Promessa con cauzione data da Azuis de Provana, moglie di Aymoneto Provana di Carignano, di godere con equità e di restituire alla sua morte libera e in buono stato la parte di Castello, possessioni e pertinenze della Gurra sulle fini di Chieri, Moncalieri, e Carignano, statale lasciata in usufrutto sua vita durante per testamento da suo fratello Matteo di Provana, consignore di Leyn , fattosi monaco. 11. giugno 1466
Obbligo di Ludovico Bouaterio di Carignano cerso Girardo Gambaudo e Paschina sua moglie, pur di Carignano, di 100. fiorini, qual residuo prezzo d'una casa; pagabili detti fiorini in 4. rate entro 8. anni. Il detto Ludovico dà inoltre ai secondi, in pegno il detto pagamento, 2. giornate di prato, parte di maggior pezza sita sulle fini di Carignano sul luogo detto ad Bovateriam. 27. luglio 1473
Transazione fatta tra il comune di Carignano da una parte, e Bongiovanni Costa signore di Polonghera, Fortepasso ecc. dall'altra, nella questione tra loro insorta circa la proprietà di certi alvei abbandonati dal Po; in forza della quale transazione la prima cede al secondo tutti i suoi diritti su detti alvei per il corrispettivo di 250. fiorini. 10. luglio 1492
Istruzione allo scudiere Nicolò di quello che ha da fare da parte del duca in dipendenza delle imprese e violenze di Cesare Baretta e suoi aderenti contro Carignano e il suo mercato. 9. febbraio 1528
Lettere ducali di Delegazione dell'Avv.to Patrim.le Giov. Antonio Galeani per visitare il ponte che la comunità di Carignano doveva mantenere sul Po, e per segrete informazioni sulle estorsioni e abusi commessi dai servienti a quel passaggio. 26. febbraio 1610
Ordinato del Consiglio comunale di Carignano per ottenere da S.A. la conferma, dopo il brennio, del Sig.r. Carrocio Giudice in d.o luogo. 7. gennaio 1665
Capitoli stabiliti dal Principe di Carignano Emanuele Filiberto Amedeo di Savoia da osservarsi dalla gioventù componenti l'abbazia del luogo di Carignano con diversi attentati comprovanti il rifiuto dell'Abbà di prestare il giuramento dell'osservanza dei suddetti Capitali. 10. giugno. 1699. 1700. 1701
Decisione portata dal marchese Pallavicino, Gran Mastro d'Artiglieria, sopra una questione insorta tra li Sig.ri Canonico Pattero e Ballon per una parte, e Sig.re Carrera di Carignano per l'altra, in riguardo al gioco dell'archibugio in d.o luogo esistente. 13. settembre 1755
Autorizzazione concessa da S.M. alla città di Carignano per l'alienazione di portici, e ad Ignazio Gianazzo accompratore per l'attuazione dei medesimi dietro relazione dei 15-XI-1774. 22. novembre 1774
Supplica della città di Carignano con cui chiede di poter tenere il ponte sul Po, ed esigere dai passeggeri il diritto di partorio durante il tempo che sarà necessario al ristabilimento del ponte stato guastato dalle ultime indicazioni. Sentimento del Proc.re Gen.le e altre carte fra cui due rescritti camerali e il parere dello architetto Ferroggio. 1780 in 1781
Sommario della causa delle comunità di Carignano e Carmagnola contro i Signori di Lombriasco per le ragioni del porto natante di Campagnina. senza data
(Vedi Carmagnola, C M.o 15. N.o 7.)
Supplica sporta a S.M. dai Pristinari di Carignano per ottenere la liberazione da alcune gravezze loro imposte da quel municipio. 1795.
Sentimento relativo a detto ricorso dell'Intendente. 29. gennaio 1795
Supplica a S.M. dei fratelli Arnosio di Carignano per essere autorizzati ad acquistare un sito pubblico coerente alla loro casa posta in fondo alla piazza detta del Ballo di detta città.
Sentimento dell'Intendente, e lettera dell'Amministazione di Carignano sullo stesso oggetto. 1796
Parere dell'Avv.to Gen.le sull'autorizzazione richiesta dalla città di Carignano per l'acquisto d'un corpo di casa per la caserma dei carabinieri e l'Ufficio d'insinuazione. 1826
Concorso di S.A.S. il principe di Carignano per la spesa della manutenzione del ponte della bealera del molino oltre Carignano. (Manca la pratica). 1827
Divieto ai Sigg. Agnelli e Pelisseri, proprietari della raffineria di zucchero esistente in Carignano, di stabilire entro la città la macchina a vapore e il forno per bruciare le ossa 6. settembre 1834.
(Vedi: Commercio, Categ. IV, Zuccaro)
Concessione in affitto da parte del Duca di Savoia a favore di Giorgio Rovana, Nicola Portinari, Gioffredo Bernardi e .... di un mulino con mortaio e una segheria, situati nelle fini di Carignano. 24. novembre 145(1). (1 pergamena frammentaria)
Strumento di arbitrato, avvenuto nel comune di Moncalieri, a proposito di una transazione concernente le fini di Sabbione, a risoluzione di questioni vertenti tra i comuni di Moncalieri e di Carignano 25. giugno 1289. (3 frammenti della medesima perg.)
Locazione per 8. anni fatta da frà Manfredo di Cuniolo, cav.re Gerosolimitano e comm. delle commende di S. Leonardo di Vercelli e di S. Sulpizio di Santhià a favore di Perrono Costa di Carisio e di Giovanni suo figlio, d'una pezza vigna sita sulle fini di Carisio, regione in ora de Cassali, mediante l'annualità di dieci soldi di piccol peso, e la prestazione di tre capponi. 29. febbraio 1290
Consegnamento della communità di Carisio di tutto ciò che spetta al sovrano e alla d.a comunità, con tenorizzazione de' suoi privilegi. (Copia). 25. luglio 1683
Patenti del Duca C. Emanuele di donazione e infeudazione a favore del Conte Gerolamo Langosco della Motta del Luogo, giurisdizioni, beni e redditi di Carisio, con la facoltà d'estrarre una bealera di 10. piedi d'acqua dal fiume Elvo sopra il finaggio di Saluzzola, mediante la finanza di 1000. ducati, con interinazione camerale. 20. giugno. 1613. (Copia del 1640)
Quitanza del Procuratore della comunità di Carisio a favore del conte Gerolamo Langosco della Motta per due partite, una di fiorini 300. di piccol peso e l'altra di scuti 500. d'oro d'Italia, le quali somme erano state sborsate dalla comunità predetta per ottenere il privilegio dell'inalienabilità, che di presente si revoca per mezzo dell'infeudazione fattane dal sovrano al detto conte della Motta, con l'obbligo però d'indennizzare la comunità di quanto sopra. 21. febbraio 1614.
Procura della comunità di Carisio per il fatto di cui sopra. 8. febbraio 1614.
Rattificanza della medesima comunità per lo stesso fatto di cui sopra. 18. marzo 1614.
(Vedi Motta de Conti (Prov. di Vercelli), Protocolli N.o 146. e 147. del notaio Gio. Cristoforo Bonizio de Rubeo)
Investitura concessa dal Duca Carlo Emanuele a favore del Conte Gerolamo Langosco della Motta del castello, luogo, giurisdizioni, beni e redditi di Carisio, con la facoltà di estrarre una bealera dal fiume Elvo sulle fini di Saluzzola a termini dell'infeudazione 20. giugno 1613. 28. febbraio 1614.
(Copia dell'anno 1640)
Procura del Conte Gerolamo Langosco della Motta in capo di Giacomo Antonio delle Lanze per pigliare il possesso del luogo di Carisio. 17. marzo 1614.
(Vedi Motta de' Conti (Prov. di Vercelli) Protocolli N.o 146 e 147 del notaio Gio. Cristoforo Bonisio de Rubeo)
Atti d'immissione in possesso del Castello, luogo, giurisdizione, beni e redditi feudali di Carisio a favore del conte Gerolamo Langosco della Motta a tenore dell'infeudazione ottenuta dal duca Carlo Emanuele sotto li 20. giugno 1613. 1614
Vendita di tutte le ragioni sovra i criminali, sovra il castello e sue pertinenze e sovra li finaggi del luogo di Carisio, fatta dai fratelli Gigli al conte Gerolamo Langosco della Motta. 2 ottobre 1614. (Vedi Motta dei Conti (Prov. di Vercelli). Protocolli N.o 146. e 147. del notaio Gio. Cristoforo Bonizio de Rubeo)
Affittamento del Castello e beni di S. Damiano e di Carisio e dei beni di Saluzzola, fatto dal conte Gerolamo Langosco della Motta al Capitano Gio. Battista Re. 18. agosto 1618.
(Vedi Motta dei Conti (Prov. di Vercelli). Protocolli N.o 146. e 147. del notaio Gio. Cristoforo Bonisio de Rubeo)
Locazione della metà della Reggia derivante dal fiume Elvo e scorrente per le fini di Nebbione e Carisio, fatta dal conte Gerolamo Langosco della Motta a Gio. Angelo Porro. 31. gennaio 1619.
N.B. detta roggia si leva dal fiume Elvo sopra a fini di S. Damiano, gionto a quelle di Nebbione, e passa per esse fini di Nebbione e quelle di Carisio e Santhià, indi si conduce alla volta di Crova.
(Vedi Motta dei Conti, come sopra)
Patenti del duca C. Emanuele di donazione e infeudazione a favore del suo Gabelliere gen.le Gio. Pietro Cane del castello, luogo e giurisdizione, beni e redditi di Carisio, devoluto al R.o Patrimonio per la morte del conte Gerolamo Langosco Motta, nonostante la pretesa del conte Lodovico Cavoretto, con la facoltà di estrarre una bealera dal fiume Elvo nelle fini di Saluzzola. 15. ottobre 1627
Atti di possesso preso dal P.pe Tommaso di Savoia, del castello, feudo, giurisdizione, beni, e redditi di Carisio, statogli infeudato dal duca Carlo Emanuele con sue patenti 2. febbraio 1628. ivi per copia unite. 1628
Patenti di donazione e infeudazione a favore del P.pe Tomaso di Savoia del feudo di Carisio, con unione del medesimo al marchesato di Saluzzola. Con interinazioni camerali. 2. febbraio 1628
Biglietto del duca Vittorio Amedeo I di delegazione del Presidente Prospero Galleani per portarsi sopra le fini di Carisio e far ridurre in pristino il cavo che li fratelli Caresana avevano fatto in pregiudizio delle ragioni spettanti al P.pe Tommaso di lui fratello. 8. luglio 1632
Vendita del P.pe Fr. Tommaso di Savoia a favore di SS. D. Alberto Caresana e Carlo Giuseppe di lui nipote del castello, luogo, giurisdizioni, beni e redditi di Carisio, e di cui nelle patenti dell'infeudazione e donazione fattagli dal duca C. Emanuel 2. febbraio 1628. pel prezzo di 3000. L.; delle quali, 2000 già furono pagate, e le altre 1000 sono pagabili alli creditori del conte Gerolamo della Motta. 18. maggio 1640
Rescritto senatorio ottenuto dal Pr.pe Tomaso di Savoia contro tutti i pretendenti aver ragione sovra li beni che, vivendo, teneva e possedeva il fu Cesare Augusto Avogadro nel luogo di Carisio, stati ridotti già dal 1635. 15. agosto 1643
Quitanza passata dalli SS. Alessandro e Anna Camilla, figlia del fu conte Alfonso fu Gerolamo Langosco della Motta Giugali Borgarelli, a favore di SS. d'Alberto e Carlo Giuseppe, zio e nipote Caresana, della somma di L. 1000., con la cessione dai medesimi fatta delle ragioni che potessero loro competere sopra il feudo di Carisio. 28. gennaio 1644
Transazione tra il Pr.pe Emanuel Filiberto Amedeo di Savoia e il sig. D. Pietro Giorgio Caresana, per cui d.o Principe per sè, suoi eredi e successori chiamati alla primogenitura ha approvato e ratificato l'istromento di vendita fatta dal P.pe Tommaso suo padre a favore dei SS. Conte Alberto e Carlo Giuseppe, zio e nipote Caresana, del feudo, giurisdizioni, beni e redditi di Carisio, con successiva vendita fatta dal d.o Principe ad d.o S.r Conte Caresana ecc. ecc. 17. febbraio 1681.
Istromento di ratificanza. 3. marzo 1681
Concessione di 6. oncie d'acque dal nuovo canale nel territorio di Carisio a favore del conte Avogadro di Casanova mediante il canone di L. 1000. settembre 1790
Concessione di 3. oncie d'acqua da derivarsi dal nuovo R.o Canale a favore dei fratelli Selva nel territorio di Carisio mediante il canone di L. 500. maggio 1793