Biografie e storie familiari nell’Archivio di Stato di Torino.

La ricostruzione della storia biografica di una famiglia o di un suo membro a partire dai documenti dell’archivio torinese, tra censimenti e documentazione catastale, atti di nomina e concessioni di pensioni e stipendi, raccolte private e lettere di particolari.

Tra gli utilizzi che si possono fare delle informazioni presenti su Asto quello della ricerche genealogiche è sicuramente tra i più interessanti e alla portata anche degli utenti meno esperti poiché ogni documento conservato presso l’Archivio di Stato di Torino può essere impiegato per ricostruire una biografia o la storia di famiglia di un individuo. Fondamentali per questo scopo sono:

  • gli Archivi notarili così come i Protocolli dei notai ducali e camerali che rappresentano una miniera di nomi, persone, titoli essenziali per il buon esito delle ricerche genealogiche;
  • i censimenti a scopo fiscale come le consegne di bocche per la levata del sale, che per secoli sono state le uniche forme disponibili per censire la popolazione;
  • la documentazione catastale a partire dalla quale desumere i nomi dei capifamiglia proprietari di beni immobili;
  • le Patenti Controllo Finanze, all’interno delle quali sono registrati gli atti di nomina a cariche pubbliche, i collocamenti a riposo e le concessione di pensioni e stipendi;
  • le liste degli Uffici di leva e i ruoli matricolari contenenti informazioni di carattere biografico o relative alla carriera di chi ha prestato servizio militare nell’esercito sardo prima e in quello italiano poi.

Gli archivi privati

I fondi dell’Archivio di Stato di Torino che meglio si prestano a ricerche genealogiche per la ricostruzione della storia di famiglia sono quelli degli Archivi privati conservati sia nella Sezione Corte che nelle Sezioni Riunite. Si tratta degli archivi di importanti famiglie piemontesi come – solo per citarne alcune – Alfieri, Biandrate di San Giorgio, Della Chiesa di Roddi e Cinzano, Nicolis di Robilant, oppure appartenuti a personaggi illustri della storia politica e culturale del Piemonte e dell’Italia (Massimo D’Azeglio, Giovanni Giolitti, Giovanni Lanza, Massimo Mila ecc.).

Raccolte e lettere

Altro materiale utilizzabile per la realizzazione di biografie è disponibile nelle Raccolte private come quelle di Prospero e Cesare Balbo, Nicomede Bianchi, l’abate Cameroni e tra le quali spiccano le Carte Cavour, l’archivio politico del primo ministro di età risorgimentale Camillo Benso conte di Cavour.

Per un puntuale completamento delle storie di famiglia sono molto utili anche le ricerche genealogiche effettuate per mezzo delle Lettere di particolari, una raccolta ottocentesca di lettere dirette ai sovrani sabaudi e ai loro Primi Segretari di Stato da parte di funzionari pubblici – nazionali e internazionali – e da altri personaggi che, soprattutto nei secoli XVII e XVIII, hanno intessuto stretti rapporti con la Corte.