Reato
Tentato omicidio con un colpo di pistola e di coltello di Pietro Garo, già ferito dal fratello dell'inquisito Stefano Cottrino; assalto in compagnia di Antonio Ghignano, Giacomo Tisollo, Tommaso Dutto, armati di archibugio alla casa e ai coniugi Bartolomeo e Andretta Giuliani; ferimento in contrasto di Bartolomeo Viglione; omicidio di Giuseppe Ghiraudo e Costanzo Giuliano; girare armato di archibugio in compagnia di Antonio Ghirano, e con lo stesso avere fatto uscire con la forza dalla propria casa la vedova Caterina Agnese; andare armato di fucile e pistola di notte e in squadriglia con Antonio Ghirano, Rocco Cerreto, Lorenzo Peano, Costanzo Giuliano, sparando alla porta di casa di Andrea Peano e a quella di Giovanni Pepino, ferendogli sanabilmente il figlio e cercando di violentare la figlia, distruggendo la fontana pubblica e insultando Bernardo Borgia; avere ferito bestialmente, a morte, con 5 colpi di coltello, Lorenzo Dutto nella casa e osteria di Bartolomeo Pelegrino; essere solito girare armato di 2 pistole e di 1 coltello, trovategli al momento dell'arresto
Pena
Per i reati contro i coniugi Giuliani, per il ferimento di Viglione, gli omicidi di Ghiraudo e Giuliano, per aver girato armato viene contestato il beneficio del Regio Generale Indulto del 29 aprile 1750 e viene ora condannato al servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, indennizzo dei danneggiati, pagamento delle spese