Dichiarazione fatta da Luigino de Cigatis del fu Girardino in favore di Francesco della Torre suo socio nelle saline, nella quale fu noto che il legname acquistato da lui e dal detto suo socio dall'anno 1460 fino al presente venne tutto pagato con denari del detto suo socio. 2 gennaio 1464
Dichiarazione con la quale, dietro presentazione e liquidazione dei conti, Antonio de Brugnadello del fu Macherato stabilisce di quanto gli resti ancora debitore suo fratello Paolino, col quale aveva contratto società e a cui aveva dato la somma di 870 lire imperiali per trafficare a comune lucro. Tal dichiarazione vien fatta dietro compromesso fatto nello stesso Antonio dal detto Paolino. 4 febbraio 1464
Locazione d'una pezza di terra posta nel luogo di Dezza, distretto di Bobbio, fatta da Basilio de Albania, Arciprete della Pievania di S. Giacomo di Montarzoli, ad Albertino Deleneto e ad Alberto de Castello mediante l'annuo fitto di 2 staia di frumento. 28 aprile 1464
Dichiarazione di Giovanni e Antonio, padre e figlio di Corignolo, cittadini di Bobbio, d'aver ricevuto in deposito da Antonio de Brugnadello del fu Macherato 11 lire imperiali, con promessa di restituirle al 1° settembre successivo. 16 ottobre 1464
Dichiarazione fatta da Domenichino e da Antonia de Furnarii, coniugi de Corignolo, d'aver ricevuto in deposito da Luigino Cigata e da Francesco della Torre 74 braccia di legname, com promessa di restituirlo condotto alle saline dei Sig.ri del Verme al prossimo futuro S. Michele. 6 9mbre 1464
Vendita d'una pezza di terra posta nel distretto di Bobbio, luogo detto in camporibus ossia in mollia mogina, fatta pel prezzo di 40 lire imperiali da Cristoforo de Collo del fu Obertino detto Lauria ai nobb. Giacobino e Pietropaolo del fu conte e dottore in leggi Giovannotto de Georgii. 11 dicembre 1464
Vendita fatta, al prezzo di 19 lire imperiali, dal mastro Antonio de Petradueria, sarto, ai nobb. Giacobino e Pietropaolo, del fu conte e dott. in leggi Giovannotto de Georgii, del dominio nobile di una pezza di canapaia, posta fuori la porta Archarina della città di Bobbio, luogo detto ad portam S. martini, e gravata del peso dell'annuo fitto d'uno staio e d'uno scopello e mezzo di frumento verso i canonici di Bobbio. 20 dicembre 1464
Sentenza con cui il vicario del Podestà di Bobbio a Beltramino de Castelletto, cancelliere dei Sig.ri del Verme, in qualità di commissaria ciò delegati, condannano Paolino de Brugnadello del fu Machierato a pagare lire 368, soldi 4, e denari 5 ad Antonio suo fratello detto Brugengosio, a titolo s di capitale che di lucro; e ciò a cagione della società che detti fratelli avevano fra loro contratto per le saline. 6 febbraio 1465
Locazione per 6 anni fatta da Giacobino e Pietropaolo fratelli de Georgii del fu Gioannoto a Giovanni de Albado del fu Lanfranchino d'una pezza d'orto piantata a viti e ad alberi fruttiferi con una casetta e una peschiera, posta nel distretto di Bobbio luogo detto ad portam frangulam, mediante l'annuo fitto di 50 lire imper. e sotto le condizioni espresse nell'atto. 11 febbraio 1465
Quitanza di Ambrogio de Ponte di Milano abitante di Bobbio verso Teraldino di Batalia, cittadino di Bobbio, di 646 lire e 10 soldi moneta di Genova, quale provento e interesse, durante 12 anni, di 15 luoghi del banco di S. Giorgio di Genova, stati comprati dal detto Teraldino con denari propri del detto Ambrogio. 2 maggio 1465
Cambio seguito fra Giovanni Luigi e Giacomina coniugi de Pelli da una parte, e Bernardo de Cacciano dall'altra, per cui i primi cedono al secondo una casa con orto posta in Bobbio nella contrada Borgorato, e ne ricevono in cambio una casa posta pure in Bobbio, ove dicesi in castellino, oltre lire 40 imper. 25 maggio 1465
Ratifica di Antonio de Robecho della vendita di due pezze di terra fatta da suo fratello Pietro e Lazzaro Baleto, e della successiva investitura che il detto Lazzaro loro concesse delle dette pezze sotto il fitto di 3 emine di frumento. 15 giugno 1465
Ammenda di 2 lire e 19 soldi imper. inflitta dagli estimatori del comune di Bobbio ai campari del detto comune in risarcimento dei danni arrecati da persona ignota nei beni di certi Giovanni e Matteo fratelli di Villori. 21 agosto 1465
Promessa fatta da Colombino de Brugnadello d'addivenire entro un mese all'assestamento dei conti con suo fratello Antonio, essendo mallevadore di tale promessa Paolino de Brugnadello, altro suo fratello. (con inserzione di lettera dei Sigg. del Verme in lingua italiana). 28 agosto 1465
Quitanza fatta da Giacomina de Zerbarino, moglie di Giovanni Luigi de Pelli, verso Bernardo de Cazuchono della restituzione da questo fattale del deposito di 32 lire imper. 14 ottobre 1465
Assegnazione in dote d'alcune pezze di terra, per la concorrenza di 340 lire imper. fatta da Catterina, Colombino, Giacomino e Tadeo madre e figli di Caciis, in favore di Antonia, loro rispettiva figlia e sorella, e futura sposa di Giovanni Giorgio, figlio di Bartolomeo Panizio (?), maestro di scuola. 18 novembre 1465
Dichiarazione di Columbino e Antonino fratelli de' Cigati d'aver ricevuto in deposito da Franceschina de Donati, moglie di Domenichino della Rocca, 70 lire imperiali. 9 dicembre 1465
Vendita d'una pezza di terra enfiteutica, capace di 3 staia di seme di frumento, posta nel distretto di Bobbio, luogo detto ad degariam, soggetta all'annuo fitto di 2 scopelli di frumento verso il capitolo della Chiesa maggiore di Bobbio fatta pel prezzo di 12 lire imperiali da Antonio de Divino al canonico Andrea della torre e ai costui fratelli e nipoti Obertino, Colombino, e Lorenzo. 24 maggio 1466
Dichiarazione di Colombino di S. Martino d'aver ricevuto in deposito 65 lire imperiali da Castellino Becacio di Campiano, abitante della Villa della Costa, con le condizioni e rinuncie nell'atto inserte. 18 luglio 1466
Quitanza fatta da Giacobino detto Belluco de Presilloria a Nicolino de Villori di L. 80 imp. ricevute per la dote di Mobilia, sorella del detto Nicolino e sposa di Giovanni figlio del sopradetto Giacobino. Ed aumento della medesima dote fatto secondo gli statuti della città di Bobbio dal detto Giacobino mediante la donazione di L. 20 imperiali a titolo donationis propter nuptias et nomine antifati e di lire 4 a titolo sponsalicie largitatis. 26 ottobre 1466
Vendita fatta, per il prezzo di L. 100 fiorini imperiali del valore di 32 soldi ciascuno, da Domenico de Vacarezza e Giovanni de Gropo speziale in Bobbio, di due case attigue con un orto, poste nella città di Bobbio nella contrade del Borgonuovo, il tutto di natura allodiale, ad eccezione della metà di una di dette case, che è soggetta alfitto annuo perpetuo di un'emina di frumento verso Paolo Alessandro de Coleri. 30 gennaio 1467
Rinnovazione d'investitura d'un molino con vari opifizi (sotto riserva però dell'8.a parte) posto nella città di Bobbio, detto il molino di Pertuxelo, fatta dai nobb. Giacobino e Pietropaolo fratelli de' Georgii in favore di Biasino de Brugnadello e degli altri consorti, sotto l'annuo fitto perpetuo d'uno staio e d'un'emina di frumento. 1° febraio 1467
Locazione per 6 anni d'un molino con opifici, posto nella città di Bobbio, detto de Pertuxello, fatta dai nobb. Giacobino e Pietropaolo fratelli de Georgii, de Biasino de Brugnadello e consorti a Giovanni de Cacastino e a Giovanni de Bolli, contro l'annuo fitto di 13 staia e d'un'emina di frumento, e coi patti nell'atto inserti. 1° febbraio 1467
Dichiarazione fatta da Opicio de Vaccarezza d'aver ricevuto in deposito da Domenichino da Vaccarezza del fu Piacentino L. 28 e soldi 10, con promessa di restituirle al 1° prossimo settembre. 8 maggio 1467
Restituzione del debito di L. 25 imperiali fatta da Domenico Sucio, medico, del fu Oberto dottore in medicina, cittadino di Bobbio, a Giovanni de Collori del fu Obertino, di Bobbio. 14 settembre 1467
Investitura data da Giacobino e da Pietropaolo de Georgii, del fu onte Giovannoto, dottore in leggi ad Antonio de Cereto abitante della Villa de Arellis, distretto di Bobbio, d'una possessione posta nel distretto di Bobbio, regione di fornerio bertano, contro l'annuo fitto perpetuo di 3 quartari di frumento e altre prestazioni nell'atto inserte. 7 novembre 1467
Dichiarazione di Paolino de Brugnadello del fu Macheroto d'aver ricevuto in deposito da Giacomino de Planelli a nome di Giuliano di lui padre 80 staia di frumento, 20 di fave e 100 di vino, con promessa di restituire al prossimo S. Michele il prezzo di dette derrate secondo il valore delle medesime in determinati tempi dell'anno. 10 novembre 1467
Investitura data dai nobb. Giacobino e Pietropaolo fratelli de Georgii del fu Giovannoto ad Antonio de Fabrica della metà di due pezze di terra poste nel distretto di Bobbio, l'una nella regione in fognano, e l'altra in regione plano zenario, contro l'annuo fitto perpetuo di uno staio e un'emina di frumento, e altre prestazioni. 24 novembre 1467
Investitura d'una pezza di terra vignata posta nel distretto di Bobbio, luogo detto ad sanetum Lazarum, data dai nobili Giacobino e Pietropaolo de Georgii, del fu Giovannoto, a Bernardo de Pratolungo di Bobbio, contro l'annuo fitto perpetuo di uno staio di frumento. 15 dicembre 1467
Sentenza arbitrale pronunciata da Gio. de Laudo sulle differenze vertenti tra il monaco Geronimo de Suciis e Maria de Monticelli a riguardo d'una pezza di terra posta nel distretto di Bobbio, in Goratiis. 15 febbraio 1485
Dichiarazione fatta da Antonio Zavatarello, cittadino di Bobbio, e abitante nel luogo detto di Sanguineto, territorio e diocesi di Verona, a favore di Zanone di S. Martino, detto Orieta, cittadino e abitante di Bobbio, di ritenere la somma di L. 800 proveniente da vendita fatta da questi a quegli dei beni mobili e immobili, che egli riteneva nella città e distretto di Bobbio. 12 giugno 1494
Obbligo rilasciato da Benedetta, moglie di Quirico de Ferrarii di Bobbio, col consenso di costui, a favore di Michele de Morelli della stessa città, per la somma di L. 31 imperiali. 28 settembre 1495
Deliberazione del comune di Bobbio sulla proposizione fattagli dall'abate del Monastero di S. Colombano di detta città per la cessione da questo a quello del campanile posto verso la chiesa di S. Lorenzo, e l'offerta di L. 400 imperiali, per la ricostruzione del ponte sul fiume Trebbia. 25 marzo 1509
Quitanza di Pietro Paolo de Odonis di Bobbio a favore di Colombo Strinato della stessa città per la somma di L. 19 imper. da questo dovutagli per le cause ivi espressse. 16 settembre 1519
Procura rilasciata dal monastero di S. Colombano di Bobbio a favore dell'abate di detto monastero, e dei monaci D. Innocenzo e D. Valeriano da Bobbio per procedere a tutti gli atti giuridici concernenti l'interesse del monastero suddetto. 3 luglio 1532
Transazione interceduta tra il monastero di S. Colombano di Bobbio e il comune di detta città sulle contese tra essi insorte rispetto al pagamento dei carichi comunitativi per i beni provenienti al detto monastero tanto a titolo lucrativo, che oneroso; rispetto alla diversione delle acque del torrente Bobbio da questo fatto in pregiudizio di detto monastero, nonchè rispetto alla privazione per parte del medesimo fatta a danno di detto monastero dell'uso del campanile; unitamente alle ratifiche di detta transazione per parte del monastero e del comune sudd.ti. 5 luglio 1532
Investitura concessa dal Duca Francesco Secondo Sforza a favore del Conte Federigo Del Verme della città di Bobbio e suo territorio, giurisdizione e redditi dalli medesimi dipendenti, per esso e suoi discendenti maschi. 23 giugno 1533
Testimoniali di protesta fatta per parte del comune di Bobbio di non voler ricevere le investiture prescritte dalla tassazione 5 luglio 1532 fintanto che per parte del monastero di S. Colombano non venga ratificata la transazione stessa. 10 novembre 1533
Transazione seguita sulle questioni insorte tra il monastero di San Colombano e il comune di Bobbio sull'intelligenza della precedente transazione 5 luglio 1532; per somma della quale si stabilirono le condizioni da osservarsi dal detto monastero, tanto rispetto alla vocazione nelle investiture, quanto al pagamentio del laudemio per le medesime; e si obbligò inoltre detto monastero di concorrere nel pagamento delle riparazioni del ponte sul fiume Trebbia, di seppellire nel nuovo cimitero i cadaveri dei poveri, di tenere in detta città i loro conservatori, e di rilasciare libere e sgombre alla detta città le piazze occupate. 16 dicembre 1533
Ratificanza passata dal Consiglio della città di Bobbio della transazione intervenuta il 16.XII.1533 tra detto comune di Bobbio e il monastero di S. Colombano. 23 dicembre 1533
Motivi addotti per parte del Monastero di San Colombano di Bobbio, onde invalidare la transazione seguita tra esso e il comune di Bobbio il 16 dicembre 1533, e consulti nell'interesse di detto comune per sostenere la validità della medesima. 1534 in 1544
Consulto legale del Dott. Giovanni Angelo Opizzoni, col quale si conchiude esser lecito ai cittadini di Bobbio di far macinare qualsiasi legume al molino del monastero di San Colombano, nonostante qualsivoglia statuto o capitolo in contrario formato da detto comune. sec. XVI (?)
Copia d'ordinato del comune di Bobbio, col quale si dichiarano esclusi dal far parte in detto comune le persone non descritte nel cadastro, e si prescrive che, quanto ai procuratori del monastero di S. Colombano, possano bens venire eletti a consiglieri, ma siano tenuti a uscire dal consiglio ogni qual volta vi si dovessero trattare affari concernenti il detto monastero 1° gennaio 1605
Sentenza del Magistrato di Milano, per forma della quale si dichiararono i fittavoli e i massari del Monastero di S. Colombano di Bobbio immuni, i primi dal pagamento dell'annuo dazio d'un soldo ogni lira, e gli altri dall'obbligazione di concorrere nel pagamento dello stipendio del camparo, reiette le istanze fatte in proposito dalla città di Bobbio, salvo però a questa il diritto di esigere dai medesimi il dazio per il fieno in trodotto in detta città per esser venduto. 11 dicembre 1606
Proposte fatte dal monastero di S. Colombano di Bobbio al comune di detta città per la definizione e composizione delle differenze tra essi insorte rispetto alla bannalità coattiva da detto comune pretesa, all'imposizione dei carichi agli uomini di Tilecchio, e alle investiture dei beni enfiteutici di detto monastero. 1611
Copia d'ordinato del comune di Bobbio relativo a rappresentanza da farsi all'abate e ai monaci del monastero di S. Colombano di Bobbio rispetto al rifiuto per parte di questi di accettare in detto monastero cittadini bobbiesi, anteponendo a essi i forestieri; come altresì rispetto all'esclusione dei monaci nazionali nel governo del loro monastero. 8 luglio 1685
Sentenza del Senato di Milano, con la quale si mantengono nel possesso della voce attiva e passiva nel consiglio del comune di Bobbio gli ufficiali del feudatario di detta città; per essa inoltre il detto comune è tenuto alla resa dei conti nelle mani del Segretario Madio. 27 giugno 1693
Dichiarazione fatta dall'ill.mo Magistrato delle rendite straordinarie dello stato di Milano, a istanza della città di Bobbio nella causa per la cattura d'undici bestie da soma cariche di frumento e mistura fatta da parate di militari ecc. ecc.; con gli ordini dati al Podestà di Varzi per la restituzione di detto bottino, e quelli dati da S. E. affinchè i militari per l'avvenire si astengano dal serbare il mercato di detta città e il passaggio del grano al genovesato, nè si ingeriscano in sorte alcuna di là dal monte appennino verso Bobbio. 1695
Atti vertiti nanti il Mmagistrato delle rendite straordinarie dello Stato di Milano tra il Monastero di S. Colombano e il Comune di Bobbio rispetto alla ragione privativa pretesa dal detto monastero di pescare o far pescare nel fiume Trebbia. 1718 in 1721
I Reggenti della Città di Bobbio supplicano perchè non si permetta il deposito in città di alcuni barili di polvere esistenti nel Castello. 5 luglio 1749
(Vedi Collegio della Provincia (?))
Osservazioni del G.le delle Finanze sulle istanze della città di Bobbio per essere dispensata dall'osservanza del R.o Editto relativo al corso delle monete estere. 1749
Memoria del Procuratore generale per servire di risposta al Vescovo di Bobbio alle fatte rappresentanze di diritti sui feudi posseduti dal conte del Verme; con altre carte relative. 1754
Rappresentanza della città di Bobbio per ottenere schiarimenti su alcuni punti della convenzione intervenuta tra detta città e il monastero di S. Colombano riguardo all'intervento del corpo civile alle funzioni religiose in detta chiesa, con alcune carte relative. 1754 in 1763
Regio Biglietto col quale si obbligano i massari del Monastero di S. Colombano di Bobbio a concorrere nelle spese e opere prescrivende dell'Intendente di detta Provincia per la riparazione del Ponte sul fiume Trebbia. 4 ottobre 1754
Sentimento dell'Intendente di Voghera sul ricorso della città di Bobbio tendente a ottenere ridotta la sua amministrazione dal numero di ventotto consiglieri dei quali è composta, a quello di venti.
Altro sentimento, previa informativa, dello stesso Intendente circa una rappresentanza della predetta città di Bobbio in ordine a vari abusi riflettenti l'ufficio di Vicario di provvisione, e di giudice delle strade. 1755 in 1756
Progetto formato dall'avvocato gen.le di S. M. a disimpegno delle questioni insorte tra la città di Bobbio e i monaci del monastero di S. Colombano intorno all'enfiteusi di case e beni di detto monastero, pagamento dei laudemi, e altri diritti dal monastero pretesi; rispetto al concorso nella riparazione dei ponti e strade, all'assegnazione nella Chiesa di d.o monastero d'un luogo distinto e separato al corpo della città in occasione di pubbliche funzioni, e finalmente rispetto al concorso del medesimo nella somministrazione di paglia e legna per i soldati. 27 luglio 1760
Regio Biglietto diretto al comandante della città di Bobbio, col quale viene determinato il posto da occuparsi dal detto comandante e dal corpo civico nella Chiesa del Monastero di S. Colombano in occasione di pubbliche funzioni. 6 maggio 1761
Varie lettere dell'Intendente di Voghera, del comandante di Bobbio, e rappresentanze dei reggenti di detta Città, aventi per oggetto alcune questioni insorte tra gli amministratori di essa e i PP Benedettini di San Colombano. Lettera del P. Benedetto Felice Lovera relativa alle differenze della città col monastero di S. Colombano. 1761, 1762, 1763, 1772
Lettera della R.a Segreteria di Stato per gli affari dell'Interno diretta al Comandante della città di Bobbio, con la quale vengono notificate le intenzioni di S. M. rispetto ad alcuni dubbi sorti sull'interpretazione e sull'esecuzione del R.o Biglietto 6 maggio 1761 relativo al cerimoniale da praticersi in occasione di pubbliche funzioni dal comandante e dal corpo civico. 9 novembre 1763
Atti vertiti nanti il giudice della città di Bobbio, nella qualità di delegato dell'ecc.mo reale senato di Piemonte, tra detta città e i monastero di S. Colombano di Bobbio in dipendenza della formazione da detto monastero fatta d'una ficca nel fiume Trebbia, impeditiva al libero traghetto della legna, principiati detti atti con rescritto di citazione 18-XI-1771 e terminati con sentenza del prelodato giudice del 22 stesso mese, con la quale mantenne la città suddetta nel possesso di far traghettare la ligna sul detto fiume, mandando ridursi la ficca suddetta per lo spazio di braccia 6. 1771