Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di Santa Maria di Casanova
Mazzo 1. Inv.
Fascicolo 1 Bolla di Eugenio III, per cui riceve sotto la di lui special protezione il monestero di Santa Maria di Casanova, in cui stabilisce l'osservanza dell'Ordine Cisterciense, e confirma a favore del medesimo tutti li beni, che possedeva detto monastero, o gli sarebbero pervenuti in avvenire e specialmente il luogo, in cui si trovava fondato il detto monastero, la vigna di Tevoletto, ed il bosco di Caramagna, con esenzione dal pagamento delle decime per li beni da esso coltivati -
Fascicolo 2 Donazione universale fatta da certo Arduino a favore del monastero di Santa Maria di Casanova -
Fascicolo 3 Facoltà concessa da Tagliaferro, Conte di Albon e di Vienna, al monastero di Santa Maria di Casanova di pascolare le pecore di detto monastero in tutti li suoi Stati -
Fascicolo 4 Immunità concessa dai consoli del comune d'Alba a favore del monastero di Santa Maria di Casanova, per il pagamento da ogni diritto d'intraggio mediante l'obbligazione de' monaci di pregare per la prosperità del detto comune -
Fascicolo 5 Bolla di Clemente III papa, colla quale riceve sotto la sua speciale protezione il monastero di Santa Maria di Casanova con tutti li beni al medesimo spettanti, ordinando, che debbasi in perpetuo osservare l'ordine monastico sotto la regola di S. Benedetto, e l'instituto de' padri Cisterciensi -
Fascicolo 6 Diploma dell'imperator Enrico VI, col quale riceve sotto la speciale sua protezione il monastero di Santa Maria di Casanova con tutti li beni al medesimo spettanti, con inibizione a qualsivoglia persona di molestarlo nel possesso de' medesimi, o d'imporre e d'esigere dal medesimo alcun pedaggio o gabella -
Fascicolo 7 Donazione fatta dall'Abate di Santa Maria di Pinerolo a favore del monastero di Santa Maria di Casanova del pedaggio, che si soleva esigere per le bestie che transitavano sopra le terre di detto monastero di Pinerolo, con promessa di non molestar detto monastero di Casanova sovra li beni statigli donati dalli signori di Piosasco, Opizzo, Giovanni, e Manfredo, mediante il pagamento di un annuo censo di soldi undici Secusini -
Fascicolo 8 Immunità concessa da Ottone Marchese del Carretto da Enrico di lui fratello, da Guglielmo, Signore di Ceva, e da Bonifacio, marchese di Cravesana di lui fratello a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento del pedaggio per le merci, e bestie transitanti per li loro territori -
Fascicolo 9 Donazione di Ottone Delfino di Vienna conte d'Albona al Monistero di Casanova delle Alpi di Pizzo e Pietra Fissa, con convenzione delle diferenze, che potevano insorgere colle comunità di Sauze, e Sezana $$$ Confirmazione di Giugone Delfino di Vienna della Sudetta Donazione fatta da Ottone suo Padre delle Sudette Alpi al detto monistero $$$ Inibizione di detto delfino alli uomini di Sezana e Sauze di molestare li padri di Casanova dell'uso dei pascoli di Testa, Pizzo, e Pietra Fissa, ma di lasciarli godere de medesimi nella forma ivi espressa -
Fascicolo 10 Facoltà concessa da Giacomo del Carretto, marchese di Savona a favore del monastero di Santa Maria di Casanova di annualmente far acquisto di mine trenta sale nel luogo di finale senza pagamento di veruna gabella -
Fascicolo 11 Donazione fatta da' Giacomo del Carretto, marchese di Savona a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dell'annua prestazione di mine dieci sale, colla facoltà di potere levare dalla gabella di Finale altre mine settanta sale allo stesso prezzo con cui verrebbe dal detto marchese o da suoi acquistato, e coll'esenzione ancora di detto monastero dal pagamento di qualsiasi imposta in tutti i di lui Stati -
Fascicolo 12 Diploma dell'Imperatore Federico II, con cui a supplicazione di Bonifacio marchese del Carretto suo genero e col quale ordina che occorrendo imporsi da qualcheduno de' suoi officiali una qualche imposta al monastero di Santa Maria di Casanova, od alle grangie del medesimo, questa non potesse esigersi dagli officiali suddetti, ma sibbene dal detto marchese Bonifacio -
Fascicolo 13 Immunità concessa dal comune di Asti a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento del fodro, dazi, gabelle e pedagii per la casa da costruirsi dal detto monastero in detta città, e per i beni che avrebbe acquistato sino alla concorrente di lire seicento -
Fascicolo 14 Immunità concessa da Ardissone, Enrico, Manfredo, e Caracossa, vedova del fu Alberto di Lucerna, fratelli e sorella Peloso de' Signori di Santa Vittoria a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento del pedaggio per tutto il territorio de' medesimi -
Fascicolo 15 Immunità concessa da Guglielmo del fu Peronino, marchese di Romagnano a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento del pedaggio, e malatolta per tutte le sue terre colla facoltà di pascere i suoi armenti nelle medesime -
Fascicolo 16 Conferma passata da Tommaso marchese di Saluzzo a favore del monastero di Santa Maria di Casanova di tutte le donazioni fatte al medesimo tanto da esso, che dal marchese Manfredo suo padre e da altri suoi predecessori -
Fascicolo 17 Immunità concessa da Vietto a nome ancora di Manfredo suo fratello, de' marchesi di Romagnano a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento del pedaggio per il Castello di Virle, e per tutti gli altri loro territorii -
Fascicolo 18 Sentenza pronunciata dai delegati del vicario del Comune di Cherasco, per forma della quale fu assolto il monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento della nuova gabella, preteso dal collettore della medesima -
Fascicolo 19 Precetto fatto da Umberto Della Balma, castellano di Avigliana, Susa, e di Rivoli agli altri castellani del conte Filippo di Savoia, per l'osservanza dell'esenzione, e salvaguardia accordata dal conte Tommaso I di Savoia alli monasteri di Casanova e di Staffarda da ogni pedaggio sotto li 10 gennaio 1140 ivi inserta, e 1202 2 di giugno -
Fascicolo 20 Donazione fatta da Tommaso III di Savoia figliuolo primogenito di Tommaso II Conte di Savoia a favore del Monastero di Santa Maria di Casanova del pascolo per tutta la terra del Piemonte di là dal Sangone, senza pagamento d'alcun pedaggio, e gabella -
Fascicolo 21 Salvaguardia concessa da Guglielmo, marchese di Monferrato a favore del monastero di Santa Maria di Casanova per tutti li beni di detto monastero, e per gli uomini e massari servienti nel medesimo -
Fascicolo 22 Conferma passata da Rainero, marchese di Romagnano a favore del monastero di Santa Maria di Casanova dell'immunità dal pagamento del pedaggio per la porzione ad esso spettante nel luogo di Virle -
Fascicolo 23 Donazione fatta dal Signor Raynero, uno dei marchesi di Romagnano fu Gottofredo marchese di Romagnano al monistero di Casanova dell'esenzione dal pagamento del pedaggio di Virle per tutte le robbe, bestie, che transitassero per il finaggio di detto luogo ad uso di detto monastero -
Fascicolo 24 Salvaguardia concessa da Tommaso III di Savoia a favore del monastero di Santa Maria di Casanova con esenzione dal pagamento del pedaggio per tutti i suoi stati, e colla conferma de' privilegi accordati al medesimo da suoi predecessori -
Fascicolo 25 Sentenza del giudice del comune di Savigliano, colla quale assolvette il monastero di Santa Maria di Casanova dal pagamento della gabella e curaia, preteso dai collettori della medesima -
Fascicolo 26 Sentenza arbitramentale proferta dagli arbitri eletti per la definizione delle quistioni insorte tra Belengerio, e Tomaino del fu Ardizzone, de' marchesi di Romagnano ed il monastero di Santa Maria di Casanova rispetto al pagamento del pedaggio del ponte di Pò sulle fini di Carignano, per forma della quale fu rischetta l'immunità, dal detto monastero pretesa, alle robbe destinate ad uso proprio del medesimo -
Fascicolo 27 Bolla di Onorio IV papa, colla quale conferma al monastero di Santa Maria di Casanova tutte le franchiggie ed immunità da' suoi predecessori al medesimo concesse -
Fascicolo 28 Immunità concessa da Rofino, surnommato il Rosso, marchese di Romagnano a favore del monastero di Santa Maria di Casanova, dal pagamento del pedaggio di Pancaglieri per le robbe destinate ad uso di detto monastero -
Fascicolo 29 Bolla di Nicolao IV papa, colla quale conferma al monastero di Santa Maria di Casanova tutte le franchiggie, immunità, e privilegi al medesimo concessi tanto da suoi predecessori, che da altri principi secolari -
Fascicolo 30 Salvaguardia concessa dal comune di Asti al monastero di Santa Maria di Casanova per tutti li beni di detto monastero, e per gli uomini e massari del medesimo -
Fascicolo 31 Salvaguardia concessa da Amedeo di Conflens, vicario generale del Piemonte al monastero di Santa Maria di Casanova, come membro proprio della Reale Casa di Savoia, da cui gli furono accordati varii privilegi ed immunità -
Fascicolo 32 Patenti di Umberto Delfino di Vienna, Conte d'Albon e signore della Torre, e di Anna sua moglie, colle quali confermano al monastero di Santa Maria di Casanova tutte le donazioni, e concessioni al medesimo fatte dalli delfini Andrea e Guigone delle Alpi del Pizzo, Pietrafissa, e Testa -
Fascicolo 33 Bolla di Clemente V papa, colla quale commette all'arciprete della colleggiata di Chieri di assumere informazioni sulla validità o nullità delle alienazioni fatte dall'abate e da monaci del monastero di Santa Maria di Casanova, e contro gli usurpatori de' beni di detto monastero -
Fascicolo 34 Salvaguardia concessa da Roberto Re di Sicilia, conte di Piemonte, al monastero di Santa Maria di Casanova per le persone e beni del medesimo -
Fascicolo 35 Memoria di diversi titoli comprovanti il patronato dell'abbazia di Santa Maria di Casanova a favore della Reale Casa di Savoia -
Fascicolo 36 Memorie istoriche del monastero di Santa Maria di Casanova -
Fascicolo 37 Sommario delle scritture esistenti negli Archivi della Camera de' Conti di Grenoble, che riguardano le Abbazie di Casanova, di Stafarda, e de' Santi Pietro e Paolo di Ferrania -