RICHIAMI del V.e Intendente della Valsesia contro un certo Morondi, contro il quale chiede economico provvedimento nella vertenza tra costui e il comune di Rocca per occupazione di terreno comunale. 1828
RICORSO di Guarniero Abbondio assistente nel Corpo Reale del Genio Civile per esser soddisfatto dalla com.tà di Rocca e not.o Morondo della somma di L. 82.80 per lavori eseguiti di loro ordine. 1831
PARERE dell'Avvocato Generale sul ricorso del comune di Roccacigliè perchè venga annullato un contratto di vendita di gerbidi fatta a G. Rolfo, e sul controricorso di costui. 11 marzo 1825
TRANSAZIONE fattasi tra la com.tà di Azzano e quella di Rocca d'Arazzo nella questione tra esse insorta circa la spettanza di un terreno alluvionale formatosi nel fiume Tanaro. 1° sett. 1578
(Vedi: Paesi, A., M° 37, Azzano, n° 3)
MINUTA contenente le ragioni e i diritti della famiglia Cacherana Osasca al feudo di Rocca d'Arazzo; per cui, contro le pretensioni di certo Ottavio, asserto figlio del fu conte Emmanuele Cacherano, domanda la medesima di essere di nuovo investita del detto feudo e reintegrata dei frutti decorsi dal tempo in cui venne dagli Spagnoli spogliata del medesimo. s.d. (dopo il 1613)
TIPO della posizione del villaggio della Rocca, di suoi molini, e del suo porto sul Tanaro, come pure dei confini di Azzano e dei suoi molini sul Tanaro. s.d.
QUESTIONE fra la com.tà di Rocca d'Arazzo coi suoi feudatari da una parte, e quella di Annone dall'altra, per fatto territoriale, e per il collocamento da parte di quest'ultima di due molini a pontone sulla riva destra del Tanaro superiormente al rivo Rebengo. 1750
SENTIMENTO dell'Intendente d'Asti sul ricorso del conte Gio. Ottaviano Cacherano Osasco della Rocca e Quazzolo per il trasporto di un tratto della strada pubblica esistente sul territorio di Rocca d'Arazzo e tendente a quello di Quarto. maggio 1774
Ricevuta di R.o Biglietto di permissione di detto [Trasporto]
SENTIMENTO del Prefetto d'Asti sulla supplica del conte Gio. Ott. Cacherano di Quassolo contro gli Amministratori della com.tà di Rocca d'Arazzo, in cui dopo essersi lagnato delle opere di fatto dannose ai suoi fondi eseguite da quegli Amministratori sia per riparare i propri molini sia aprendo pubblici passaggi nei suoi beni, domanda riparazione delle ingiurie e minacce fattegli in occasione che egli cercava di premunirsi contro i detti danni.
Controsupplica di detti Amministratori. 1783
REGGENZA del sindacato di Rocca d'A. durante l'assenza del sindaco, che fa parte della deputazione recatasi in Francia per presentare a S.M. Carlo Alberto l'indirizzo votato dalla Camera dei Deputati. 1849
ALLEGNAZIONE fatta da Andrea Prando, Giacomo Lavagna e Oberto Boosatio, deputati Bressano Signor di Rocca de Baldi alla distribuzione dei beni di detto luogo, di un sedime da lavorare ivi situato a favore di Pagano di Lisio. 28 marzo 1249
OBBLIGO di Giacomo Fresco di Rocca de' Baldi di pagare a Raimondo Traballo fra il termine ivi espresso la somma di lire quattro astesi che gli deve con promessa di dare a esso Raimondo sei denari ciascun mese per ogni lira dovutagli qualora lasci trascorrere detto termine senza pagare il suo debito; e ciò oltre i danni e le spese. 15 agosto 1269
OBBLIGO di Bongiovanni di Rocca de Baldi e di sua moglie Agnese di pagare ad Alinea che dimorava in Pogliola due moggia di grano al prossimo S. Lorenzo con oppignorazione a favore di questa dei loro beni. 8 ottobre 1273
VENDITA fatta dalli Gulgielmo Novello, Giovanni Columbo, Facio Bocacio, ed Oberto di Fossano, tutti di Rocca de' Baldi, a Giovanni di Diano d'un sedime sito nel borgo suddetto per il prezzo di soldi 18 astesi minore. 20 nov.bre 1316
VENDITA fatta da Enrico, fu Manfredo Panzolio di S.t'Albano, a favore di Pietro Ferrero di Rocca de' Baldi d'una pezza prato sita in Rocca de' Baldi, regione in Lopia, per il prezzo di L. 9 astesi. 29 giugno 1327
SUBLOCAZIONE dei molini di Rocca de' Baldi semoventi dal diretto dominio del Priorato di S. Clerico, fatta da Benentino Bremida e Beltramino Belusco a favore di Aimerico Vescovo di Mondovì, mediante la somma di cui ivi. 28 agosto 1441
VENDITA della terza parte dei molini e battitori di Rocca de' Baldi, nonchè della terza parte di due pezze di terra attigue, fatta dalli fratelli Accimatore a favore di Gio. Pietro e Giovan Francesco fratelli Tignozio, mediante il prezzo di cui ivi. 30 gennaio 1484
VENDITA fatta da Antonina, fu Francesco Beccaria, a favore di Giovanni Luigi Tonello fu Giuseppe di una pezza campo sita sulle fini di Rocca de' Baldi, regione Prato Galletto, mediante la somma di L. 132. 7 marzo 1742
TRE LETTERE del Podestà di Rocca de' Baldi concernenti questioni di precedenza nella processione del Corpus Domini sorte tra la comunità e gli officiali delle compagnie. 1763
LETTERA dell'Intendente di Mondov , Castelli di Costigliole, relativa alla vendita di gerbidi da parte della com.tà di Rocca de' Baldi per far fronte alla spesa occorrente per la riunione in un alvo solo di due bracci del torrente Pesio. 17 novembre 1767
SUPPLICA della com.tà di Rocca de' Baldi per poter aumentare la portata della bealera delle Cave, ossia del Bosco, e stabilire un'equa distribuzione dell'acqua della stessa. 1787
RICORSO della Famiglia Morozzo di Bianzè a proposito del progetto di variazione della strada Cuneo-Mondov in territorio di Rocca de' Baldi. Altro del sacerdote Bessone sullo stesso argomento. Altro del Benemerito Padre Barnabita Filippo M.a Grana per un sussidio. 1822
"FACOLTA' al m.se Cordero di Pamparato di vendere ad un pecoraio li fieni raccolti sul tenimento della Cassina Nova, ch'egli possiede a Rocca de' Baldi". 1826
ISTANZE del notaio Paccellini per essere traslocato dalla segreteria di Rocca de' Baldi a quella di Bagnasco. 1828
(Sono allegati gli atti d'una pratica anteriore, 1819- 1828
BOLLA di Lucio III con la quale si conferma al Monastero della Casa di Dio il possesso delle terre di Rocca, Guazola, e di Maranzana, del prato Oliveto e della Cappella di Treville colla sua Parrocchia di Borgonuovo e beni adiacenti a tenore della donazione fattagliene dal M.se Guglielmo di Monferrato e della convenzione seguita tra detto Monastero e quello di S. Pietro di Fruttuaria. 21 marzo 1182
PROMESSA di Sandra del fu Ottone di Fabello di nulla chiedere a Germano Barberio per riguardo ai beni morendo lasciati dal detto Ottone specialmente per una pezza di terra sita sulle fini della Rocca. 11 ottobre 1237
VENDITA fatta da Anrico e Pietro Bufa e dalle loro rispettive mogli Sibilia e Rufina, non che da Guglielmo Spirolo a Girardo De Bernardo diacono e chierico della Rocca di una pezza di terra sita nel luogo detto in Oliverio per il prezzo di L. 4 di Pavia. 9 febbraio 1243
OBBLIGO di Gerardo Siccardo della Rocca e di sua moglie Becuna a favore di Guglielmo Cortese per la somma di soldi 20 stati loro da questi mutuati con oppignorazione a favore del medesimo d'una pezza di terra sita sulle fini della Rocca fino alla totale restituzione della somma prenarrata. 9 aprile 1256
OBBLIGO di Vercello Pavesio dimorante nel luogo della Rocca a favore di... della Rocca e di suo figlio Astesano per la somma di L. 4 stategli da questo mutuate per cui dà al medesimo in pegno tre pezze di terra coltiva e tre prati siti sulle fini di detto luogo. 1259
DICHIARA di Pietro Cortese della Rocca di aver ricevuto in imprestito da Pietro del fu Enrico Bovaro della Rocca moggia tre e stara sei di frumento, con oppignorazione a favore di questi di tutti i suoi beni fino alla totale restituzione di detta quantità di frumento. 25 settembre 1270
VENDITA fatta da Enrico detto Vaza a Rufino Caleano di una pezza terra sita nel luogo detto ad Fabellum per il prezzo di soldi 10 di Pavia. 14 marzo 1276
DICHIARA di Ruffino Rasca della Rocca di aver ricevuto da Guglielmo Belegerio a titolo di dote di Germana sua moglie figlia di quest'ultimo la somma di L. 10 con obbligazione di tutti i suoi beni per sicurezza della stessa dote. 12 gennaio 1287
SENTENZA del Consiglio Ducale di Savoia di qua da' monti nella causa d'appello interposto dalli signori Ardizzone zio, e Solutore ed Enrico fratelli, di lui nipoti, signori di Front, dei Conti di Sanmartino, contro il comune e gli uomini di Rocca di Corio, per fatto di pedaggio; in virtù della quale sentenza autentica Massuerii si dichiara non esser luogo a tale appello. 7 ottobre 1430
ATTO del Municipio di Rocca di Corio relativo alla presa di possesso da parte di quella comunità dei mulini già posseduti dall'ex-feudatario di quel luogo, ex conte Luigi di Biandrate. 27 gennaio 1799