LETTERE del Conte di Rivera, che di alcuni Ricevidori, e di altre persone, con alcune Memorie riguardanti i privilegj, le Commende, e diversi altri affari della Religione nello Stato Pontificio, e nel Regno di Napoli. 1745 in 1768
PARERE del Congresso sul Ricorso del Conte Giuseppe Della Porta Patrizio Milanese possessore della Commenda detta di S.Lazaro situata ne' Confini de' Corpi Santi della Città di Pavia per ottenere da S.M. l'abilitazione a poter avere il possesso d'una Cascina detta di S.Lazaro situata nel Territorio di Ottobiano nella Lumellina, come appartenente alla sud.a Commenda. 4. Luglio 1746
Con diverse Scritture, e Memorie relative alla sud.a domanda
REGIO Viglietto al Consiglio della Sacra Religione, ed Ordine Militare de' S.S.ti Maurizio, e Lazaro. col quale S.M. permette al Conte D.gaspare De Lusan Aragonese Gentiluomo di Camera di S.M. Imperiale, e Colonnello Commandante del Reggimento Vasquez, postulante l'Abito, e Croce de' S.S.ti Maurizio, e Lazaro, che per la prova della Nobiltà de' suoi quarti paterni, e materni, possa valersi di quelle, che sono state fatte tanto dal med.o postulante, allorchè fu ammesso all'Abito, e Croce della Religione di Malta, di cui però si è dismesso, che dalli D.Alessandro De Luzan suo zio paterno, e D. Baldazar Claramont De Suelves suo Zio materno, stati parimenti ammessi in detta Religione. 13. Maggio 1747
LETTERE, e Memorie relative alla offerta fatta dal Chierico Alessandro Miloni Nobile de' Marsi, Provincia dell'Aquila, di aumentare per la terza parte i redditi del Beneficio, ossia Chiesa, antica Commenda di S.Lazaro, sotto il titolo di S.Antonio Abate della Terra di Offena dal med.o posseduta, purchè la stessa Commenda venghi reintegrata per la S.religione, e si degni la M.S. di investirne il Marc'Antonio Miloni Nipote dell'Esponente, e li suoi Discendenti di linea mascolina, e di decorare della Croce, ed Abito de' S.S.ti Maurizio, e Lazaro lo stesso richiedente. 1747 in 1752
ATTI comprovanti il possesso della Sacra Religione, ed Ordine Militare de' S.S.ti Maurizio, e Lazaro di conferire le Commende esistenti nel Regno di Napoli liberamente, e senza opposizione di quel Governo