Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di Santo Stefano di Ivrea
Mazzo 14.
Fascicolo 1 Transazione sopra alcune differenze vertenti tra il monastero di S. Stefano d'Ivrea e Pietro Pedrolio a riguardo della dipendenza una casa con una pezza enfiteutica sita sulle fini di detta città per forma di cui questi viene investito della medesima dal prelodato monastero mediante le ivi accennate prestazioni. -
Fascicolo 2 Enfiteusi di vari beni siti nel territorio di Pavone concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore delli Andrea Pietro e Giovanni fratelli de Bergamasco mediante le ivi accennate annue prestazioni ed il laudemio di 6 sacchi d'avena. -
Fascicolo 3 Transazione sopra alcune differenze vertenti tra il monastero di S. Stefano d'Ivrea e Pietro Getto a riguardo della dipendenza di due pezze di terra site l'una sulle fini di detta città e l'altra nel territorio d'Ivrea per forma di cui questi viene investito delle medesime dal prementovato monastero mediante le ivi accennate prestazioni annue. -
Fascicolo 4 Enfiteusi di vari beni siti nel territorio di Romano concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore delli Domenico Bartolomeo ed altri fratelli de Orengiano mediante l'annuo canone di 14 quartani di formento. -
Fascicolo 5 Enfiteusi di una pezza di terra sita sulle fini di Bolengo concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore delli Pietro Gilletta e Giacobino Luca mediante le ivi accennate annue prestazioni. -
Fascicolo 6 Enfiteusi di una casa con orto sita in Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a Pietro de Belluerio mediante l'annuo canone di un ducato ed il laudemio ivi accennato. -
Fascicolo 7 Enfiteusi di beni siti sulle fini di Chiaverano concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore di Pietro de Mezono mediante le ivi accennate annue prestazioni ed il laudemio di uno scudo. -
Fascicolo 8 Enfiteusi di vari beni siti sulle fini di Chiaverano concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore delli Marco Giacomo ed altri de Tenescheto mediante le ivi accennate annue prestazioni. -
Fascicolo 9 Enfiteusi di vari beni siti sulle fini di Bolengo concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore delli Antonio Bartolomeo e altri fratelli di Panino mediante le ivi accennate annue prestazioni. -
Fascicolo 10 Enfiteusi di una pezza di terra sita sulle fini di Chiaverano concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore di Silvestro de Mino mediante l'ivi accennata annua prestazione ed il laudemio di uno scudo del sole. -
Fascicolo 11 Consegnamento di beni enfiteutici siti sulle fini di Palazzo fatto dai fratelli Salino al monastero di S. Stefano d'Ivrea. -
Fascicolo 12 Rinnovazione d'investitura di beni siti sulle fini di Bolengo concessa dal monastero di S. Stefano d'Ivrea a favore di Guglielmo Destefano e di sua moglie mediante l'annuo canone di 6 stara di formento ed il laudemio di uno scudo. -
Fascicolo 13 Enfiteusi di un terreno fabbricabile sito in Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a favore di Ludovico Vegiani mediante l'annuo canone di due fiorini. -
Fascicolo 14 Enfiteusi di una casa e beni siti nella città e territorio d'Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a favore dei fratelli e cugini Comoto mediante l'annuo canone di un ducato. -
Fascicolo 15 Rinnovazione d'enfiteusi di beni siti sulle fini d'Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a favore di Bartolomeo de Caudano mediante l'ivi accennata annua prestazione. -
Fascicolo 16 Permuta fatta dal monastero di S. Stefano d'Ivrea di alcuni beni siti nel territorio di Piverone con altri beni siti sulle stesse fini propri di Ghisolfo de Ghisolfi con approvazione della medesima per parte della S.Sede. -
Fascicolo 17 Permuta fatta dal monastero di S. Stefano d'Ivrea di un casolare sito sulle fini di Piverone con beni siti nel territorio di Bolengo proprii del notajo Ludovico Vegia. -
Fascicolo 18 Patenti del Duca Carlo di Savoja per l'esecuzione delle Bolle di Collazione e di ammossione della mano regia dai beni dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea a favore dell'abbate Filiberto Ferrero. -
Fascicolo 19 Enfiteusi di una casa sita in Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a favore dei fratelli Orengiano mediante le ivi accennate annue prestazioni. -
Fascicolo 20 Enfiteusi di una casa sita in Ivrea concessa dal monastero di S. Stefano di detta città a Margarita Pozzo mediante l'annuo canone di un sesto di ducato. -
Fascicolo 21 Protesta di Cesare Ferrero abbate commendatario di S. Stefano d'Ivrea colla quale dichiara che non intende di pregiudicare i privilegi abbaziali che gli competono abbenchè non faccia uso nella celebrazione della sua prima messa abbaziale della mitra e del bastone pastorale. -
Fascicolo 22 Bolla di Sisto V colla quale si nomina Antonio Cambiagno di Torino a abbate del monastero di S. Stefano d'Ivrea col relativo atto del giuramento dal medesimo prestato. -
Fascicolo 23 Bolla di Paolo V colla quale si ordina detentori di beni proprii del monastero di S. Stefano d'Ivrea di effettuarne la restituzione sotto pena della scomunica. -
Fascicolo 24 Beneplacito (copia del) accordato dal Duca Carlo Emanuele I a favore del vescovo per la presa di possesso dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea di cui venne provvisto. -
Fascicolo 25 Rescritto senatorio ottenuto dall'abbate di S. Stefano d'Ivrea Giovanni Pietro Argentero di delegazione in capo del notajo Giò Francesco Ambrosio per la rinnovazione dei consegnamenti di beni enfiteutici semoventi da detta abbazia con una memoria dell'abbate di Lavriano sovra la necessità di procedere a una nuova ricognizione. -
Fascicolo 26 Bolla di Clemente X colla quale si riserva una pensione di scudi 300 d'oro sovra l'abbazia di S. Stefano d'Ivrea a favore dell'abbate Bagnasco attesa la rassegnazione da questi fattane a favore dell'abbate Augusto Filiberto Scaglia di Verrua. -
Fascicolo 27 Bolla di Clemente X di collazione dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea a favore dell'abbate Augusto Filiberto Scaglia di Verrua in seguito alla resignazione fattane dall'abbate Bagnasco. -
Fascicolo 28 Atti di visita ricognizione descrizione ed inventario delle scritture dell'archivio dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea. -
Fascicolo 29 Giuramento di fedeltà prestato a S.M. dall'abbate di S. Stefano d'Ivrea Maria Ferrero di Lavriano. -
Fascicolo 30 Nota delle scritture dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea rimesse al signor abbate di Lavriano. -
Fascicolo 31 Atto della nomina del Cardinale Ferrero vescovo di Vercelli ad abbate di S. Stefano d'Ivrea fatta dal Re Vittorio Amedeo per la morte avvenuta all'abbate Francesco Maria Ferrero di Lavriano. -
Fascicolo 32 Parere del primo presidente Conte Caisotti sulla lettera delli 31 allora scorso decembre dell'abbate di S. Stefano d'Ivrea concernente il pensiero del vescovo di quella diocesi di visitare la sua chiesa abbaziale. -
Fascicolo 33 Convenzione seguita nanti il vescovo d'Ivrea nella qualità di delegato apostolico tra l'abbate di S. Stefano e li P.P. del Collegio della Dottrina Cristiana di detta città per forma della quale ed in esezione della transazione quivi unita delli 12 marzo 1729 si è covenuto che tra li due corpi di casa esistenti in detta città ivi descritti e coerenziati stati ora riuniti in un corpo solo e posseduti dai suddetti Padri siano e restar debbano in perpetuo di natura feudale alienabili però e disponibili nel modo prescritto in detta transazione e dipendenti dal diretto dominio di detta abbazia coll'obbligo ai Padri del pagamento di L.70 ogni quindici anni ed all'abbate di doverli investire in perpetuo sotto l'osservanza dei patti e condizioni ivi espresse. $$$ Con successiva investitura datane dal prelodato abbate ai suddetti Padri li 29 stesso mese. -
Fascicolo 34 Breve di Pio VI di riserva e di assegnazione a favore del prete Carlo Roero di Monticello d'un annua pensione di 137 ducati d'oro di Camera e di Giulii due e mezzo moneta romana sopra i frutti e redditi della mensa abbaziale di S. Stefano d'Ivrea; di quale abbazia era provvisto l'abbate Carlo Ballard vicario generale dell'arcivescova di Torino. -
Fascicolo 35 Bolla di Pio VI colla quale conferisce al cardinale Gerdil l'abbazia di S. Stefano d'Ivrea. -
Fascicolo 36 Scritture riguardanti le differenze insorte tra il maggiore del castello d'Ivrea Pachie e l'abbate commendatario di S. Stefano di detta città D.Cesare Amedeo S.Martino della Torre per la pertinenza d'un campo situato nella regione di campagnola che dal detto maggiore si pretendeva di pertinenza del detto Forte. -
Fascicolo 37 Ricorsi del conte Carlo Francesco Perrone e dell'abbate Gaspare Amedeo S.Martino commendatario dell'abbazia di S. Stefano d'Ivrea per ottenere il Regio assenso alla vendita fatta dal prelodato abbate al detto Conte della fabbrica, chiesa e giardino propri di detta abbazia ed esistenti nella città di Ivrea sotto li 29 decembre 1747 ivi annessa coi relativi pareri lettere ed informazioni prese d'ordine di S.M. prima di accordare tale assenso assieme alla minuta della Regia Patente. -