sulla loro Parrochia. 1729
Relazione delle pendenze vertite trà Monsig.r Arcivescovo di q.ta Città e li P.P. del Carmine pel fatto della Chiesa Parrochiale di S.ta Maria di Piazza.
Con un progetto fatto dalli Avv.o, e Pro.re Generali per terminare dette pendenze. 24. Maggio 1730
Parere sulla quistione insorta tra li P.P. del Carmine di Torino, e gli Amministratori dell'Ospedale de' Pazzarelli, se occorendo doversi seppellire nell'Oratorio di questi qualche Parrochiano di quelli, che ivi avesse eletta la sepoltura, competa al Parroco del Carmine la ragione di fargli l'esequie e per tal effetto d'entrare nell'Oratorio, e percevere in tutto od in parte la Cera. 1743
Proggetto di provisionale Temperamento fatto d'ordine di S.M. dall'Avv.o Generale Pejretti per la terminazione delle differenze insorte trà li Padri del Carmine, e la Confraternita del SS.mo Sudario della Città di Torino per i casi di sepoltura elette nella chiesa di d.a Confraternita, o sia spedale dè Pazzarelli; stato il sud.o progetto accettato, ed approvato dalle d.e rispett.e parti. 30. aprile 1766
Instromento autentico legalizzato seguito tra il Vescovo di Torino Gio. Ludovico Rovere, e li P.P. Carmelitani di Moncaglieri per cui il detto Vescovo in seguito a Bolle Pontificie d'Alessandro VI. concede a d.ti P.P. l'oratorio della Madonna di Tivoletto sito sulle fini di Vinovo separandolo dalla Chiesa Parrochiale di d.o Luogo con obbligo di stare in d.o Oratorio cinque Religiosi due de quali celebranti. 6. Xmbre 1498.
Per copia
Instromento seguito tra il sig.r Conte di Sales, Signor, e Marchese di Vinovo, ed il Parroco del med.o luogo con li P.P. Carmelitani di d.o luogo circa la deputazione del Priore di d.o Convento, cerimoniale della processione, che si fa ogni anno, in cui si porta la statua della Beatissima Vergine esistente nella Chiesa del Medesimo Convento, ed il pagamento delle Decime anche dovute da detti Padri. 13. Novembre 1699
Aggregazione fatta dalli P.P. del Convento del Carmine d'Asti alla loro osservanza del convento posto fuori il luogo di Vinovo ove si dice la Madonna del Tivoleto; e ciò col consenso del Conte D. Carlo Agostino delle Lanze March.e d'esso Luogo, Patrono, e Fondatore d'esso Convento, e Chiesa del Tivoletto, come pure del Prevosto della Parrochiale di detto luogo di Vinovo, il tutto però sotto l'osservanza de patti ivi espressi. 13. 9bre 1699
Decreto del Padre Generale de' Carmelitani Scalzi di concerto del Capitolo gen.le d'essa Religione, per cui stabilisce, che li Conventi del Piemonte non possano tenere beni stabili sottoposti a carichi, e che quelli che possedevano fossero tenuti a convertirli in censi, oppure a permutarli con altri beni stabili non sottoposti a detti carrichi. 5. Marzo 1692
Scritture riguardanti la progettata unione de due conventi di Carmelitani Scalzi esistenti nella Città d' Alessandria, e di Rossano, colli due Monasteri di Monache alli med.mi annessi, come anche di quelli di Loano alla loro Provincia del Piemonte. 1743 in 1758
Con copia senza data del Breve di smembrazione delli sud.i Conventi, e Monasteri dalla Provincia di Lombardia, e di unione de' medesimi a quella del Piemonte
Sentimento del Conte, e Primo Presidente Caissotti sul Memoriale de P.P. Carmelitani Scalzi di Pavia affine venisse loro permesso di questuare ne' stati; Con essersi conchiuso negativamente. 12. 7mbre 1743
Supplica del Padre Giuseppe Ignazio di S. Teresa Carmelitano Scalzo implorando protezione contro il carcere che se gli fa subire da suoi superiori.
Con lettera del Padre Ferdinando, che nè appoggia l'instanza. 27. Xbre 1718
Rappresentanza del Medico Gagna a S.M. s.a la ratificanza della rinoncia fatta da Gaspare Giuseppe suo figlio a suo favore in occasione che prese l'abito de' Carmelitani Scalzi per avervi qualche provedimento.
Con un Parere de' Presidenti Ricardi, e Graneri. 1722
Patenti del Conte Tomaso di Savoja di Donazione alli Certosini di Monte Benedetto del Villar Focchiardo di tutto il necessario alla loro Manutenzione per i tre giorni del SS.mo Natale da prendersi sul pedaggio di Susa. 19. Lugl.o 1210
Altre del Conte Amedeo figlio del d.o Conte Tomaso di confirmazione e nuova donazione a favore de sud.i Certosini di tutto ciò possedevano ne' suoi stati tanto per donazione del d.o fu Conte Tomaso suo Padre, che per acquisto da suoi Vassalli, ed in specie della Valorsera, di SS. 20. annui dovutigli dagl'Ascherj di Susa nel territorio di Losa, e tutto ciò che d.o Conte possedeva in questo luogo ne Pasquj, Alpi, e Discorsi d'Acque, dell'Alpe di Cienna, del Pascolo sopra tutti li suoi stati, esenzione della leida, Fodro, e Pedaggi dalle Montagne d'Orgeval, dal Rivo Menon sino alle fini di Chaumont, di Ss. 100. di Susa annui sopra il pedaggio di Susa (....) 19 luglio 1210
Colla confirmaz.e del C.te Odoardo. 2. genn.o 1327
Confermazione dè privilegj, con Salvaguardia perpetua concessa dal Duca Emanuel Filiberto alli Religiosi della Certosa di S.ta Maria di Montebenedetto nella Valle di Susa. 20. 7mbre 1574
Rappresentanza de P.P. della Certosa di Colegno a Delegati della Perequazione per la continuazione dell'Immunità delle Ll. 75. di Registro accordatagli per li beni da medesimi posseduti nelle fini di detto luogo, dalla Real Casa di Savoja nella Fondazione, e Dotazione di detta Certosa.
Colli titoli, a quali resta la med.a appogiato. 1733
Parere dell'abbate Costa, e Teologo Collombardo circa i mezzi da praticarsi per ristabilire in un monastero, che non si nomina la perturbata quiete. 2. Xbre 1738
Nota che questo Monistero deve esser quello di Collegno
Rappresentanza de P.P. della Real Certosa di Colegno per ottenere l'immunità di g.te 269.11 beni da medesimi posseduti nelle fini di d.o luogo a motivo, che quelle facciano parte della loro Dotazione, e Fondazione.
Alla quale resta unito il Parere dei Regj Delegati della Perequazione.1745
Donazione di Bonifacio Vescovo d'Asti alla chiesa di S.ta Maria di Casotto d'un Prato nelle fini di S.t Albano, e di tanto del di lui Bosco, che quelli di Casotto possino fare trenta seccature di prato con più del Pascolo per le pecore, e Bestie, in tutto il suo Vescovado. 5. Kal. 9mbre 1205
Approvazione, e confirmazione del Vicario del Mondovì per Carlo Conte di Provenza della donazione fatta alla detta Chiesa di Casotto da Guglielmo di Morozzo fù Amedeo Enrico di Breo fù Uberto d'una Cella nelle Alpi di d.o luogo di Morozzo per servizio, delle bestie, e Peccore, che li Monaci conducevano al pascolo, e dell'altra donazione fattagli dagli altri signori di Morozzo Anselmo di Bruza Porcello, Ardizzone fù Arnaudo, Ottone, ed Anselmo fù Pullisello del 1181. 17. 9mbre 1262
Erezione fatta dal Duca Emanuel Filiberto d'un Officio di Giudice, e Conservatore dell'Ordine de' Monaci Certosini di qua dà Monti, tanto per il maneggio, e distribuzione de' loro redditi, e per qualunque altra controversia, quant'anche per ciò, che potesse occorrere a riguardo della fabbrica del Monastero, che dopo l'incendio occorso a quello di Casotto, doveva riedificarsi nella tenuta detta del Consovero sulle fini di Mondovì.
Colla costituzione fatta li 7. d.o mese dallo stesso Duca del Giudice, e Conservatore di d.o Ordine nella persona del Presid.e Cassiano del Pozzo, con facoltà al med.mo di sostituirne altri. 6. febbraio 1568
Quittanza passata dalle Monache di Mombracco di consenso di quelle di Belmonte a favore del Monistero di Staffarda della somma di Ll. 300. depositate nella Tesoreria di d.o Monastero di Staffarda dal sig. Siribaudo di Bagnerio ad effetto s'impiegassero nell'acquisto di tanti beni per la detta chiesa di Mombracco dal med.o fondata, e convertite in pagamento del prezzo de' beni acquistati nel Territorio di Barge, e Macello. 22. Aprile 1277
Donazione fatta dall'Abbate, e Monaci di Staffarda alli Chierici Giorgio, e Bonifacio figli del March.e Tomaso di Saluzzo della Cella, e Chiesa che d.o Monistero avea in Mombracco tra Barge, ed Envie dedicata in onore della B. Vergine, e S. Salvatore ad effetto che li medesimi potessero introdurre in essa li Certosini con vendita fatta dal d.o Abbate, e Monaci alli detti fratelli Saluzzi de beni che dipendevano dalla d.a Cella ivi specificati per il prezzo di Ll. 300. astesi, da servire per fondazione di d.a Certosa. 5. 9mbre 1320