Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di San Bartolomeo di Azzano
Mazzo 2.
Fascicolo 1 Baldizzone Agacia di Azzano vende al monastero di S. Bartolomeo un sedime con casa e un vigneto nel medesimo luogo per lire sedici di astesi -
Fascicolo 2 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, a nome del monastero permuta beni con Vivaldo Scarsella in Azzano. -
Fascicolo 3 Rainero di Perno vende al monastero di S.Bartolomeo un prato in detto luogo, avuto in feudo dal monastero stesso, per tre lire di astesi. -
Fascicolo 4 Pietro Agacia di Azzano, vende al monastero di S.Bartolomeo per il prezzo di lire otto di astesi una casa con terreno ed edifici per la quale pagava come affitto ogni anno a detto monastero denari sette ed un obolo di astesi. -
Fascicolo 5 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, e i suoi monaci concedono in affitto a Pietro Baldizzone Agacia per ventinove anni una casa con terreno ed edifici annessi ed un appezzamento misto in Azzano, fissando precise clausole di conduzione e di compenso. -
Fascicolo 6 Vivaldo Scarsella rinuncia, a favore del monastero di S.Bartolomeo, ad ogni diritto su di un sedime in Azzano in quanto da oltre due anni non paga il fitto dovuto. -
Fascicolo 7 Il monaco Pietro, procuratore del monastero di S.Bartolomeo, concede in affitto per nove anni i beni della chiesa di S.Stefano di Bosco in Vicoforte a Camoscio chierico ed a Sismonda Da ciana conversa di detto monastero, per il fitto annuo di lire dieci di astesi piccoli e varie prestazioni in natura. -
Fascicolo 8 Ruffino, vicario vescovile, interviene in una causa tra l'abate di S.Bartolomeo e Federico Alfieri a proposito del possesso di una vigna sita in Azzano e si pronuncia a favore del primo. -
Fascicolo 9 Quietanze per tre moggi di grano e 4 botalli di vino rilasciate al convento da Paganono Solaro. -
Fascicolo 10 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, permuta beni in Azzano con Rolando di Monforte. -
Fascicolo 11 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, dà in concessione per ventinove anni ad Oberto Asino di Montemarzo una casa con sedime e vigna in Montemarzo in cambio della metà dei raccolti. -
Fascicolo 12 Ruffino di Quaranta, procuratore del monastero di S.Bartolomeo, prende possesso dei beni in Montemarzo che il fu Giacomo detto Scarola, fattosi converso, aveva donato a detto monastero, con atto del 1307, aprile 12, rogato dal notaio Oberto Tiverio di Montiglio. -
Fascicolo 13 Vivaldo, Guglielmo ed Obertino Macario vendono a Guglielmo Marzocco, ortolano, un campo alle Ghiare di Azzano per lire venticinque di astesi. $$$ Guglielmo Mazocco promette a Vivaldo, Guglielmo ed Obertino Macario di restituire l'appezzamento di terra acquistato in quel giorno e la relativa carta di vendita allo scadere dei prossimi dieci anni. -
Fascicolo 14 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, concede in affitto per nove anni una vigna a Bonino Mutto di Portocomaro dando precise istruzioni colturali da applicare alla stessa. Il canone annuo è fissato nel terzo di uve, vino o qualsiasi altro frutto da essa ricavato. -
Fascicolo 15 Andrea Goersericio del borgo di S.Maria Nuova di Asti vende all'abate di S.Bartolomeo un sedime con casa in Azzano per lire nove di astesi. $$$ Pietro Gaio di Azzano vende a Manfredi Fatto di Isola, che acquista a nome dell’abate di S.Bartolomeo, un appezzamento misto in Azzano per cento denari astesi. -
Fascicolo 16 Pietro Gay vende a Manfredo di Isola, che acquista a nome del monastero di S.Bartolomeo, metà di un terreno sito in Azzano per il prezzo di lire dodici di astesi. $$$ Pietro Gay di Agliano riceve in prestito cento soldi di astesi da Manfredo Fatto di Isola che agisce a nome dell'abate del monastero di S.Bartolomeo. $$$ Dalfino Gastaldo e suo fratello Francesco vendono all’abate di S.Bartolomeo, che riceve a nome suo e del converso Ghiaino, due appezzamenti di vigneto per lire trentadue di astesi. -
Fascicolo 17 Guglielmo Vacca di Annone fa testamento, fissando in particolare i beni e le regole per celebrare ogni anno l'anniversario della sua morte, affidandone l’adempimento al monastero di S.Bartolomeo. -
Fascicolo 18 Memorie di diversi strumenti dei secoli XIII e XIV relativi ad interessi del monastero di S.Bartolomeo di Azzano. -
Fascicolo 19 I monaci di S.Bartolomeo, radunati in capitolo, accettano come conversi del monastero Guglielmo Lavagna di Certallo de posse Minali e sua madre. -
Fascicolo 20 Il monaco Palmerio Abelloneo, con l'autorizzazione dell’abate di S.Bartolomeo, prende a prestito da Esmeralda, moglie di Pagano Solaro, cento fiorini d’oro e dà in garanzia la cascina del Bricchetto, avuta in prebenda dal monastero, col diritto di godere liberamente dei frutti della stessa sino a debito estinto. -
Fascicolo 21 Pagano Solaro il quale agisce a nome suo e di Giacomina, vedova di Bartolomeo Abelloneo da un lato e Nicolao, abate di S.Bartolomeo dall'altro nominano Palmerio Abelloneo, monaco di S.Bartolomeo arbitro di una vertenza che oppone le parti in merito ad un credito vantato dalla vedova Abelloneo nei confronti del monastero. $$$ Palmerio Abellonio, pronunciando sentenza arbitrale fra le parti, stabilisce che il monastero di S.Bartolomeo è debitore verso Giacomina Abelloneo di centoventi fiorini d’oro, avendo quest’ultima acquistato i diritti sulla cascina di Montarolo o del Bricchetto, data in prebenda a Palmerio e da questi riconosciutale a garanzia del prestito di cento fiorini contratto dallo stesso; fissa inoltre le norme per il pagamento. -
Fascicolo 22 Il Capitolo di S.Bartolomeo decide di affidare a Oddone Miroglio monaco l'incarico di trovare un mutuo di duecentocinquanta lire di astesi onde poter riacquistare, avvalendosi del diritto di ricompra pattuito in occasione della vendita, la proprietà che anni prima era stata ceduta a Pietro d’Arazzo per poter far fronte ai molti debiti incombenti. -
Fascicolo 23 Nicolao (qui Nicolino), abate di S.Bartolomeo, investe Domenico, figlio di Bartolomeo Vanedo, delle terre che ha in concessione dal monastero. -
Fascicolo 24 Nicolao, abate di S.Bartolomeo, affida a Guglielmo di Avarengo, cappellano del monastero, la cura spirituale e materiale della chiese di S.Pietro e di S.Martino di Portocomaro, restate vacanti per le dimissioni di Giovanni Cabucio, prete e rettore di dette chiese. -
Fascicolo 25 Il monastero di S.Bartolomeo, rappresentato da Ascherio di Aramengo procuratore dell'abate, ed il Comune di Azzano, rappresentato dal sindaco Francesco Grognardo, nominato Rodolfo Garetti, dottore in diritto canonico, e Belengerio de Guiscardis di Cremona, giudice della Società del popolo di Asti, arbitri nella vertenza che deve stabilire a chi spetti la proprietà delle venticinque moggia di terreno poste a certe coerenze. $$$ Gli arbitri Rodolfo Garetti e Belengerio de Guiscardi, nella vertenza fra il monastero di S. Bartolomeo ed il Comune di Azzano, sentenziano e stabiliscono che l’appezzamento oggetto di disputa debba esser considerato di proprietà comune ed essere di conseguenza diviso fra le parti secondo le procedure da essi fissate $$$ Francesco Grognardo, sindaco della comunità di Azzano, dichiara di accettare e rispettare la precedente sentenza arbitrale. -
Fascicolo 26 Alcherio di Poirino, cappellano del monastero di S. Bartolomeo e procuratore dell'abate, comunica al Capitolo di aver ceduto a Gauterio di Rocca d’Arazzo, per dieci anni e per un ammontare di cinquecentocinquantatrè lire di astesi, frutti e proventi di un podere posto in Azzano. -
Fascicolo 27 Nicolao, abate di S. Bartolomeo, dà in enfiteusi perpetua a Enrico Milo, per il censo annuo di soldi dieci di astesi, due appezzamenti di terra in Montaldo che questi aveva già in concessione dal monastero in cambio del quarto dei frutti. $$$ Nicolao, abate di S. Bartolomeo, dà in enfiteusi perpetua, per il censo annuo di soldi nove di astesi, a Manfredo Gaio un appezzamento di terra in Montaldo che questi già aveva in concessione dal monastero in cambio del pagamento del quarto dei frutti. -
Fascicolo 28 Nicolao, abate di S. Bartolomeo, dà in enfiteusi perpetua, per il censo anuuo di soldi otto di astesi, a Paolone Belloto due appezzamenti di terra e prato in Montaldo, che egli aveva già in concessione dal monastero, in cambio del pagamento del quarto dei frutti, perché tali terre non rendono a sufficienza. $$$ Nicolao, abate di S. Bartolomeo, concede in enfiteusi perpetua per il censo annuo di soldi cinque di astesi ad Oddone Gambaruto un appezzamento di terra in Montaldo che egli aveva già in concessione dal monastero in cambio del pagamento del quarto dei frutti. $$$ Arechus de Mirolio, abate di S. Bartolomeo, concede in enfiteusi pezze di terra ai fratelli Ottone e Giordano Ballatore; a Petrino del fu Enrico Regis; a Giacomo Bava; a Berta del fu Ottone Carcare; a Giovanni de Magliano e Giacomo Bava; a Raimondo Asperandus a nome della madre -
Fascicolo 29 Conferma della collazione della chiesa di S. Stefano del Bosco e dell'oratorio di S. Pietro a Palmerio d’Abelloneo. $$$ Quietanze per tre moggi di grano e 4 botalli di vino rilasciate al convento da Paganono Solaro. -
Fascicolo 30 Guglielmo Ottaviano de Rocha,presbitero, dichiara di aver ricevuto dall'abate Arechus de Mirolio 36 lire di astesi e soldi cinque su una pezza di terra nel territorio del monastero,”ubi dicitur Anicholan”. -
Fascicolo 31 L'abate Arechus de Mirolio concede a Guglielmo Carenzano e ai suoi nipoti una vigna nel territorio di Montegrosso. -
Fascicolo 32 L'abate Arechus de Mirolio investe Germano de Campoierbo di pezze di terra e prato già dal medesimo detenute -
Fascicolo 33 Transazione col comune -
Fascicolo 34 Arechus de Mirolio e i monaci congregati in capitolo affittano a Bartolotto Scarsella di Arano una pezza di terra oratoria in Azzano. -
Fascicolo 35 Il dottore in legge Bunio de Buniis pronuncia sentenza nella lite tra Giovanni Frate, ministro della chiesa di S. Stefano della Rocca, attore, e Giovanni de Uberto, reo. -
Fascicolo 36 L'abate Arechus De Mirolio investe a titolo di locazione Rolando Monforte di Azzano di una pezza di terra in Azzano nel luogo detto ad Zochani -
Fascicolo 37 Bartolomeo e Pietro figli ed eredi del fu Guglielmo Mazochi di Asti, Giovanni Folixius di Asti, borgo S. Maria Nuova, e Oberto Gargano di Azzano vendono all'abate Arechus de Miroglio e al monastero una pezza di terra in territorio di Azzano nel luogo detto in cestis Sancti Michaellis -
Fascicolo 38 Arechus de Miroglio e i monaci congregati in capitolo concedono in fitto a Oddino di Belfilio di Rocca una pezza di gerbo in Montegrosso. -
Fascicolo 39 Atto di lite coi Mazzocchi. -
Fascicolo 40 Investitura rilasciata al convento da Dertano,Giacomo, Giovanni e Stefano di Azzano. -
Fascicolo 41 L'abate e i monaci riuniti in capitolo accolgono come frate e converso Giovanni Dusio figlio di Anselmo de Montemarcio -
Fascicolo 42 L'abate Arechus conferma a Pietro e Giacomo Millo, figli del fu Enrico di Montaldo, un sedime già dato in fitto al loro padre, come da istrumento del 1288. -
Fascicolo 43 Bodezono gastaldo di Azzano vende all'abate Arechus de Mirolio e al monastero una pezza di terra e vigna in Azzano, nel luogo detto ad Moglea. -
Fascicolo 44 Simone de Mirolio dà in fitto a Bartolotto Scarsella due pezze di terra in Azzano, una nel luogo detto in Valle, l'altra in Montaldo -
Fascicolo 45 Aliano Gamundo, cittadino di Asti, dà in fitto a Manfredo Bedresco de Playa una pezza di terra in territorio di Asti, vicino al Tanaro, nel luogo detto in Mezanis. -
Fascicolo 46 Bartolomeo Bodino di Rocca dichiara di avere in fitto dal monastero una pezza di terra in Azzano, che gli viene confermata dall'abate Simone -
Fascicolo 47 e Simone de Mirolio dà in locazione per venti anni al presbitero Rolando de Montecestino cappellano della cappella di S. Stefano di Rocchetta Tanaro la chiesa di Sant' Emiliano di Rocchetta, soggetta al monastero. $$$ Lo stesso abate dà in locazione a Enrico del Bosco di Rocca tre pezze di terra in Azzano. -
Fascicolo 48 L'abate Simone e il capitolo revocano l’amministrazione e le concessioni che il frater Antonio, figlio del fu Giacomo Donzelli di Mondovì aveva nella chiesa di Santo Stefano del Bosco di Vico e nella chiesa di San Michele di Azzano. -
Fascicolo 49 L'abate Simone de Mirolio dà in locazione a Meylano Capucio di Azzano una pezza di terra e vigna in Azzano, nel luogo detto La Serra e un sedime in Montanolo. -
Fascicolo 50 L'abate Ghione di Cocconato, essendo vacante la chiesa parrocchiale di S.Pietro di Vico, diocesi di Asti, dà la medesima al presbiterio Francesco Limerio di Vico -
Fascicolo 51 L'abate Ghione di Cocconato e i monaci congregati in capitolo concedono in enfiteusi e Giovanni Bellone di Asti un sedime in Asti, in borgo San Paolo. -
Fascicolo 52 Rolando Dusio di Azzano vende a Rinaudo de Cortassano un sedime con casa ad edifici in Azzano. -
Fascicolo 53 L'abate Ghione di Cocconato, essendo vacante il priorato di Santo Stefano del Bosco, diocesi di Asti , per morte del priore Giovanni Fanzone, investe del medesimo il monaco e sacerdote Antonio Daciano -
Fascicolo 54 La badessa e le monache del convento di S.Agnese di Asti dell'ordine di S.Chiara, riunite in capitolo nominano Giovanni Fantino e il converso del monastero Fazono Figliorato, entrambi di Bra, nunzi e procuratori alle liti. -
Fascicolo 55 Locazione perpetua in Guglielmo Graseverdi. -
Fascicolo 56 La domina Valenza, figlia del fu dominusCorrado de Valescharia civis Astensis, e moglie di Percivalle Faleti, cittadino astense, nomina nunzio e procuratore Michele Laurenzi, notaio, cittadino astense. -
Fascicolo 57 Garessina figlia del fu Corrado de Valescharia e moglie di Enrico Iozoli di Annone, habitator Asti, nomina procuratore alle liti Giuliano Bayveno, notaio, cittadino di Asti. -
Fascicolo 58 Il luogotenente del governatore esenta il monastero di S.Bartolomeo dal pagamento di pedaggi sul ponte sul fiume Tanaro. -
Fascicolo 59 La badessa e le monache del convento di Sant'Agnese di Asti, dell’ordine di Santa Chiara, nominano sindaci, procuratori ed economi Ugonino de Garzano notaio e Giuliano Baivercio notaio, cittadino di Asti. -
Fascicolo 60 luogotenente del governatore, a seguito delle suppliche dell'abate di S.Bartolomeo e viste le litterae del suo predecessore ordina che gli officiales del ponte sul Tanaro trattino l’abate come gli altri cittadini astesi e che non esigano da lui alcunché per il transito -
Fascicolo 61 Il frate Giordano, priore claustrale del monastero di S.Bartolomeo di Azzano e il monaco [...] dello stesso monastero danno ampia delega all'abate Nicolao per recuperare denaro su cose e beni della chiesa di San Severo soggetta al medesimo monastero -
Fascicolo 62 Permuta di fondo con Giacomo Spini. -
Fascicolo 63 Elenco dei fittavoli del convento (?) con i confini dei fondi. -