Francesco

Revello, abitante a Venasca

Estorsioni, con minaccie di morte e a mano armata, ai danni di Spirito Isoardo a titolo di indennizzo per la galera cui l'inquisito era stato condannato e da cui era fuggito; aver spaventato la figlia di Spirito Isoardo, inducendolo ad abbandonare la sua casa; ferita a sangue freddo con colpi di fucile a Spirito Isoardo, che morì il giorno dopo; estorsione, con minaccie di morte, di 500 lire ai danni di Bartolomeo Isoardo, figlio maggiore del defunto Spirito, e dei suoi fratelli; tentata estorsione di 100 doppie ai danni di Antonio Arnoso; complicità con Giuseppe Ponzo nel furto di una cavalla; omicidio a sangue freddo e con animo deliberato, con colpo di fucile epistola, del notaio Giovanni Francesco Isaia

Venasca e Saluzzo   1744-1751

Impiccagione pubblica, precedenti pubblica emenda e tortura per conoscere la verità sui complici, indennizzo dei danneggiati e degli eredi dell'ucciso e pagamento delle spese

detenuto

Antonio

Pagno

Benedetto fratello

Insulto di Giuseppe Testa con coltello a forma di baionetta alla mano e tentata estorsione ai danni del medesimo Testa, che aveva denunciato l'inquisito, di 600 lire a titolo di indennizzo; ingiurie e minaccie, prima a parole, poi armato di schioppo, al prete Don Pietro Rossi vicario di Pagno; tentata estorsione di denaro ai danni di Giovanni Domenico Masino e Martino Lombardo, puntando allo stomaco del Lombardo una pistola; furto dalla stalla e tentata vendita di una vacca ai danni di Stefano Costa; furto di una cavalla ai danni di Giacomo Siccardo; aggressione con coltello sguainato di Paolo Viale per ottenere 5 lire che il Viale aveva rifiutato di prestare all'inquisito; sospetto furto di una mula ai danni del prete don Giovanni Gianti prevosto di Preit; porto abusivo di pistola; essere persona malvivente, sospetta e indicata di molti furti, solito associarsi con banditi e malviventi, specie il fratello e Giovanni Battista Giordano, perturbatore della quiete pubblica, solito incutere timore agli abitanti e soprattutto agli amministratori di Pagno; minaccie e ingiurie con in mano una spada infoderata ai danni di Costanzo Vassallo

Pagno, Castellaro, Saluzzo, Preit   1746-1750

Servizio come rematore sulle navi regie per 10 anni, precedenti l'esemplarità di essere condotto per i luoghi soliti con il remo in spalla e la tortura per conoscere la verità sui complici, Indennizzo delle parti danneggiate e pagamento delle spese

detenuto