Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di San Venerio del Tino e Santa Maria delle Grazie di Portovenere
Mazzo 2.
Fascicolo 1 Approvazione per parte dei castellani di Portovenere e d'ordine di Beltramo Cristiani podestà di Genova del possesso che ha il monastero di Tiro di una pezza terra situata sulle fini di Fabiano -
Fascicolo 2 Locazione perpetua fatta dal monastero di Tiro a Calvo, Pellegrino e Gerardo figli del fu Canco di Fabiano ed a Cepello del fu Calvorino di Ceppo di una pezza terra situata nel luogo detto Bravia, mediante l'annua prestazione di metà dei frutti degli alberi, del quarto della biada e di quattro capponi -
Fascicolo 3 Quittanza passata da Boniscontro figlio di Giovanni Gerbino a suo cognato Maruffo di lire 50 genovesi per dote della propria moglie Giulia -
Fascicolo 4 Consenso prestato dai castellani di Portovenere al monastero di Tiro per l'affittamento a farsi dal medesimo dei beni e della casa già posseduti da Marsio di Staffolo e situati in detto luogo di Staffolo -
Fascicolo 5 Locazione perpetua fatta dal monastero di Tiro a Giustamonte del fu Gerardo Montanino di una possessione situata sulle fine di Fezzano nel luogo detto Cobiola, mediante il laudemio di soldi 21 e l'annua prestazione della decima, del quarto dei frutti e di 12 denari genovesi -
Fascicolo 6 Senteza arbitramentale pronunciata da Alberto abate del monastero di S. Gorgone e di S. Vito da Bellomo Passa, da Baroccio del fu Magaluffo e da Vernaccio del fu Guiliccione nella lite vertente tra l'abate di S. Venerio di Tirio (…) e Lupo di Campoiano (…) -
Fascicolo 7 Quittanza passata da Lupolo di Tegghia, Gherardo di Giustiniano, Brunicino Gastaldo, Guglilemo di Pedesia, Costantino di Speloncato ecc. a favore dell'abate del monastero di S. Venerio di Tiro (…) -
Fascicolo 8 Compromesso fatto dal preposto della chiesa Vicolense e dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro nelle persone di Ottone arcivescovo di Genova, Girardo abate di Tiglielo ed Oberto abate di Mediano per la decisione delle liti vertenti fra detta chiesa e monastero -
Fascicolo 9 Concessione livellaria perpetua fatta dal monastero di S. Venerio di Tirio a favore di Sozano di Portovenere di una pezza terra situata sulle fini di Faviano mediante il laudemio di 10 lire genovesi e l'annua prestazione di soldi 3 -
Fascicolo 10 Obbligazione passata da Giacomo di Montebarcario in favore del monastero di S. Venerio di Tiro al pagamento di soldi 5 genovesi ogni anno per fitto di un manso o per decima di terre -
Fascicolo 11 Bolla di papa Innocenzo III al monastero di Mortata perché faccia eseguire una sentenza antecedentemente pronunciata da un delegato apostolico a favore del monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 12 Donazione fatta da Parasone marchese di Massa e giudice di Cagliari e Arborea e da Benedetta sua moglie a favore del monastero di S. Venerio di Tiro di una annualità di 300 quartini di grano -
Fascicolo 13 Il vescovo di Luni concede ai monaci del monastero di S. Venerio di Tiro l'esenzione in perpetuo dal pagamento del ripatico per tutta la legna che verrà condotta a detto monastero -
Fascicolo 14 Procura passata dall'abate e dai monaci del monastero di S. Venerio di Tiro in capo di Riccardo converso di S. Ponziano di Lucca perché rappresenti detto monastero nella lite insorta coll’ospedale di S. Giovanni e del S. Sepolcro di Pisa -
Fascicolo 15 Benedetta marchesa di Massa e signora di Cagliari e di Arborea annulla una donazione già da lei fatta all'ospedale di S. Giovanni Gerosolimitano e conferma invece quella che il marchese Andrea, Pagano ed il comune di Massa anche a nome di essa marchesa avevano fatto al monastero di S. Venero di Tiro -
Fascicolo 16 Cessione fatta da Barone, Vivaldo ed Ascherio figli del fu Accorso di Tivegna a favore del monastero di Tiro di ogni loro ragione sopra alcune terre situate sulle fini di Portovenere mediante il corrispettivo di soldi quarantadue -
Fascicolo 17 Bolla di papa Onorio III di conferma a favore del monastero di S. Venerio di Tiro di tutte le sue possessioni e specialmente dell'Ospedale di Calcarola e de’ beni che possiede nelle isole di Corsica e di Parmazza -
Fascicolo 18 Guglielmo abate di S. Venero di Tiro pone sé, il suo monastero e in special modo l'ospedale sito sulle fini di Borgofreddo sotto la protezione e salvaguardia della sede apostolica -
Fascicolo 19 Bellusamor figlio di Pietro Colombessio dichiara di aver ricevuto la dote di sua moglie Rica e assicura questa dote su tutti i suoi beni presenti e futuri -
Fascicolo 20 Guglielmo abate del monastero di S. Venerio di Tiro e prete Giovanni sindaco dell'Ospedale gerosolimitano fanno atto di compromesso per la definizione della lite vertente tra detto monastero ed Ospedale -
Fascicolo 21 Investitura concessa dall'abate del monastero di S. Venanzio di Cepparana in favore di Alberto di Valsorcara di una pezza terra mediante l’annua prestazione di un’emina di grano ed il laudemio di dieci soldi -
Fascicolo 22 Consegna fatta a Raimondo di Blascia delle lettere dell'abate di San Stefano di Genova con cui gli viene intimato di presentarsi nanti lui, a giorno fisso, ad udire la sentenza che da esso abate, giudice delegato dal papa, verrà pronunciata nella causa vertente tra lui e il monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 23 Bolla di papa Gregorio IX di conferma a favore del monastero di Santa Maria e di San Venerio di Tiro di tutte le sue possessioni -
Fascicolo 24 Citazione giuridica del canonico Bartolomeo di Genova intimata dall'abate di San Venerio di Tiro all’arciprete di Marnasco, affinché comparisca nanti lui nel termine prefisso -
Fascicolo 25 Concessione livellaria per anni 29 fatta dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro a favore di Pizolbono macellaio di alcune pezze di terra situate in Ria nel luogo detto Perchio, mediante l’annua prestazione di soldi 21 genovesi -
Fascicolo 26 Consegna fatta a Raimondo di Blascia delle lettere dell'abate di San Stefano di Genova con cui gli è ordinato di comparire nanti lui, a giorno fisso, ad udire la sentenza che da esso abate, giudice delegato dal papa, verrà pronunciata nella causa vertente tra lui e il monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 27 Vendita fatta da Berta figlia di Lucano a Giovanni Marchesello di una pezza terra situata nel luogo detto Capo di Castello, mediante il prezzo di lire tre e mezza genovesi -
Fascicolo 28 Bolla di papa Gregorio IX al maestro delle scuole di Genova con cui lo delega a decidere le questioni vertenti tra il monastero di San Venerio di Tiro da una parte e l'arciprete di Marnasco […] dall’altra -
Fascicolo 29 Donazione fatta dai fratelli Azarino, Vinciguerra, Martino e Giacomino a favore del monastero di Cepparana di tre staia di frumento annui -
Fascicolo 30 Dichiarazione fatta da certo Musino di Godano che due pezze di terra di cui l'una situata in Pastenello e l’altra in Calcinara sono di sua proprietà -
Fascicolo 31 Sentenza pronunciata da Raimondo abate di San Stefano di Genova nella causa vertente tra il monastero di San Venerio di Tiro e Raimondo di Blascia, colla quale viene aggiudicata a detto monastero la metà delle ivi descritte possessioni -
Fascicolo 32 Presentazione fatta da Todesco monaco del monastero di San Venerio di Tiro a Montanino del fu Marchesio di Blascia delle lettere dell'abate di San Stefano di Genova con cui gli è ordinato di comparire nanti lui entro 20 giorni ed esporre le sue ragioni nella causa vertente tra esso e detto monastero di San Venerio -
Fascicolo 33 Consegna fatta a Montanino di Blascia delle lettere dell'abate di San Stefano di Genova con cui gli è ordinato di presentarsi nanti lui entro 10 giorni, ed esporre le sue ragioni nella causa vertente tra lui e il monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 34 Giuramento di fedeltà prestato da Fornarino del fu Bonardono di Arcola e da Corradetto suo nipote nelle mani dell'abate e del monastero di San Venerio di Tiro e nuova investitura di alcune pezze terra concessa dall’abate a favore dei detti Fornarino e Corradetto -
Fascicolo 35 Inibizione per parte del monastero di San Venerio di Tiro agli uomini di Marola di fare opere attorno alla chiesa di San Vito, la quale è edificata sul suolo proprio di detto monastero -
Fascicolo 36 Bolla di papa Gregorio IX al Primicerio di Lucca con cui lo autorizza ad approvare a nome suo l'elezione del priore fatta dai canonici di Santa Maria di Vezzano, se l’eletto è persona idonea, ed altrimenti a cassarla -
Fascicolo 37 Sentenza pronunciata da Ribaldo preposto e da Giovanni arcidiacono di Genova nella causa vertente tra l'abate ed i monaci di San Venerio di Tiro e i frati Giacomo, Pagano e Giovanni -
Fascicolo 38 Sottomessione passata dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro al vescovo di Luni e contemporanea sua assoluzione dalla scomunica che detto vescovo avea contro lui lanciata -
Fascicolo 39 Testamento fatto da Negro del fu Machiono col quale lega al monastero di San Venerio di Tiro la metà d'una casa e la somma di soldi 22 e mezzo genovesi -
Fascicolo 40 Testimoniali di rifiuto per parte dell'abate del monastero di San Venerio di Tiro di recarsi in Corsica per disimpegno d’incombenze di detto monastero -
Fascicolo 41 Decreto di Giovanni arcivescovo di Genova col quale annulla e cassa tutte le vendite dei beni del monastero di San Venerio di Tiro fatte da frate Giacomo Papazulla, già abate di detto monastero -
Fascicolo 42 Immissione in possesso degli ivi descritti beni e diritti fatta da un messo dell'abate di San Stefano di Genova a favore del monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 43 Quitanza passata da Guglielmo Papazulla a favore del monastero di San Venerio di Tiro di lire 6 genovesi passategli in conto della maggior somma di lire 17 e mezza da detto monastero dovutagli -
Fascicolo 44 Procura generale passata dal monastero di San Venerio di Tiro in capo di Rainaldo abate di detto monastero -
Fascicolo 45 Procura alle liti passata dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro in capo di Giacomo di Luni specialmente pella lite mossa alla chiesa di San Bartolomeo da Giovanni chierico -
Fascicolo 46 Dichiarazione fatta da prete Villano che egli è rettore ed amministratore della chiesa di San Bartolomeo di donnicato solo per volontà dell'abate e del monastero di San Venerio di Tiro, e che egli non può conferire alcun benefizio in detta chiesa a niun chierico senza il consenso di detto abate e monastero -
Fascicolo 47 Protesta fatta da un certo Giovanni a nome di prete Villano rettore della chiesa di donnicato contro la scomunica detto prete Villano lanciata da Tursacco canonico di Luni -
Fascicolo 48 Bolla di papa Innocenzo IV all'arcivescovo di Genova con cui lo delega a decidere una quesione vertente tra il monastero di San Venerio di Tiro da una parte e il pievano di Santa Maria di Camoggio […] dall’altra -
Fascicolo 49 Denuncia fatta dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro a Montanino di Blascia perché, a tenore di una precedente convenzione, gli rilasci libero il possesso delle ivi descritte pezze terra -
Fascicolo 50 Bolla di papa Innocenzo IV all'arcivescovo di Genova con cui lo delega a decidere una questione vertente fra il monastero di San Venerio di Tiro da una parte e Giovanni chierico, Tagliaferro, Bonsignore de’ Graziani ecc. dall’altra -
Fascicolo 51 Notificazione fatta da Giacomo monaco del Monastero di San Venerio di Tiro a Giorgio, Zerbino, Tealdino […] di comparire entro 20 giorni nanti lui al fine di presentare le loro difese nella causa vertente fra essi e detto monastero di San Venerio -
Fascicolo 52 Notificazione fatta da Giacomo monaco del monastero di San Venerio di Tiro ad Enrichetto del fu Micheletto di Sozano […] di presentarsi nanti lui entro 20 giorni ed esporre le loro ragioni nella causa vertente tra essi e detto monastero di San Venerio -
Fascicolo 53 Papa Innocenzo IV delega l'abate d’Altira a decidere la questione vertente tra il chierico Grimaldo di Avisinna da una parte e il rettore della chiesa di Fabiano, Rolando di Avisinna, e alcuni chierici e laici della città e diocesi di Luni, dall’altra -
Fascicolo 54 Citazione giudiziaria intimata da Giacomo di Villafranca monaco del monastero di S. Venerio di Tiro ad Imelda moglie di Protano, affinché compaia nel termine fissato avanti l'arcivescovo di Genova -
Fascicolo 55 Bolla di papa Innocenzo IV all'arcivescovo di Genova con cui lo delega a definire alcune questioni esistenti tra il monastero di San Venerio di Tiro da una parte e l’arciprete di Arcola […] dall’altra -
Fascicolo 56 Sentenza in contumacia pronunciata da Giovanni arcivescovo di Genova contro Enrichetto del fu Micheletto di Sozano Tealdino, Giorgio e Zerbino, colla quale viene aggiudicato al monastero di San Venerio di Tiro il possesso delle ivi descritte terre -
Fascicolo 57 Consegna fatta all'arciprete di Marnasco di una lettera citatoria dell’arcivescovo di Genova con cui gli è ordinato di comparire nanti lui -
Fascicolo 58 Consegna fatta a Roberto ministro della chiesa di San Martino di Blascia delle lettere dell'arcivescovo di Genova a lui dirette con cui egli viene delegato ad immettere il monastero di San Venerio di Tiro in possesso degli ivi descritti beni -
Fascicolo 59 Immissione in possesso di alcune pezze terra situate sulle fini di Blascia e di Carpina, fatta da prete Roberto ministro della chiesa di San Martino, giusta l'incarico avuto dall’arcivescovo di Genova a favore dell’abate del monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 60 Procura passata da prete Roberto ministro della chiesa di San Martino di Blascia in capo di Rolandino Motaro di Visigna perché immetta l'abate del monastero di San Venerio di Tiro in possesso di una pezza situata in Fabiano nel luogo detto Cafagio -
Fascicolo 61 Bolla di papa Innocenzo IV all'arcivescovo di Genova con cui lo delega a decidere le differenze esistenti tra il priore di Santa Maria di Vezzano e il monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 62 Sentenza pronunciata dall'arcivescovo di Genova contro l’arciprete di Marnasco colla quale viene aggiudicato al monastero di San Venerio di Tiro il possesso della chiesa di Sant’Andrea di Fabiano e dei beni ad essa annessi -
Fascicolo 63 Immissione in possesso della chiesa di Sant'Andrea di Fabiano fatta da frate Giacomo Zurlo, giusta incarico avuto dall’arcivescovo di Genova, a favore del monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 64 Denuncia fatta da Giacomo monaco a nome dell'abate e del monastero di San Venerio di Tiro all’arciprete di Cornia affinché non citi a comparire detto abate nel luogo di Cornia o di Brugnato pella causa vertente tra il detto monastero e il priore di Santa Maria di Vezzano, non trovandosi ivi alcun sapiente perito in diritto canonico -
Fascicolo 65 Procura alle liti passata dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro in capo di frate Giacomo da Villafranca e specialmente pella lite mossa a detto monastero dal priore di Santa Maria di Vezzano -
Fascicolo 66 Protesta fatta dall'abate del monastero di San Venerio di Tiro perché per una causa vertente tra detto monastero e il priore di Santa Maria di Vezzano egli fu citato a comparire nel luogo di Cornia ove non si rinviene alcun sapiente perito in diritto canonico -
Fascicolo 67 Donazione di tutti i loro beni, mobili e immobili, fatta da Pietro del fu Pietro Colombo e da Adelina sua moglie a favore del monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 68 Sentenza in contumacia pronunciata da Giovanni arcivescovo di Genova contro Enrichetto del fu Micheletto, Tealdino, Giorgio e Zerbino colla quale aggiudica al monastero di San Venerio di Tiro il possesso di alcune pezze terra -
Fascicolo 69 Bolla di papa Innocenzo IV all'abate del monastero di San Venerio di Tiro con cui stabilisce che niuno il quale non sia munito di uno speciale mandato di esso pontefice possa conferire a chicchessia la chiesa di donnicato della diocesi lunense, o dispone in qualunque altro modo -
Fascicolo 70 Bolla di papa Innocenzo IV all'abate del monastero di San Venerio di Tiro con cui gli concede l’uso della mitra e dell’anello -
Fascicolo 71 Bolla di papa Innocenzo IV all'arcivescovo di Genova con cui lo delega ad ottenere dal preposto e dai monaci di Mortara la restituzione di alcuni libri e di alcune scritture proprie del monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 72 Sentenza in contumacia pronunciata dai consoli di Genova contro un cotal Girardo, colla quale vengono aggiudicate due pezze terra già dal medesimo illegittimamente possedute, al monastero di San Venerio di Tiro -
Fascicolo 73 Conferma fatta dall'arcivescovo di Genova a favore del monastero di San Venerio di Tiro del possesso, che con precedente sentenza gli era stato aggiudicato, della chiesa di Sant’Andrea di Fabiano, e dei beni ad essa annessi -
Fascicolo 74 Consegna fatta a Giovanni del fu Andrea di Vico, chierico, delle lettere dell'arcivescovo di Genova con cui gli viene ordinato di presentarsi nanti lui, nel termine di 20 giorni, ad esporre le sue ragioni nella causa vertente tra lui, Tagliaferro, Bonsignore ecc. da una parte e il monastero di San Venerio di Tiro dall’altra -
Fascicolo 75 Procura alle liti passata dai monaci del monastero di S. Venerio di Tiro in capo di Giacomo abate di detto monastero -