Aver atteso sulla strada pubblica, armato di bastone, Antonio Calderara ed averlo insultato per ottenere la restituzione di una lettera di risposta scritta dalla figlia nubile del Calderara Bianca Motina in risposta ad un'altra scritta da Cesare Refrancore, figlio dell'inquisito, che amoreggiava con la donna contro il suo volere e, dopo aver percosso con due colpi di bastone il Calderara, aver perquisito un paio di sacchette per ritrovare la lettera
Luogo e data reato
[non indicato] 1739, ottobre 15
Pena
5 giorni di carcere e pagamento delle spese, queste però moderate dal Relatore