Avere insultato gravemente e senza motivo il notaio Giovanni Giacomo Bressio, luogotenente podestà di Marmora; avere urlato e minacciato contro il notaio Bressio, mentre ordinava l'arresto di suo genero Bernardo Ellena, non obbedendo all'ordine di uscire dal Tribunale
Luogo e data reato
Marmora 1753, maggio 31; 1753, agosto 30
Pena
Pubblica emenda, 6 mesi di carcere da contarsi dal giorno dell'arresto e pagamento delle spese