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Sei in ARCHIVI: Sezione Corte | Raccolte private | Vayra Pietro
| Unità di conservazione associate
Intestazione
Vayra Pietro
Descrizione
Miscellanea di carte e documenti, di provenienza diversa, costituita da Pietro Vayra (1836-1898) nel corso della sua permanenza presso l'Archivio torinese. Vayra entrò negli Archivi generali del Regno nel 1856; vi rimase sino al 1891, collaborando alle iniziative promosse da Nicomede Bianchi a Torino: il ripristino dell'insegnamento di paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato e la costituzione nel 1873 del Museo Storico della Casa di Savoia, nello stesso Archivio. Pubblicò studi di storia medievale, moderna e risorgimentale e studi storico-artistici di ambito piemontese. Fu membro della Commissione Provinciale della Conservazione dei Monumenti di Antichità e Belle Arti e del Consiglio del Museo Civico di Torino. Nel 1891 si trasferì a Parma, quale soprintendente agli Archivi emiliani. La raccolta comprende, oltre a documenti in originale ed in copia, alcuni dei quali estrapolati dai fondi dell'Archivio di corte, schede ed appunti redatti in preparazione di lavori archivistici e di saggi storici.
Estremi cronologici
secc. XII - XIX
Estensioni cronologiche
-
Consistenza
20 bb.
Qualifica
-
Aggregazioni associate al record corrente
- Tipo di archivio
- Archivi di famiglia o persona - Miscellanee e raccolte
- Storia di famiglia, Genealogia e Biografie

Intestazione
Vayra Pietro
Descrizione
Miscellanea di carte e documenti, di provenienza diversa, costituita da Pietro Vayra (1836-1898) nel corso della sua permanenza presso l'Archivio torinese. Vayra entrò negli Archivi generali del Regno nel 1856; vi rimase sino al 1891, collaborando alle iniziative promosse da Nicomede Bianchi a Torino: il ripristino dell'insegnamento di paleografia e diplomatica presso l'Archivio di Stato e la costituzione nel 1873 del Museo Storico della Casa di Savoia, nello stesso Archivio. Pubblicò studi di storia medievale, moderna e risorgimentale e studi storico-artistici di ambito piemontese. Fu membro della Commissione Provinciale della Conservazione dei Monumenti di Antichità e Belle Arti e del Consiglio del Museo Civico di Torino. Nel 1891 si trasferì a Parma, quale soprintendente agli Archivi emiliani. La raccolta comprende, oltre a documenti in originale ed in copia, alcuni dei quali estrapolati dai fondi dell'Archivio di corte, schede ed appunti redatti in preparazione di lavori archivistici e di saggi storici.
Estremi cronologici
secc. XII - XIX
Estensioni cronologiche
-
Consistenza
20 bb.
Qualifica
-
Aggregazioni associate al record corrente
- Tipo di archivio
- Archivi di famiglia o persona - Miscellanee e raccolte
- Storia di famiglia, Genealogia e Biografie
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