La conservazione del patrimonio digitale.

Realizzato all’inizio degli anni Novanta, il primo sito web dell’Archivio di Stato di Torino è stato potenziato con il sistema di gestione informatizzata della sala di studio Archeion (1996); nel 2011, un importante progetto di restyling durato due anni ha consentito la messa online del secondo sito web. Oggi, il progetto di web archiving avviato dall’ASTo intende conservare e valorizzare la memoria dei contenuti prodotti e delle attività promosse.

In un’ottica di tutela e valorizzazione della memoria storica, l’Archivio di Stato di Torino ha avviato un progetto di web archiving per la conservazione delle precedenti versioni del sito web istituzionale, con l’obiettivo di tramandare a studiosi e utenti il ricco patrimonio di contenuti pubblicati nel corso degli anni.

Il sito internet dell’Archivio di Stato di Torino nasce nella prima metà degli anni ’90, periodo che vede una progressiva apertura del mondo degli archivi verso le innovazioni apportate dall’informatica. L’Istituto torinese studia i modelli offerti dagli Archivi Nazionali di Francia e di Gran Bretagna, portando il proprio progetto ad ulteriori traguardi. Nel 1996, infatti, l’Archivio torinese mette in funzione il suo sistema di gestione informatizzata della sala di studio, “Archeion”, che descrive in maniera innovativa i fondi, le serie e le sottoserie fino alle unità archivistiche, permettendo di navigare tra essi.

Proprio il riversamento on-line della banca-dati di “Archeion” costituisce la grande innovazione dal punto di vista archivistico del nuovo sito internet: la piattaforma web non si limita infatti a fornire in maniera statica agli utenti i dati e le informazioni istituzionali sull’Archivio (indirizzi, numeri di telefono, orari di apertura….), ma consente ai visitatori di interrogare in maniera dinamica i fondi conservati dall’Istituto (soprattutto dalla Sezione Corte), gli inventari digitalizzati e, tramite la posta elettronica, di prenotare da casa le unità archivistiche che si intendono consultare. Caratteristiche, queste, che pongono allora il sito all’avanguardia tra quelli di carattere archivistico.

Nel 2000 il sito si arricchisce di una nuova offerta all’utenza: vengono pubblicate on-line le carte topografiche che erano state digitalizzate dall’Archivio di Stato nell’ambito del progetto “Imago2”: si offre così all’utenza la possibilità di consultare da remoto, in un primo momento a buona definizione, poi a seguito di problemi tecnici a bassa risoluzione, le immagini digitali della cartografia, corredate dalle rispettive schede descrittive, visualizzabili anche in locale dalla Sala di Studio dell’Archivio.

Altra innovativa iniziativa è l’immissione sul sito, nel 2007, del db descrittivo dei sigilli conservati dall’Archivio di Stato di Torino, corredato dalle immagini di molti dei sigilli: un’interessante iniziativa per tutti gli studiosi di sigillografia, gli esperti di araldica e gli appassionati di studi medievali.

Proprio in quegli anni, però, inizia a sentirsi anche l’esigenza di restyling di un sito che, all’avanguardia al momento della nascita, appare dopo dieci anni invecchiato e fatica sempre più a rispondere in maniera adeguata alle crescenti richieste di un pubblico ormai abituato all’utilizzo del web e allo sfruttamento delle sue potenzialità. Da qui l’inizio delle riflessioni che hanno portato nel 2011, a conclusione di due anni di attività, alla pubblicazione del nuovo sito internet dell’Archivio di Stato di Torino.

L’archivio del sito dell’Archivio di Stato di Torino

Per visualizzare il sito dell’Archivio di Stato di Torino Anni 1996-2011clicca qui »

Per visualizzare il sito dell’Archivio di Stato di Torino Anni 2011-2018clicca qui »

Per seguire l’evoluzione della presenza di ASTo sul web vedi anche le impronte lasciate sul portale del progetto Wayback Machine della biblioteca digitale non profit Internet Archive agli indirizzi