Note storiche
Guido Amoretti nacque a Torino nel 1920. Fu allievo della Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria diModena dal 1940 al 1942 dove venne nominato sottotenente in servizio permanente effettivo. Durante laSeconda Guerra Mondiale prese parte ad operazioni belliche sul fronte Balcanico quale comandante diplotone e di compagnia di fucilieri. Fatto prigioniero dalle truppe tedesche dopo l’armistizio dell’8settembre 1943, fu deportato in Germania dall’ottobre dello stesso anno al maggio 1945 e trasferito invari campi di concentramento nazisti. Ripreso il servizio attivo nel 1945, ricoprì incarichi di comando ed’ufficio presso diversi corpi, enti ed istituti nazionali e della NATO. Raggiunto il grado di Colonnello, fumesso in congedo con il grado di Generale di Brigata. Amoretti è noto soprattutto per aver riportato alla luce i luoghi protagonisti dell’assedio della Città diTorino del 1706. Da sempre appassionato di archeologia militare, ebbemodo di studiare e scoprire negli anni ’50 alcuni tratti delle antiche gallerie di contromina, luoghisotterranei che erano stati recuperati e utilizzati come rifugio antiaereo durante i bombardamenti dellaseconda guerra mondiale. Nel 1958 rinvenne nei pressi dell’Intendenza di Finanza di Torino la vera scalasotterranea relativa all’episodio di Pietro Micca, soldato minatore che il 30 agosto del 1706 fece esploderela galleria sotterranea per impedire l’accesso ai nemici francesi a costo della sua stessa vita; nello stesso1958, Amoretti rinvenne sotto lo stabile di via Papacino n. 2 a Torino i resti della grandiosa operafortificata del XVI secolo denominata il “Pastiss”.Nel 1961, nell’ambito dei festeggiamenti del Centenario dell’Unità d’Italia, viene inaugurato il museodedicato a Pietro Micca e all’Assedio di Torino in via Guicciardini, nel luogo in cui nel 1706 una batteriadi cannoni francesi batteva la breccia della cittadella. Guido Amoretti ne fu il direttore fino alla suascomparsa, il 14 luglio del 2008.
