Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di Sant'Abbondio di Como
Mazzo 1.
Fascicolo 1 Oprando, del fu Gotifredo da Vico Arellato, e Anselmo e Alberto suoi figli vendono a un prete Rodolfo della congregazione di San Carpoforo presso Como dei terreni in Sondalo (provincia di Sondrio) -
Fascicolo 2 Alberico vicedomino, investito da Ermenaldo abate di Sant'Abbondio di Como del fitto di Sosilva, fa promessa di fedeltà al medesimo abate -
Fascicolo 3 Aldo, Belisenda, Arioldo e Bono cedono una selva a Giovanni da loco Tirano -
Fascicolo 4 Tozo e Boniza vendono a Manfredo alcuni beni in Sondalo -
Fascicolo 5 Lanterio da Buccinigo dona al convento di Sant'Abbondio in Como quattro fondi nel luogo di Maza in Valtellina -
Fascicolo 6 Copia autentica del secolo XII fine o XIII principio di un atto del 1082, novembre, contenente un'investitura del Monte di Proffa di Bormio -
Fascicolo 7 Copia autentica della fine del XII secolo o del principio del XIII di un documento del 1084. Tadone chierico figlio del fu Pietro Elenone di Riva Como Mercato professante legge romana dichiara di aver ricevuto da Guiberto Guerra di Como (…) duecento soldi di denari buoni d'argento come prezzo di una vigna con campo e bosco che egli possiede in luogo e fondo Runko sopra Trinale non lungi da San Carpoforo, che egli rende al predetto Guiberto -
Fascicolo 8 Ruggero e Ingiza, coniugi, vendono un fondo di Tresivio a Amedeo da Bulgaro -
Fascicolo 9 Ingelenda, Lanfranco e Contessa donano una vigna alla chiesa di Santa Maria -
Fascicolo 10 Ruggero da Caldaro vende a Gotefredo una possessione di Vergosa -
Fascicolo 11 Ugo quondam Raimondo dona una casa alla chiesa di Santa Maria di Tresivio -
Fascicolo 12 Pietro del fu Giselberto di Brembate Superiore vende a Marchiso Frandaleni di Lemma un campo in Brembate -
Fascicolo 13 Martino ed Ermesenda, coniugi, vendono a Viviano di Beccaria un sedime, con casa, aia, e fienile, e una corte -
Fascicolo 14 Adamo abate di Sant'Abbondio di Como concede in enfiteusi a Viviano di Pedregnano un campo con viti in Alebio -
Fascicolo 15 Sentenza pronunciata in merito ad una controversia intercorsa tra l'abate di Sant’Abbondio di Como da un lato e Adamo de Casalegio e i suoi fratelli dall’altro -
Fascicolo 16 Finis et refutatio per trasactionem facta ab Arderico et Guitardo fratribus, filiis quondam Testis de Turre de civitate Cumis, Ospino de Camanate de eadem civitate, de pecia una terrae, quae est buscus, reiacente in Monte de Guellio -
Fascicolo 17 Permuta di beni tra la chiesa di Santa Maria di Tresivio e Nigrone de Ponte -
Fascicolo 18 Rodolfo f. di Viviano di Beccaria dà a titolo di donazione tra vivo a Ossone ministro della chiesa di Santa Maria di Tresivio e in favore di detta chiesa, tutti i diritti, azioni e ragioni che gli spettano sul pascolo di Tresivio -
Fascicolo 19 Permuta fatta tra Lorenzo di Foppa di Tresivio per sé e suo fratello Guizardo e Ossone prete ministro ed ufficiale della chiesa di Santa Maria di Tresivio per parte della stessa chiesa -
Fascicolo 20 Gobardo abbate di Sant'Abbondio di Como investe Basaguerra dell’Acqua del fitto di una terra situata presso il fiume non lungi della posta della casa di Forbegani -
Fascicolo 21 Oprando, figlio di Passaggio di Beccaria, rinunzia a ogni suo diritto sopra alcuni beni che aveva acquistati per il prezzo di sei libbre imperiali dalla chiesa di Santa Maria di Tresivio, e gli vengono restituite le quattro libbre imperiali che egli già aveva sborsate sul prezzo pattuito -
Fascicolo 22 Alberto e Domenica vendono a Martino e Giovanni due fondi di Tresivio -
Fascicolo 23 Il convento di Sant'Abbondio si mette d’accordo con Guidrado detto Caligno circa l’acqua per il mulino -
Fascicolo 24 Bonacossa vedova Stavile vende a Pagano q. Raimondo quattro fondi di Ponte -
Fascicolo 25 Bertaro da Vigo e Ota da Chiaro cedono a Pagano Beccaria due prati di Tresivio -
Fascicolo 26 Il convento di Sant'Abbondio riceve da Ottone q. Ottone sei moggi di biada e gli paga nove lire -
Fascicolo 27 Il convento di Sant'Abbondio di Como paga sei lire ad Alberto Pipero, che gli rinuncia un censo di sei soldi -
Fascicolo 28 Il convento di Sant'Abbondio di Como dà in investitura alcuni suoi beni ai fratelli Boldizone, Guidone e Vifredo dell’Isola -
Fascicolo 29 Il convento di Sant'Abbondio paga 25 soldi a Virano che gli retrocede un diritto di feudo -
Fascicolo 30 Giovanni Garildi e parenti vendono a Beccaria da Tresivio un fondo di Ponte -
Fascicolo 31 Loterio da Pradello consegna al convento di Sant'Abbondio un sestiere d’olio -
Fascicolo 32 Il convento di Sant'Abbondio compra due fondi dai coniugi Lanterio Brocco e Belfiore -
Fascicolo 33 Il convento di Sant'Abbondio compra da Rolenda e Ottobono una selva e una vigna -
Fascicolo 34 Adamo Pipero investe Enrico Pipero del diritto di decima delle castagne di Certenago -
Fascicolo 35 Il convento di Sant'Abbondio dà in investitura al comune di Monte il diritto di alpeggio dell’alpe di Agar -
Fascicolo 36 Giovanni Baruta e parenti vendono due prati del luogo di Ponte a Giovanni Pussa -
Fascicolo 37 Bernardo, Giovanni e Loterio Rusca donano al convento di Sant'Abbondio un staro d’olio -
Fascicolo 38 Landriaco da Colognola e Flanda, coniugi, vendono a Martino de Crusi un fondo per 39 soldi -
Fascicolo 39 Maggio e la moglie Coveda vendono alla sorella Elena un fondo di Olzate -
Fascicolo 40 Vitale e il figlio Foleredo donano tre fondi alla chiesa di Santa Maria -
Fascicolo 41 Cortene Ferrario investe la moglie di tutti i beni di (…), ed entrambi vendono un fondo al prete Amaro -
Fascicolo 42 Il vescovo dona al convento di Sant'Abbondio un fondo nel luogo di Alandrono -
Fascicolo 43 Adamo, Andrea e Nazaro da Ureganzano si impegnano a restituire al convento di Sant'Abbondio liberi da ipoteca i beni di Moltrario e di Urganzano -
Fascicolo 44 Gerardo Beccaria conferma la cessione del diritto di decima sulla montagna di Tresivio fatta a Ranzone da Chiuro e i figli di questi gli pagano quattro soldi d'imperiali -
Fascicolo 45 Eginone Venosta cede al convento di Sant'Abbondio del luogo di Sondalo e ne riceve in cambio uno a Bormio -
Fascicolo 46 I da Piro si dichiarano soddisfatti da parte del convento di Sant'Abbondio del prezzo di vendita della decima di Cadamario -
Fascicolo 47 Il console di giustizia Giovanni Susani condanna Uberto da Stazzona a cedere una vigna al convento di Sant'Abbondio -
Fascicolo 48 I preti della chiesa di Santa Maria riconoscono precaria la proprietà loro di un corso d'acqua che in proprio spetta ai Signo -
Fascicolo 49 L'ospedale dei Crociferi rinuncia al convento di Sant’Abbondio ogni diritto su di una casa e ne riceve in compenso dieci soldi -
Fascicolo 50 Ottone Melegnani, Cademario Barca de Gani e Guglielmo Maierri danno a massarizzo un fondo della località Cossa ad Arnaldo Orello e Airaldo di Zovone -
Fascicolo 51 Permutazione di terre (ratificata dai consoli di Como) tra i nominati Montenario Brocco da Burgo Vici e Giacobino del fu Ospino da Carimate, quest'ultimo nella sua qualità di pupillo (minor sed iam pubes) -
Fascicolo 52 Il vescovo di Como dà in affitto alla Chiesa del beato Martino di Serravalle un fondo di Sondalo -
Fascicolo 53 Il convento di Sant'Abbondio e il capitolo della chiesa nominano arbitri delle loro liti maestro Gallo, primicerio bergamasco, e maestro Pietro di Como -
Fascicolo 54 Gregorio Mignocca vende alla chiesa di Santa Maria i beni di Boairolo per il prezzo di 35 lire e mezzo -
Fascicolo 55 Il podestà assolve G. Beccaria e V. Bennato, tutori Mignocca, da petizione della chiesa di Santa Maria per il possesso di un prato -
Fascicolo 56 I da Carimate vendono al convento di Sant'Abbondio di Como tutti i loro beni di Ronco per la somma di 420 lire -
Fascicolo 57 Il convento di Sant'Abbondio e il fornaro confermano i reciproci patti del 1166 -
Fascicolo 58 Matteo della Camerata di Morbegno, anche a nome di suo fratello Giovanni e dei fratelli di Bontà Giovanni e Pietro, vende al convento di Sant'Abbondio un edificio di Morbegno di località (…), per il prezzo di sei lire e mezzo di denari nuovi milanesi -
Fascicolo 59 Crollamonte dell'Acqua cede al fratello Giacomo un diritto di proprietà per il prezzo di 20 soldi -
Fascicolo 60 E. Grimoldi cede il suo diritto di comproprietà di un fondo di Albade a console Grimoldi per il prezzo di 17 lire -
Fascicolo 61 Gurdo e Guifredino da Castello cedono al convento di Sant'Abbondio un prato di Cosso per 50 soldi -
Fascicolo 62 Il convento di Sant'Abbondio di Como compra un fondo per la somma di 6 lire -
Fascicolo 63 Giovanni Imelda lascia per testamento i suoi beni alla chiesa di Santa Maria -
Fascicolo 64 Maestro Martino da San Tommaso ordina alla chiesa di San Martino di non molestare il convento di Sant'Abbondio di Como per i beni di Bocca d’Arda -
Fascicolo 65 Enrico Intortoli ed Enrico della Pergola fanno quietanza di 18 soldi e mezzo alla chiesa di Santa Maria parziale saldo di 2 some di biada -
Fascicolo 66 Frà Leone arcivescovo di Milano ordina all'abate di Sant’Abbondio di Como di continuare a celebrare il divino ufficio, malgrado alcuni articoli del Comune di Como contrari alla libertà ecclesiastica -
Fascicolo 67 Martino Ioardi vende al convento del luogo cinque fondi di Terno per il prezzo di 14 lire -
Fascicolo 68 Sentenza di riforma nel capo e nelle membra del monastero di Sant'Abbondio di Como, data da Giovanni vescovo di Como, assistito dall’arcidiacono e dall’arciprete della chiesa predetta -