Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia dei Santi Graciniano e Fillino di Arona
Mazzo 1. Inv.
Fascicolo 1 Vendita di Alchiso e Ceretta giugali di Cassano al prete Orso di Caello delle case, sedime, e di tutti i loro beni situati nel luogo di Madina in genere, e di diversi altri ivi specificati pezza per pezza per il prezzo di soldi trenta -
Fascicolo 2 Permuta tra monsignor Arnulfo, arcivescovo di Milano, e Lanfredo abbate del Monistero del Salvatore fondato nel luogo di Arona vicino al Lago Maggiore, ed in cui si conservano li corpi de' Santi martiri Fillino, e Graciniano, per cui detto Arcivescovo a nome della chiesa di San Pietro di Brebbia ha ceduto al detto Abbate li beni, che la detta chiesa di San Pietro possedeva sotto il regime, e podestà dell’Arcivescovado suddetto, ne’ luoghi, e territori di Casale Superiore, Corneccia, Isella, e Bezana valle di Cusella, Socio ed Albovio nella valle di Medina, o sia nella valle di Vegezzo, nel luogo di Cognago, e nella valle d’Ansasca, ivi designati, ed in contraccambio detto Abbate ha ceduto al suddetto Arcivescovo a nome della suddetta chiesa di San Pietro li beni, che detto Monistero possedeva ne’ luoghi di Cadregiate, e Cali, ivi pure specificati. Altra simile -
Fascicolo 3 Donazione di Arnulfo fu Everardo al Monistero del Salvatore, e de' Santi martiri Graciniano, e Fillino, situato vicino al Lago Maggiore, in cui rege l’abbate Lanfredo d’una pezza di terra aratoria, otto altre di prato, due altre di selve castaneate, ed una pezza di gerbo, ivi coerenziate -
Fascicolo 4 Donazione di Marino fu Gaudenzo della città di Milano a Lanfredo abbate del Salvatore, de' Santi martiri Graciniano, e Fillino di Arona, costrutto vicino al Lago Maggiore della metà di tutti li beni di ragione del Monistero di San Vittore, in cui si conserva il di lui Corpo, situato fuori, e vicino alla suddetta città di Milano, situati essi beni nell’Ossola, e sovra di un alpe, chiamato De Alupta colla metà della stessa alpe, da godersi per anni 12 solamente -
Fascicolo 5 Donazione di Ricardo, fu altro Ricardo, ed Anselda sua consorte, figlia del fu conte Lanfranco, con consenso del Conte Rodolfo a favore del Monastero del Salvatore, e de' Santi Fillino, e Gratiniano, fondato al di sotto del castello di Arona, in cui vi era l’abbate Orsa, qual Monistero si dice sotto il governo, e podestà dell’Arcivescovo di Milano di tre porzioni delle corte, beni, e redditi del cerro di giornate cinque milla, riservatosi la quarta -
Fascicolo 6 Donazione di Walterio figlio di Gisalberto al Monistero de' Santi Gratiniano, e Fillino d’una pezza di vigna, due di prati, e campo simultenenti nelle fini di Olleggio, e pezze quattro di campo nel luogo di Lopiati ivi coerenziati -
Fascicolo 7 Donazione di Ada, e Domenico Gerio fu Marino di Madina al Monistero del Salvatore, e de' Santi Martiri Fillino, e Graciniano fondato vicino al castello di Arona nel Lago Maggiore, in cui pressiede l’abbate Orso, e che si dice essere sotto il regime, e podestà dell’arcivescovado di Sant’Ambrogio di Milano, delle case, e beni che possedevano nel detto luogo di Madina, cioè di due pezze di sedime, due di vigna, due di campo, tre di selva di castagna, cinque pezze di prato ivi coerenziate, con li suoi aquaggi, molini, pesca, rivi, rivaggi, e palludi -
Fascicolo 8 Donazione di Ugone fu Sigeldrudo di Olleggio al Monistero de' Santi Gratiniano, e Fillino di Arona di sei pezze di campo, e di una di selva con ajra nel luogo di Olleggio ivi coerenziate, cioè una di pertiche due, l’altra di tavole 36, l’altra di tavole 24, l’altra di pertiche 4, l’altra di tavole 24, altra di tavole 24 e quella di selva di pertiche 2 -
Fascicolo 9 Donazione del prete Broningo figlio d'Alberto di Mercurago al Monastero de’ Santi Gratiniano, e Fillino d’Arona vicino al Lago Maggiore di una pezza di campo con alberi di castagna, situata nel luogo di Comignago, region di Pozzolo di pertiche quattro ivi coerenziate -
Fascicolo 10 Donazione di Pietro fu Benedetto al Monastero di San Gratiniano della di lui porzione, o sia di due parti di una pezza di sedime, ed altra di vigna, e di un'ajra, in cui abitava, e di due porzioni di una pezza di selva con sua ajra nel luogo di Madina di pertiche due -
Fascicolo 11 Donazione di Martino fu Giselberto di Stressa al Monastero del Salvatore, e de' Santi Gratiniano, e Fillino di Arona di una pezza di selva, e di una porzione di altre due pezze di selva di castagna coll’ajra, ove abitava nel luogo detto di Passario di pertiche 5 -
Fascicolo 12 Nota de' particolari de’ luoghi di Baveno, Ossola Superiore, ed Inferiore, Strezza, Vegasco, Sarliono, Magugneno, e Bricisino debitori de’ fitti al Monastero di Arona -
Fascicolo 13 Donazione di Gualla fu Gerardo del luogo di Olleggio al Monistero del Salvatore, e de' Santi martiri Gratiniano, e Fillino d’Arona di due pezze di terra aratoria, una nel luogo chiamato Corona con una capella in onore di San Vincenzo, e l’altra ivi vicina in misura tutte due di pertiche 8 -
Fascicolo 14 Convenzione tra monsignore Eppo vescovo di Novara ed Uberto abbate del Monistero de' Santi martiri Graciniano, e Fillino di Arona, con cui si sono terminate le differenze, che fra essi vertivano per riguardo alla decima del luogo di Pombia, e de’ beni, che furono acquistati, o sia aggiudicati al Monastero di San Martino sito nel detto luogo di Pombia in tempo del vescovo Oddone consistenti in un manzo di modj 30 per cui detto Vescovo mediante un modio di dieci ha rinonciato a tutte le sue ragioni -
Fascicolo 15 Investitura concessa da Uberto abbate de' Santi Gratiniano, e Fillino di Arona a favore di Sado fu Gurgone di Stacciona di tre pezze, una di campo, e due di vigna nel luogo di Lessa in coerenza del Lago, mediante il solito fitto con successiva rifutazione di dette pezze nelle mani del suddetto Abbate -
Fascicolo 16 Investitura concessa dall'abbate Wifredo de Santi Gratiniano, e Filllino ad Uberto scutario fu Negro di Solcio d’una pezza di campo con vigna nelle fini di Solcio, ove si dice alla Carcajrola mediante il solito fitto -
Fascicolo 17 Investitura concessa dall'abbate Guifredo de’ Santi Gratiniano, e Fillino ad Umberto scutario figlio di Negro di una pezza di campo con vigna simultenenti, situata nel luogo di Solzo, regione ove si dice alla Calcariola mediante il fitto, a cui era soggetta -
Fascicolo 18
Fascicolo 19 Vendita di Ellena figlia di Ottone Pietro di lei marito, e Cenova figlia di Lanfranco Basta, e Benevento fu Guariberto tutti del luogo di Staccione a Guglielmo fu Gioanni Lorenzi di una pezza di terra guasta di ragione di Sant'Ambroggio, situata nel territorio di Dagnente, al Ronco di Basta per il prezzo di s. 11 -
Fascicolo 20 Investitura concessa da Guglielmo abbate del Monistero de' Santi Fillino, e Gratiniano a favore di Frondrado, e Cavagno fratelli di due pezze di campo nelle fini di Arona, la prima nella regione di Tempotina, e la seconda in quella di Maronella mediante il fitto annuo di s. 10 imperiali -
Fascicolo 21 Cessione, e rifutazione fatta da Grotio fu Guglielmo nelle mani di Guglielmo abbate di San Gratiniano di Arona di due pezze di campo,, e di una di prato, che il medesimo teneva in feudo dal detto Monistero, situate nel territorio di Mercurago, con successiva investitura concessa dal detto Abbate alli fratellli Turco, e Giro da tenersi per essi in feudo legale -
Fascicolo 22 Sentenza de' Sapienti di Pavia in una causa dell’Abbate, e monaci de’ Santi martiri Graziano, e Fillino, e gli uomini di Braggio sovra le differenze tra essi vertent per riguardo ad una montagna detta della Sala, nella quale detti uomini prettendevano d’avere ragione di pascolare i loro bestiami, e boscheggiare, per cui si è dichiarato quella spettare alli detti monaci, con inibizione alli detti particolari di pascolare, e boscheggiare nella medesima. Lacero nella data -
Fascicolo 23 Investitura di Girardo abbate di San Graziano di Arona a Guglielmo Manzo, e Pietro Bollino di Olleggio di tutta la terra, che era di certo Lanfranco, mediante il fitto annuo di stara 20, metà segla, e metà paniccio -
Fascicolo 24 Investitura concessa dal predetto Gerardo abbate di San Gratiniano del luogo di Arona a favore di Manfredo, e Massano fratelli di Arona di una pezza di terra, chioso con ajra di ragione di Santa Maria di Arona, situata nelle fini di detto luogo, ove si dice in Caraira mediante il fitto annuo di soldi 2 -
Fascicolo 25 Investitura concessa da Girardo abbate di San Graciniano di Arona a favore della communità di Fontaneto de' beni dal detto Monastero posseduti nelle fini di detto luogo mediante il fitto annuo di carra 7 mosto -
Fascicolo 26 Donazione di Pietro fu Albertone Gastaldo, ed Avostana figlia di Guarnero all'abbate Girardo abbate di San Graciano di Arona d’una pezza di campo nelle fini di detto luogo, ove si dice alla Valle -
Fascicolo 27 Cessione, e rifutazione fatta dal prette Alberto detto Boscone fu Martino, e Tomeo di lui nipote nelle mani di Girardo abbate di San Graziano di Arona d'un sedime al Violo del Prato, e di altro sedime ove sovra, e generalmente di tutti li beni, che possedeva nelle fini di detto luogo, con successiva investitura concessa dal detto Abbate a Sagulo, e Pietro fratelli fu Alberto coll’obbligo di pagare lo stesso fitto, che pagavano li suoi antecessori -
Fascicolo 28 Cessione, e rifutazione fatta da Giaconio fu Alberto di Sunmonte di Arona nelle mani di Girardo abbate del Monastero di San Gratiniano di Arona di due pezze di terre situate nelle fini di detto luogo di Arona, una all'Arnella della Strozza, e l’altra all’Arnella del Bessone con successiva investitura concessa dal detto Abbate, a favore di Trichetto, mediante il fitto, a cui erano sottoposte -
Fascicolo 29 Investitura concessa da Girardo abbate de' Santi Gratiniano, e Fillino di Arona a Guglielmo detto del Tempo di un molino con pista, coll’aqua, roggia, ed alveo denominato il molino di Arnella, rifiutato nelle mani del detto Abbate da Bazetto, e Torrenza fratelli fu Romano, mediante il fitto annuo, a cui era sottoposto -
Fascicolo 30 Investitura concessa da Girardo Abbate di San Gratiniano a favore di Trinchero fu Vifredo di due pezze di terra nelle fini di detto luogo di Arona nelle regioni di Arnella, e di Temporiva mediante il solito annuo fitto -
Fascicolo 31 Vendita di Uberto detto Lanciabosco, e Giacomo di lui genero al Monistero di San Martino di Pombia di una pezza di terra prato nelle fini di detto luogo, ove si dice in Fiorena per il prezzo di s. 11 imperiali -
Fascicolo 32 Investitura concessa da Girardo Abbate de' S.S. Graziano, e Fillino di Arona a favore di Ambroggio denominato Cereda di un molino con pista, con sue ragioni d’aqua situtato nel luogo di Arona denominato il molino di Arnello, mediante il fitto, a cui era sottoposto -
Fascicolo 33 Cessione, e rifutazione fatta da Ottaelli figlio di Trajano di Arona nelle mani di Ghirardo Abbate di S. Graziano di Arona d'un campo nel luogo di Arona, ove si dice all’Arnella, con successiva investitura concessa dal detto Abbate a Broggio di Ceretta del suddetto campo, mediante il solito fitto, a cui era sottoposto -
Fascicolo 34 Cessione, e rifutazione di Pietro, e Bardino fratelli nelle mani dell'Abbate Ghirardo di S. Gratianiano di Arona d’un campo nelle fini di detto luogo, ove si dice alla Valle, con successiva investitura concessa da detto Abbate a Lorenzo di Arona della seddetta pezza -
Fascicolo 35 Consignamento di Malejano Giacomo Demonte verso l'Abate Gerardo di Arona d'una pezza di campo al campo molo, altra alla Bisa, altra alla Val di Crodano, altra al Cioso di Bellino, altra al Campo della Fontana, altra al Credino, altra al Laredo, altra a S. Pietro, altra alla via Orbissina, altra alla Noce, altra al Salto, altra alla Costa, altra ivi, altra a S. Pietro, altra alla Selva Calvina, altra alla Bosa del Ladro, altra al Popolo, ed altra alla Strada Alsasca -
Fascicolo 36 Investitura concessa dall'abbate Gerardo abbate di S. Gratiniano di Arona a favore di Scotto fu Arialdo Pelissaro di Lessa, di Lessa mediante il solito fitto -
Fascicolo 37 Diverse quittanze de' fitti pagati da diversi particolari di Mada, e Comunago -
Fascicolo 38 Investitura a nome di massarizio concessa da Girardo abbate di S. Gratiniano di Arona a Gioanni chiamato Cadinblano d'un molino, e sedime simultenenti nel luogo di Arona, ove si dice al Molino di sopra mediante il solito fitto, ed un'introggio di L. 20 di Milano -
Fascicolo 39 Cessione, e rifutazione di Martino denominato dell'Arnella, e Negrino de Presbitero nelle mani di Girardo abbate di S. Gratiniano d'Arona di due pezze di terra nelle fini di detto luogo, ove si dice all'Arnella con successiva investitura concessa dal detto abbate a Petrino fu Ambroggio di Cerrea, e Gioannino di lui fratello, mediante il fitto a cui erano sottoposti -
Fascicolo 40 Vendita di Benzo, fu Alberto Aussato di Dognano a favor dell'abbate figlio d'Alberto Brua, e Gennaro fu Dognano di tutti li beni, che teneva nel territorio di Dognano, e Gainago tanto nel luogo, che fuori del luogo per il prezzo di S. 50 imperiali -
Fascicolo 41 Cessione, e rifutazione fatta da Baldiccio, e Guglielmo zio, e nipote nelle mani di Gerardo abbate di S. Gratiniano di Arona d'un prato nelle fini di detto luogo vicino alla Montagna di Civallone mediante il prezzo di S. 40 -
Fascicolo 42 Cessione, e rifutazione dal signor Guidone Ervenialdo di Mercurago e Robaldo di lui nipote nelle mani dell'abbate di S. Gratiniano di Arona di una pezza di terra, che ricconosceva dalla predetta chiesa situata nel territorio di Arona ove si dice al Lagoncello -
Fascicolo 43 Sentenza profferta dal delegato dell'Arcivescovo di Milano in una causa dell'abbate, e monaci de' S.S. Fillino, e Gratiniano e la communità di Mercurago sovra le differenze nanti il medesimo vertenti a causa di una chiusa dal detto abbate, e monaci fatta construere nel fiume Veura, che detta comunitò prettendeva non esser lecito alli medesima di farla, allegando, che la metà di detto fiume spettasse alla medesima, come anche per riguardo alla pretesa di detti monaci di poter far condurre le loro bestie ne' pascoli di detta comunità di Mercurago, per cui sono stati li detti monaci assolti per riguardo alla detta chiusa, e per quanto a' pascoli, che fosse solamente lecito alli medesimi di mandare le loro bestie al detto pascolo dalle calende di gennajo sino alla festa di S. Sillo, o sii sino alla metà di maggio -
Fascicolo 44 Cessione, e rifutazione fatta da Giacomo Cartevario nelle mani di Gerardo abbate, e ministro della chiesa del monistero di S. Gratiniano di Arona d'un sedime con suo edificio nel luogo di Arona, ove si dice alla Villa, con successiva investitura concessa dal detto abbate a favore di Gualdo fu Brizio Alliata di detto luogo, mediante il solito fitto -
Fascicolo 45 Investitura concessa da Girardo abbate di S. Gratiniano di Arona a Marcio Linona d'una pezza di vigna situata nelle fini di detto luogo all'Arnella, mediante il solito fitto -
Fascicolo 46 Cessione, e rifutazione fatta da Gioanni Ferrara di Arona nelle mani di Girardo abbate del monistero di S. Gratiniano di Arona d'un sedime con suo edificio situato nel luogo di Arona, ove si dice alla Villa con successiva investitura concessa dal detto abbate a favore di Orsetto di detto luogo, mediante il solito servizio annuo -
Fascicolo 47 Investitura di Robaldo fu Malbereco di Mercurago a favore di Generio fu Manfredo Beaqua di Arona a nome di massarizio di tutti li beni, che il medesimo possedeva nel luogo, e territorio di Dromeletto, quali beni detto Robaldo tiene in feudo dalla chiesa, e monastero di S. Gratiniano di Arona -
Fascicolo 48 Vendita di Guidone fu Lanterio detto Arresta di Arona a favore di Ariberto abbate del monastero di S. Gratiniano di Arona di tre pezze di terra nel territorio di Lessa, una nella regione di S. Giorgio, l'altra al Ronchetto, e l'altra sotto il Casale per il prezzo di L. 5 moneta di Milano -
Fascicolo 49 Consignamento di Viviano fu Gualbersone, e Misardo di lui patruo verso Allone di Colonia, Enrico, e Filippo suoi figlioli di 29 pezze di terra ivi designate, e coerenziate situate nelle fini di Madina, che li suddetti Allone, Enrico, e Filippo tenevano in feudo dal monastero di S. Gratiniano di Arona -
Fascicolo 50 Breve recordationis di quattro pezze di terra situate nel territorio di Made, che si dicono spettanti al monistero di S. Gratiniano di Arona, delle quali Pietro denominato Drocco ne possedeva tre ingiustamente, la prima delle quali è situata al Fano, la seconda al Nosero, la terza in Pedrasca, e la quarta ove si dice in Murignoz -
Fascicolo 51 Permuta tra l'abbate Ariberto del Monastero di S. Gratiniano di Arona, e Guglielmo giudice denominato Massaccio vassallo di detto monistero, per cui questo ha ceduto al detto abbate tutti li beni, che possedeva nel territorio di Medina, e specialmente due pezze, una nella region di Sanguinetto, e l'altra chiamata la Vigna grande, e viceversa il detto abbate ha ceduto al suddetto Guglielmo sette pezze di terra ivi specificate, situate nel territorio di Stacciona -
Fascicolo 52
Fascicolo 53 Cessione, e rifutazione di Alda vedova fu Zanello di Strezza nelle mani di Ariberto abbate del monistero di S. Graciniano di Arona di tutti li beni, che gli eredi del fu Valente di Cuvio erano soliti tenere dal detto monistero, e che erano pervenuti alla detta Alda situati nel territorio di Lessa -
Fascicolo 54 Cessione, e rifutazione di Giacomo, e Clara giugali di Drumello nelle mani di Ariberto abbate del monistero di Arona di due prati nel territorio di Dromello ivi specificati con successiva investitura concessa dal detto abbate, a Gusberto di Drumello mediante il fitto annuo di denari 18 imperiali -
Fascicolo 55 Cessione, e rifutazione di Manfrenino Molinaro nelle mani dell'abbate del monistero di Arona di una pezza di terra nel territorio di Arona al Pontisello con successiva investitura concessa dal detto abbate a favore di Gregorio di Arona, mediante il fitto annuo, a cui resta sottoposta -
Fascicolo 56 Ricognizione passata dalli particolari possidenti beni nel territorio di Arona ivi specificati, che si dicono del Manzo detto De Ferrari colli fitti, a' quali essi beni sono sottoposti verso l'abbazia di S. Graciniano di Arona -
Fascicolo 57 Investitura concessa dall'abbate Ariberto di Arona a Martino della Fracta d'un campo nel territorio di Cuvio, ove si dice in Venesetto secondo gli usi di detto monistero -
Fascicolo 58 Investitura concessa da Ariberto abbate del monistero di S. Graciano a favore di Ardizzone Durante di tre pezze di terra nel luogo di Lessia ivi coerenziate mediante il pagamento del fitto, a cui erano sottoposte -
Fascicolo 59 Cessione, e rifutazione fatta da Isabella vedova di Gualdo Alliate, e Gioanna moglie di Accio di Camigliasco, e Cavalerio, e Givino fratelli nelle mani dell'abbate Alberto d'Arona di una pezza di bosco nelle fini di detto luogo di Arona, ove si dice al Giurato mediante la somma S. 6 -
Fascicolo 60 Cessione, e rifutazione di Bosa vedova di Martinasso del luogo di Dromello, e Richelda sua figlia, nelle mani di Ariberto abbate del monistero di Arona della metà di due pezze di prato nel territorio di detto luogo di Drumello ivi coerenziate, con successiva investitura concessa dal detto abbate a favore di Gorberto di detto luogo di Drumello, mediante il fitto annuo di S. 3 terziolati -
Fascicolo 61 Cessione, e rifutazione di Uberto Zoccolo nelle mani di Ariberto abbate del monastero di S. Graziano di Arona d'un molino, vicino alla Porta del Castello di detto luogo -
Fascicolo 62 Cessione, e rifutazione di Aspirino fu Milano Rosso, e Tibaldino suo nipote nelle mani di Ariberto abbate del monistero di Arona di una pezza di terra aratoria nel territorio di Lessa alla Luadra, con successiva investitura concessa dal detto abbate a Germano Bonfante mediante la continuazione del fitto, a cui era sottoposta -
Fascicolo 63 Vendita di Pomo fu Ugone Gattego, Sibilla sua moglie, ed Aprila di lui cognata a favore di Ariberto abbate del monistero di Arona d'una vigna di ragione dell'arcivescovado di Milano, situata nel territorio di Dagnente, ove si dice alli Plassi mediante l'obbligo di pagare il fitto, a cui resta sottoposta verso detto arcivescovado -
Fascicolo 64 Investitura concessa da Ariberto abbate del monistero di Arona a Gioanni, ed Enrichino fratelli Massa d'una pezza di terra vineata nel territorio di detto luogo di Arona colla Masera mediante il pagamento del terzo de' frutti escrescendi nella medesima pendenti anni 5, e successivamente a congj cinque mosto -
Fascicolo 65 Cessione a titolo di transazione fatta da Enrico fu Giacomo Rosso nelle mani di Ariberto abbate del monistero de' S. S. Graciniano, e Filino di Arona per le ragioni competenteli sulli beni feudali, che teneva Guiberto di lui fratello ne' luoghi di Gavi, Fosseno, e Casane -
Fascicolo 66 Riccorso sporto da Ariberto abbate del monistero di Arona alli consoli del commune di Novara, contro diversi particolari, ivi nominati prettendenti di molestarlo nel possessso di certi beni stati aggiudicati al detto monistero -
Fascicolo 67 Quittanza di Filippo, Assalido, Guidone, Olrico, e Giacomo fu Olrico de Marzalesco a favore del Monistero di Arona di L. 27 imperiali alli medesimi dovuti per prezzo de' beni, a questo venduti -
Fascicolo 68
Fascicolo 69 Cessione, e rifutazione di Gioanni detto Vignassa, e Borga sua sorella, Gioanni, ed Astulfo suoi fratelli, nelle mani di Ariberto abbate di S. Graciniano di Arona della metà di un sedime, con suoi edificj nel luogo di Arona, vicino alla chiesa di Sant'Eusebio con successiva investitura a favore di Paralisino, e Soldano figlioli di Donna Arisana, mediante la continuazione del fitto, a cui era sottoposto -
Fascicolo 70 Cessione, e rifutazione di Gioanni detto Vignassa nelle mani di Ariberto abbate Ariberto di S. Graciniano della metà di edificio nel luogo di Arona, vicino alla chiesa di Sant'Eusebio con successiva investitura a Guglielmo detto Masazzo, a nome di Paravisino, e Soldano figlioli di Arizana mediante la continuazione del fitto, a cui era sottoposto -
Fascicolo 71 Cessione, e rifutazione fatta da Guido, Richelda, Settembrino, Bonassea, ed Albertino frattelli e sorelle Linose nelle mani di Ariberto, abbate del monistero di Arona di una pezza di terra vineata nel territorio di detto luogo di Arona, ove si dice al Molino dell'Arnella, con successiva investitura accordata dal detto abbate a favore di Pietro Molinaro mediante l'obbligo del pagamento de' fitti, a' quali era sottoposta -
Fascicolo 72 Cessione, e rifutazione di Guido, Richelda, Settembrino, e Bonasea o sia Albertino frattelli fu Marzio Linosa con consenso de' loro tutori nelle mani dell'abbate Ariberto di S. Gratiniano di Arona, d'una pezza di terra, sedime, ed edificio con vigne, e prato simultenenti nel luogo di Arona, ove si dice alla Villa, con successiva investitura a favore di Vicino, fu Martino Arresta mediante l'obbligo di continuare il pagamento del fitto, a cui era sottoposto -
Fascicolo 73 Sentenza del Giudice, e Console di Medina per Filippo Arcivescovo di Milano, nella causa dell'abbate di S. Graciniano di Arona, contro Giuraco, e Gioanni frattelli Sterpini per una pezza di campo nel detto luogo, e territorio di Medina, per cui si è quella aggiudicata al detto abbate -
Fascicolo 74 Cessione, e rifutazione di Scanabecco Calligari nelle mani di Ariberto abbate di S. Gratiniano di Arona d'una pezza di prato nel territorio di Madina alla Roggia, con successiva investitura accordata dal detto abbate a favore del suddetto Scanabecco mediante il fitto annuo di 2 imperiali -
Fascicolo 75 Investitura di Ariberto abbate di S. Graciniano a Scanabecco Gagna d'una pezza di prato nel territorio di Madina, ove si dice alla Roggia, mediante il fitto annuo ivi espresso -
Fascicolo 76 Cessione, e rifutazione di Alberto di Medina di un sedime con suoi edificj nel luogo di Madina, nelle mani di Ariberto abbate di Arona -
Fascicolo 77 Investitura concessa da Ariberto abbate del monistero di S. Graciniano di Arona a favore di Areo del luogo di Madino d'un sedime co' suoi edificj nel suddetto luogo di Madina mediante il fitto annuo d'un danaro imperiale -
Fascicolo 78 Cessione, e rifutazione di Ajraldo detto Capuzio, Guglielmo, e Prevosto suoi figlioli nelle mani di Ariberto abbate di S. Graciniano di Arona di due pezze di terra vineate nel territorio di Madina alla Costa della Tassera, con successiva investitura a favore di detti rifiutanti mediante il fitto annuo di 4 imperiali, e di soldi dieci pure imperiali -