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Raccolta di Documenti e Sigilli associati al fondo
Sezione Corte -> Materie politiche per rapporto all'interno -> Principato di Acaia
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Num.
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2.1
La principessa Isabella d'Acaia dona al futuro marito Filippo di Savoia la città e la castellania di Corinto a titolo di ricompensa per la difesa delle sue terre ch'egli è pronto ad assicurare
7/2/1301
1.2
Vidimus dell'atto con cui la principessa Isabella d'Acaia dona al futuro marito Filippo di Savoia la città e la castellania di Corinto a titolo di ricompensa per la difesa delle sue terre ch'egli è pronto ad assicurare, redatto in presenza di Guido de Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella
17/10/1341
4
Vidimus redatto in presenza di Guido vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme concede in feudo a Filippo di Savoia la città e la castellania di Corinto, pervenutegli in dote dalla principessa Isabella d'Acaia sua moglie
17/10/1341
5
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini della lettera con cui Filippo figlio del re di Sicilia e Gersusalemme chiede a Filippo di Savoia principe di Acaia di sostenere in Piemonte le truppe di suo fratello Raimondo Berengario
24/9/1387
7
Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella assegnano a Giacomino di Scalenghe una rendita annua fino a che non gli assegneranno un nuovo feudo
10/6/1303
8.1
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella donano alla figlia Margherita le castellanie di Corinto e «Boszolet»
12/10/1341
8.2
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini della lettera con cui Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella donano alla figlia Margherita le castellanie di Corinto e «Boszolet»
25/9/1387
9.1
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella confermano la donazione fatta alla figlia Margherita delle castellanie di Corinto e «Boszolet»
17/10/1341
9.2
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini dell'atto con cui Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella confermano la donazione fatta alla figlia Margherita delle castellanie di Corinto e «Boszolet»
25/9/1387
10.2
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini dell'atto con cui Filippo figlio di Carlo II re di Sicilia e Gerusalemme concede a Filippo I di Savoia principe d'Acaia di ritardare l'omaggio che era tenuto a prestargli
25/9/1387
11
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini dell'atto con cui Carlo II re di Sicilia e Gerusalemme comunica a Filippo I di Savoia principe d'Acaia che rimanda al figlio Filippo principe di Taranto l'omaggio ch'egli era tenuto a prestargli
25/9/1387
12
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini dell'atto con cui Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella ratificano gli atti compiuti dai loro ambasciatori presso Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme e suo figlio Filippo durante la missione per trattare l'omaggio che Filippo di Savoia doveva prestare per il principato d'Acaia
25/9/1387
13
Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella nominano Guglielmo Provana e Chiaberto di Luserna loro procuratori per prestare omaggio per il principato d'Acaia a Filippo principe di Taranto e figlio di Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme
4/3/1306
15
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme nomina Rinaldo «de Lecto», suo siniscalco in Piemonte, Giovanni Cabassole giudice maggiore di Forcalquier e Pietro priore di S.Genesio suoi procuratori per dirimere la controversia sorta per l'omaggio per il principato d'Acaia tra il figlio Filippo principe di Taranto da un parte e Filippo I di Savoia principe d'Acaia e la moglie Isabella dall'altra
16/4/1307
2.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ratifica l'accordo stipulato dai suoi procuratori Rinaldo «de Lecto», suo siniscalco in Piemonte, Giovanni Cabassole giudice maggiore di Forcalquier e Pietro priore di S.Genesio per dirimere la controversia sorta per l'omaggio per il principato d'Acaia tra i principi d'Acaia e il figlio Filippo principe di Taranto
24/7/1307
2.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ratifica l'accordo stipulato dai suoi procuratori Rinaldo «de Lecto», suo siniscalco in Piemonte, Giovanni Cabassole giudice maggiore di Forcalquier e Pietro priore di S.Genesio con Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme per dirimere la controversia sorta per l'omaggio per il principato d'Acaia tra i principi d'Acaia e il figlio Filippo principe di Taranto
17/10/1341
3
Filippo d'Angio principe di Taranto e figlio di Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina ai suoi vicari di Terra di Lavoro di pagare una somma a Filippo I di Savoia principe d'Acaia e alla moglie Isabella in esecuzione dell'accordo stipulato tra detti principi d'Acaia e i procuratori del padre per risolvere la controversia sorta sulla questione dell'omaggio da prestarsi per il principato d'Acaia, poi ceduto a Filippo d'Angiò in cambio di alcuni possedimenti in Puglia
2/10/1307
4.1
Filippo d'Angio principe di Taranto e figlio di Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina ai suoi vicari di Taranto di pagare una somma a Filippo I di Savoia principe d'Acaia e alla moglie Isabella in esecuzione dell'accordo stipulato tra detti principi d'Acaia e i procuratori del padre per risolvere la controversia sorta sulla questione dell'omaggio da prestarsi per il principato d'Acaia, poi ceduto a Filippo d'Angiò in cambio di alcuni possedimenti in Puglia
2/10/1307
4.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Filippo d'Angiò principe di Taranto e figlio di Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina ai suoi vicari di Taranto di pagare una somma a Filippo I di Savoia principe d'Acaia e alla moglie Isabella in esecuzione dell'accordo stipulato tra detti principi d'Acaia e i procuratori del padre per risolvere la controversia sorta sulla questione dell'omaggio da prestarsi per il principato d'Acaia, poi ceduto a Filippo d'Angiò in cambio di alcuni possedimenti in Puglia
17/10/1341
6.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ratifica l'accordo stipulato tra i suoi procuratori e quelli di Filippo I di Savoia principe d'Acaia e della moglie Isabella per la cessione del principato d'Acaia a Filippo d'Angiò principe di Taranto e figlio di Carlo II
17/10/1307
6.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ratifica l'accordo stipulato tra i suoi procuratori e quelli di Filippo I di Savoia principe d'Acaia e della moglie Isabella per la cessione del principato d'Acaia a Filippo d'Angiò principe di Taranto e figlio di Carlo II
17/10/1341
7.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina al figlio Roberto duca di Calabria di far pagare una somma a favore di Filippo I di Savoia principe d'Acaia e della moglie Isabella per la cessione del principato d'Acaia in cambio della contea di Alba in Abruzzo
18/10/1307
7.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina al figlio Roberto duca di Calabria di far pagare una somma a favore di Filippo I di Savoia principe d'Acaia e della moglie Isabella per la cessione del principato d'Acaia in cambio della contea di Alba in Abruzzo
18/10/1341
8
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme stipula un accordo con Filippo I di Savoia principe d'Acaia per la rifusione dei danni da questo sofferti in seguito al mancato ausilio prestato dal re nella conquista del Monferrato, per cui la contea di Alba negli Abruzzi, concessa a tal fine a Filippo, viene eretta in principato e allo stesso Filippo vengono assegnati alcuni redditi
17/10/1341
9
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina al suo consigliere e camerario Bartolomeo Siginulfo di Napoli di pagare a Filippo I di Savoia principe d'Acaia le somme convenute in esecuzione di un accordo intervenuto tra essi per il rimborso dei danni patiti da Filippo per il mancato intervento del re nella conquista del Monferrato
4/2/1308
9.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina al suo consigliere e camerario Bartolomeo Siginulfo di Napoli di pagare a Filippo I di Savoia principe d'Acaia le somme convenute in esecuzione di un accordo intervenuto tra essi per il rimborso dei danni patiti da Filippo per il mancato intervento del re nella conquista del Monferrato
17/10/1341
10.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina a suo figlio Roberto duca di Calabria e suo vicario generale nel regno di Sicilia di far eseguire quanto stipulato nell'accordo intervenuto tra lo stesso re e Filippo di Savoia prinipe d'Acaia per la cessione fatta da questo del principato d'Acaia in cambio di terre e redditi nel regno di Sicilia
4/2/1308
10.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme ordina a suo figlio Roberto duca di Calabria e suo vicario generale nel regno di Sicilia di far eseguire quanto stipulato nell'accordo intervenuto tra lo stesso re e Filippo di Savoia prinipe d'Acaia per la cessione fatta da questo del principato d'Acaia in cambio di terre e redditi nel regno di Sicilia
18/10/1341
11.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme dichiara che, nonostante la sua assenza dal regno di Sicilia, farà eseguire quanto stipulato nell'accordo intervenuto con Filippo I di Savoia principe d'Acaia per la cessione fatta da questo del principato d'Acaia in cambio di terre e redditi nel regno di Sicilia
6/2/1308
11.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme dichiara che, nonostante la sua assenza dal regno di Sicilia, farà eseguire quanto stipulato nell'accordo intervenuto con Filippo I di Savoia principe d'Acaia per la cessione fatta da questo del principato d'Acaia in cambio di terre e redditi nel regno di Sicilia
17/10/1341
12.1
Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme concede a Filippo I di Savoia principe d'Acaia la dispensa dall'obbligo del servizio in guerra
6/2/1308
12.2
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino e del giudice Giovanni Pacella, dell'atto con cui Carlo II d'Angiò re di Sicilia e Gerusalemme concede a Filippo I di Savoia principe d'Acaia la dispensa dall'obbligo del servizio in guerra
17/10/1341
1.1
Vidimus redatto in presenza di Guido Canalis vescovo di Torino dell'atto con cui Ludovico I re d'Ungheria promette a Giacomo di Savoia principe d'Acaia di restituirgli il principato d'Acaia nel caso in cui riconquistasse il Regno di Sicilia; chiede a tal fine tutta l'assistenza dello stesso principe
24/3/1348
1.2
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini del vidimus di Guido Canalis vescovo di Torino dell'atto con cui Ludovico I re d'Ungheria promette a Giacomo di Savoia principe d'Acaia di restituirgli il principato d'Acaia nel caso in cui riconquistasse il Regno di Sicilia; chiede a tal fine tutta l'assistenza dello stesso principe
4/10/1387
2.2
Vidimus redatto alla presenza del vescovo di Torino Giovanni Orsini del breve con cui Clemente VII antipapa dichiara che il permesso concesso a Maria regina di Sicilia di vendere il principato d'Acaia al Gran Maestro dell'Ordine di S.Giovanni di Gerusalemme non pregiudica i diritti su di esso vantati da Amedeo di Savoia principe d'Acaia
11/4/1387
2.1
Clemente VII antipapa dichiara che il permesso concesso a Maria regina di Sicilia di vendere il principato d'Acaia al Gran Maestro dell'Ordine di S.Giovanni di Gerusalemme non pregiudica i diritti su di esso vantati da Amedeo di Savoia principe d'Acaia
10/4/1387
3
Giovanni Lascaris Caloferro conte di Cefalonia dichiara che non entrerà in possesso della contea di Cefalonia, concessagli in feudo da Amedeo di Savoia principe d'Acaia finchè questi sarà nel pacifico possesso dello stesso principato d'Acaia
20/7/1387
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