SQUARCIO di Storia di Monferrato, che comincia dall'Istromento di Procura, che feccero li Monferrini in Capo d'Albertino Conte di S.t Giorgio, Filippone di Pinerolo, ed altri per notificare la morte del March.e Gioanni di Monferrato, e la sua Disposizione di quello Stato à favore dell'Imperatrice Iolante, e suoi Figlioli, e termina nel 1310
CONVENZIONE seguita à mediazione, ed arbitrio del Conte Amedeo di Savoja tra il Marchese Bonifacio di Monferrato, ed il Rè Enrico di Sardegna Legato Imperiale in Italia per L'Imperadore Federico suo Padre, per cui detto Marchese si è obbligato di deputare ad onore, e Servizio dell'Impero Guidone Maracho di Pavia Capitano, e Podestà di Chivazzo, Verrolengo, ed altri Luoghi ivi specificati, e di dar ogni assistenza al detto Imperatore nella Guerra contro li Rebelli della Lombardia delli 26. Gennajo 1246
RICHIESTA passata dal Conte Tomaso di Savoja Vicario Generale del Sacro Impero da Pavia superiormente, e Galterio Vescovo di Capua Ambasciatore, e Legato Imperiale, al Marchese Bonifacio di Monferrato in un Coloquio trà essi seguito sulla Rippa del Fiume Stura vicino ad Altezzano ove erano Campati per la remissione, e Consegna de' Castelli di Chivazzo, San Raffaele, Lù, e Vignale nelle mani d'Umberto di Momigliano Castellano d'Avigliana dà Custodirsi per Esso à nome del Conte Amedeo di Savoja, dà cui era stato per tal effetto deputato suo Procuratore E ciò in esecuzione della promessa dà d.to Marchese di Monferrato fatta al sudetto Conte Amedeo sulla Rippa del Fiume Dora Baltea, in qual Luogo si ritrovarono unitamente al d.to Vescovo, ed il March.e Lanza per L'Imperadore, offerendosi pronti per parte dell'Imperat.re d'attendere, osservare, e far osservare le Convenzioni e patti seguiti trà detto Marchese, e L'Imperatore per il fatto de Torinesi ed Alessandrini (...)
PATTI, E CONVENZIONI trà Federico di Front Eletto, e Procuratore della Chiesa d'Ivrea di consenso, e volontà del Capitolo di detta Città, ed il Rè Carlo di Sicillia, per forma de' quali detto Vescovo, e Capitolo concede al detto Rè in feudo tutti li Castelli, e Luoghi, che il Marchese di Monferrato riconosceva in feudo dalla detta Mensa, e specialmente di quelli di Chivazzo, Castagnetto, Verolengo, e con tutte le loro dipendenze à condizione, che detto Rè li riconosca similmente in feudo dalla detta Mensa paghi alla medesima un Censo annuo di L. 100. Tornesi, e presti ogni assistenza alla detta Chiesa per la conservazione degli altri suoi feudi, e Beni, e Massime contro detto Marchese di Monferrato delli 31. Luglio 1271
TRATTATO di Pace seguito trà il Marchese Guglielmo di Monferrato, ed il Conte Tomaso di Savoja fù altro Conte Tomaso, per cui furono terminate le differenze, e discordie trà essi insorte per causa dell'Assistenza per Esso Marchese data à Torinesi, quali di già dal Governo di detto fù Conte Tomaso s'erano ribellati, e sottrati dall'obbedienza, nel modo, che segue.
P.mo detto marchese si è obbligato di osservare perpetuam.te bona Pace al detto Conte, e Suoi Fratelli, Loro Eredi, Sudditi, et Amici, e di stare all'arbitramento degli arbitrj communemente eligendi per le differenze, che potrebbero nascere per le rispettive loro ragioni Sovra di quelli Castelli, Luoghi, e Beni frà essi Controversi; obbligandosi reciprocamente di non moversi Guerra meno contro il Contado di Savoja (...)
PROTESTA fatta dal conte Tomaso di Savoja ed alla presenza del Marchese Guglielmo di Monfer.to che per qualsivoglia Pace dà stipularsi trà Essi, non intendeva di liberare detto Marchese dalla Prigione in cui si ritrovava detenuto, sino che tutti li patti e Condizioni contenuti in Essa si fossero intieramente eseguiti. 21. Giugno 1280
DICHIARAZIONE del Marchese Guglielmo di Monferrato alla presenza de' Vescovi di Belley e di Vercelli, e dell'Abbate di Susa, Ebalo Visconte d'Aosta, e di diversi altri Cavalieri, che in occasione fù fatto Captivo d'ordine del Conte Tomaso di Savoja ne' Stati del Vescovo di Valenza, e Dijois non hà ricevuto dal detto Vescovo alcun ingiuria ne dispiacere, e di essere pronto Scrivere al Papa al Rè di Francia, à Caduno de Cardinali, ed à tutti li Cardinali, e Magistrati, che detto Vescovo non hà dato Causa, ne si è immischiato in tal suo arresto, e che anzi aveva fatto il fattibile per la sua liberazione e per Sicurezza di quanto sovra aveva depositato L. 6/m. Viennesi. 21. Giugno 1280
OBBLIGO passato dal Marchese Guglielmo di Monferrato verso Tomaso di Savoja P.mo Genito del Conte Tomaso di Lui Cugino della Somma di L. 6/m. Viennesi per causa di grazioso Imp.estito Restituibili frà trè Mesi dà Computarsi dal tempo della Sua Liberazione. 21. Giugno 1280
CAUZIONE prestata da Merlone, e Percivallo de Folgore Signore di Scalenghe, Vietto, e Gualfredo di Piozzasco Signori di None per L'osservanza della Pace conchiusa trà il Conte Tomaso di Savoja, ed il Marchese Guglielmo di Monferrato sotto li 21. Giugno detto anno. 6. Agosto 1280
ALTRA prestata da Valfredo, Tomaso, Gioannetto, Oddone, Giacomo, ed Ardizzone fù Bonifacio, Bertolino, Giacomo, Morruello, Isoardo De Conradi, Giacomo Crivella, e Pietro fù Bertolino di Revigliasco per L'osservanza della Pace conchiusa trà il Conte Tomaso di Savoja, ed il March.e Guglielmo di Monferrato sotto li 21. Giugno d.o anno 9. Ag.to 1280
CAUZIONE prestata da Uberto di Cervere Sig.re di Ruffia per l'osservanza della Pace conchiusa trà il Conte Tomaso di Savoja, ed il Marchese Guglielmo di Monferrato sotto li 21. Giug.o detto Anno. delli 9. Agosto 1280
RICHIESTA fatta dal Vescovo di Belley al Marchese Guglielmo di Monferrato, in occasione, che fù destinato dal Conte Tomaso di Savoja per accompagnarlo fuori de' suoi Stati, doppo che fù rilassato dalla Prigione, in cui era stato detenuto d'ordine di detto Conte per la ratificanza, e Rinovazione della Pace frà essi stabilita; Colla risposta fattagli dal detto Marchese di voler osservare buona pace, e che non avrebbe ad essa in alcun modo Contravenuto, Soggiongendo che per le ingiurie ricevute dalla Chiesa, intendeva d'agire per via giuridica avanti la Santa Sede Lo stesso avendo Confirmato alla nova richiesta fattagli dal d.to Vescovo ne Stati del Delfino di Vienna, e nel Territorio del castello di Moirene, ove si Licenziarono
Il Martedì avanti il'assumpz.ne di Maria Vergine 1280
CAUZIONE prestata dal Marchese Tomaso di Saluzzo per L'osservanza della Pace conchiusa trà il Conte Tomaso di Savoja, ed il Marchese Guglielmo di Monferrato sotto li 21. Giugno detto Anno delli 23. Agosto 1280
CAUZIONE prestata da Giorgio, e Gilberto fù Ruffino, e Gioanni fù Manfredo Sig.ri di Morretta per L'osservanza della Pace conchiusa trà il Conte Tomaso di Savoja, ed il Marchese Guglielmo di Monferrato sino li 20. Giugno detto Anno. 24. Ag.to 1280
TRATTATO Stipulato ne' Campi trà Colegno, e Pianezza di Tregua trà il Conte Amedeo di Savoja ed il Marchese Guglielmo di Monferrato da durare sinò al fine del mese di Maggio allora venturo, pendente qual tempo cesseranno hinc inde le rappresaglie, ed ogni altra ostilità frà Loro rispettivi Sudditi. 10. Gennajo 1285
ALTRO di Lega perpetua Stipulato in Milano trà il Conte Amedeo di Savoja per mezzo del Dottore Gedeone de Gambara di Lui Procuratore, ed il Comune, e Popolo della Bressa per mezzo de loro Deputati, et Ottone Arcivescovo di Milano, Manfredo de Beccaria e Quelli di sua Casata, Città di Milano, Pavia, Cremona, e Piacenza, per cui hanno convenuto di Soccorrersi, e Diffendersi reciprocamente, e specialm.te contro il Marchese di Monferrato, e suoi aderenti, e contro tutti quelli, che movessero loro Guerra, riservando La Santa Sede, L'Imperatore, L'Inghilterra, il Vescovo di Vercelli, e Città d'Asti delli 22. Giugno 1285.
UNITAMENTE alle Procure delle Città di Milano, e Pavia per fare la sud.a Lega delli 6. e 10. Giugno d.to Anno
TREGUA conchiusa nella Chiesa del Monist.o di San Mauro trà li Deputati del Marchese Gioanni di Monferrato, e quelli del Conte Amedeo di Savoja, pendente la quale hanno promesso di non commettere alcune Ostilità ne' Loro rispettivi Stati da durare sin'alla festa di S.t ... delli 7. Luglio 1292