Procura di Giacomo di Savoja Principe d'Acaja in capo di Luca de Phariseis di Parma per agire in tutte le sue Cause mosse, e da muoversi avanti qualsivoglia Giudice Eccles.co, e Secolare, e particolarmente per presentarsi dal Vescovo di Torino, ed ottenere dal medesimo copia autentica del privilegio concesso al d.to Principe dall'Imp.e Carlo di poter esigere in tutte le sue Terre, Luoghi, e feudi al med.o appartenenti un nuovo pedaggio, a ragione di Soldi due piccoli per Lira dell'importare di tutte le mercanzie, che entreranno, e sortiranno da d.e sue Terre 23. Luglio 1356
Quattro Procure fatte da Giacomo di Savoja Principe d'Accaja in capo di Luca, e Manfredo de Phariseis, per comparire, ed agire a suo nome nella Causa vertente avanti il Consiglio del C.te Amedeo di Savoja per riguardo al nuovo pedaggio, o sia Gabella da d.o Principe imposta di due Soldi piccoli per Lira sovra tutte le mercanzie che entravano, ed Uscivano da suoi Stati.
Unitamente a varie comparse, ed opposizioni per detti Procuratori fatte à nome di d.to Principe Giacomo d'Accaja, quali si dicono inserte, e copiate negli atti seguiti per tal fatto da 23. Lug.o à 13. 8bre 1356
Relazione fatta dal Giudice della Valle di Susa, e del Canavese, e dal Procur.e del Conte Amedeo di Savoja della presentaz.e pubblicazione, e notificazione personalmente fatta a Giacomo di Savoja Principe d'Accaja delle seguenti Lettere del Conte Amedeo, cioè
Lettere del C.te Amedeo di Savoja di notificanza a tutti li suoi Uffiziali, Giudici, Vassalli, e Sudditi del privilegio per esso ottenuto dall'Imp.e Carlo 4°. di concessione di tutte le appellazioni da qualsivoglia Arcivescovi, Vescovi, Abbati, Collegj, Prelati, e Loro Luogotenenti, Principi, Conti, Visconti, ed altri qualsivogliano Giudici Secolari di tutto il Contado di Savoja, che altrevolte essendo in uso d'interporsi nel Tribunale Imperiale, dovessero devolversi a quello di d.to Conte 31. Ag.to 1356.
Altre Lettere di d.o Conte di notificanza, del suddetto privilegio Imperiale a Giacomo di Savoja Principe d'Accaja, con inibizione al med.o di usare de' Regali nelle Città, Terre e Luoghi al medesimo sottomessi (...)
Lettere del Consiglio del C.te Amedeo di Savoja per quali { sovra la Supplica sportagli dalle Comunità del Contado, e Principato di Savoja, e spezialm.te di quelle di Chiamber, Mommigliano, Acquabella, La Chambre, Città, e Vescovado di Morianna, S.t Michel, Amodane, Bourget, Termignon, Lanslebourg, Susa, Avigliana, Rivoli, Ciriè, Lanzo, e Caselle per esser dichiarate esenti dal pedaggio, o sia gabella nuovamente imposta dal Principe Giacomo d'Accaja sovra le Mercanzie, che entrano, o si estraggono da suoi Stati} manda al Bailivo della Valle di Susa; di passar richiesta al d.o Principe d'Accaja acciò desista dall'esazione di tal gabella, con far restituire alle dette Comunità, e Uomini il da essi già esatto, e di non impedire li medesimi di passar per le Strade solite, e di ridurre le cose nel pristino stato; ed in caso contrario citar detto Principe a comparire avanti d.o Consiglio, a dir cause, per quali non debbano d.te Comunità, ed Uomini esser mantenuti in possesso delle Loro franchiggie, e Libertà (...)
Sentenza proferta dal Consiglio del C.te Amedeo di Savoja nella Causa del Procur.e di d.to Conte, e di quello di Giacomo di Savoja Principe d'Accaja, per cui manda al d.to Principe d'Amovere, elevare la Gabella, o sia pedaggio per esso imposto di Denari 6. per Libbra, come pure di annullare li proclami, e proibizioni fatte a suoi Sudditi di non passare per le Strade, e Luoghi soggetti al d.o Conte, condannandolo alla restituzione del per esso esatto 17. 8bre 1356
Protesta fatta da Manfredo de Phariseis Procur.e del Principe Giacomo d'Accaja di nullità della Sentenza proferta dalli Commissarj deputati nella causa tra d.to Principe, ed il Conte Amedeo di Savoja, per cui d.to Principe è stato condannato ad amovere, elevare la gabella, o sia pedaggio per esso nuovamente imposto, di denari sei per Lira sovra tutte le Mercanzie che entravano, ed uscivano da suoi Stati; con appellazione dalla med.a 17. 8bre 1356
Sentenza del Consiglio del C.te Amedeo di Savoja, per quale fu condannato Giacomo di Savoja Principe d'Accaja al pagamento di cento Marche d'Oro, per aver fatto carcerare ingiustam.te Bonifacio Bonetti di Chieri, e per non aver obbedito agli Ordini di d.to Conte di rilasciarlo 20. 8bre 1356
Lettere del Consiglio del Conte Amedeo di Savoja di citazione contro Giacomo di Savoja Principe d'Accaja, per comparire avanti esso il Giovedì seguente in Rivoli per udire la Sentenza, che d.o Consiglio intendeva proferire per la caducità, e commissione de' feudi, che d.o Principe riconosceva dal sud.o Conte, a causa della ribellione commessa, in aver mano armata occupata la Città d'Ivrea, e sprezzati gli ordini mandatigli nel rimetterla, e con esortazione, acciò eseguisca la Sentenza diggià proferta da d.o Consiglio li 17. 8bre 1356. per l'amossione del pedaggio, o sia nuova Gabella per esso imposta, e questo in esecuzione dell'Ordine per detto Conte mandato al d.o Consiglio per quanto sovra delli 26. Ottobre medesimo Anno, ivi tenorizzato 28. 8bre 1356
Sentenza proferta dal Consiglio del Conte Amedeo di Savoja per cui, in contumacia del Principe Giac.o d'Accaja, dichiara tutti li feudi, Beni e cose feudali, che d.o Principe riconosceva dal d.o C.te Amedeo escheiti, commessi, ed aperti al d.to Conte, a causa che d.to Principe, non ostanti gli Ordini avuti dal sud.to Conte, insinuazioni, ed intimazioni di pene non aveva voluto obbedire ai medesimi, anzi sprezzati, e massimamente quello della restituzione della Città d'Ivrea, dal d.to Principe, manu armata, occupata; assieme agli atti preceduti alla detta Sentenza 4. 9bre 1356
Patenti del Conte Amedeo di Savoja di delegaz.e in capo dell'Abbate di S. Michele della Chiusa del Prevosto d'Oulx, di Guglielmo della Balma e di Lodovico della Ravoire per la terminazione delle questioni vertenti tra esso Conte, ed il principe Giacomo d'Accaja 4. Feb.o 1357
Lettere dell'Abbate di S. Michele della Chiusa ed altri Commissarj deputati dal Conte Amedeo di Savoja per la terminazione delle differenze, che vertivano tra esso, ed il Principe Giacomo d'Acaja di commissione, ed Ordine al Bailivo della Valle di Susa, ed altri Uffiziali del Canavese per portarsi al d.o Principe ad intimargli le sud.te Lettere, con citarlo a comparire li 17. d.o Mese nel Luogo di Rivoli per tal effetto 4. Feb.o 1357
Replica del Principe di Achaja alle proposte dal Conte Amedeo di Savoja nella causa tra essi vertente per l'imposizione da esso Principe d'Accaja fatta di certo pedaggio di sei denari per Libra 20. Marzo 1357
Compromesso fatto dalli C.te Amedeo di Sav.a, e Giacomo di Savoja Principe d'Accaja nelle persone di Rodolfo Abbate di S. Michele della Chiusa, Umberto Sig.e de Villars, Galesio Sig.re de la Balme, e Guglielmo de La Balme suo figlio per terminare le differenze fra essi vertenti, con promessa fatta dal d.to Principe di sospendere l'esaz.e dell'imposto di den. 6. per Lira sovra le mercanzie, che dovevano passare per i suoi Stati, sintanto che sarà da d.ti Arbitri altrimenti ordinato a riguardo delle altre differenze, sotto pena di fiorini 40./m d'oro, di far ratificare tutto ciò da Filippo di Lui Figlio, qual si obblighi dopo la morte di d.o suo Padre di prendere l'investitura dal d.o C.te di tutti li suoi Stati, e per questi prestargli L'omaggio, e fedeltà. 31. Marzo 1357
Ratificanza di Filippo figlio di Giacomo di Savoja Principe d'Accaja della promessa da d.o suo Padre fatta al Conte Amedeo di Savoja di osservare intieramente tutto ciò sarà ordinato dagli Arbitri eletti sovra tutte le differenze, che vertivano tra esse, e particolarmente quella di dover dopo la morte di d.o suo Padre prendere l'Investitura, riconoscer in feudo, e prestare la fedeltà al d.o Conte Amedeo, e generalmente d'adempire a tutto ciò, che per d.to suo Padre sarà promesso 14. Aprile 1357
Intimazione del C.te Amedeo di Savoja al Principe Giacomo d'Accaja, di voler procedere contro il med.o a viva forza, come contro suo ribelle, per aver nuovamente messo l'imposto de' den. sei per Lira, e fatta uccidere quelli, che appellavano dalle Sentenze de' suoi Uffiziali, al d.o C.te di Savoja, e fatto rovinare le Loro Case, ed aver Mano armata occupata la Città d'Ivrea, e commesso varj altri atti d'ostilità avanti, e dopo il Compromesso unanimamente fatto per la terminazione di tali differ.ze, e promesse fatte da d.to Principe per l'osservanza di tutto ciò fosse dagli Arbitri giudicato, sotto pena di 40./m ff. d'Oro.
Unitamente alla relazione fatta da d.to Pietro Mattei di aver eseguito la sud.a intimazione personalmente al d.to Principe 28. 8bre 1359
Lettere di Giacomo di Savoja Principe d'Accaja di costituzione di Manfredo de Phariseis in suo Procuratore Generale in tutte le cause, che aveva col Conte Amedeo di Savoja avanti l'Abbate di S. Michele della Chiusa, Guglielmo de la Balma, ed altri Commissarj deputati per la terminazione delle medesime 18. 9bre 1359
Atti seguiti avanti l'Abbate di S. Michele della Chiusa, Guglielmo de la Balma, ed altri Commess.j deputati dal Conte Amedeo di Savoja per la terminazione delle differenze insorte tra d.o C.te Amedeo, e Giacomo di Savoja Principe d'Accaja sovra li seguenti capi proposti dal d.to Conte.
P.o Che detto Principe {non ostante la Sentenza patita per l'amossione della nuova Gabella di d.ri 6. per Lira sovra tutte le mercanzie, che entravano, ed uscivano da suoi Stati, e convenzione seguita col d.o Conte} aveva fatto di nuovo esigere la medesima.
2°. Per le appellazioni dalle Sentenze, che si proferivano dagli Uffiziali di d.to Principe al Consiglio di d.o Conte.
3°. Per aver fatto rovinare le Case di quelli, che avevano appellato dalle d.te Sentenze.
4°. Per aver fatto uccidere Bartolomeo Vagnone, e suo figlio in occasione che si portavano in Moncaglieri per appellare da una Sentenza proferta dalla Curia di d.o Principe (...)
Ratificanza di Giacomo di Savoja Principe d'Achaja di tutti gli atti passati da Manfredo de Phariseis suo Procuratore nel processo, che vertiva tra esso, ed il Conte Amedeo di Savoja avanti li Commessarj deputati dal detto Conte 13. Xbre 1359