Materie ecclesiastiche

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Materie ecclesiastiche - Carte


Il progetto   Le carte  

Abbazie -> Abbazia di San Venerio del Tino e Santa Maria delle Grazie di Portovenere
Mazzo 5.
Fascicolo 1 Pagamento fatto dal priore di S. Sabina per conto del monastero di S. Venerio di Tiro di lire sette e mezza pelle collette del legato -
Fascicolo 2 Conferma per parte di Catterina del fu Bernabò Zanzania della vendita di una casa, sita nel borgo di Portovenere, fatta da' suoi fratelli a favore di certo Francesco del fu Pellegrino Zanzania -
Fascicolo 3 Testimoniali di protesta per danni ed interessi fatta da Luchino di S. Pietro di Chiavari contro Antonio Fassio e Giovanni Cavava i quali si rifiutavano ad eseguire quanto fra loro era stato convenuto -
Fascicolo 4 Locazione per anni nove di una pezza terra situata sulle fini di Marola concessa da Pietro abate e da Rolando monaco del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di prete Francesco rettore della chiesa di S. Vito, mediante l'annuo pagamento di un soldo e sei denari -
Fascicolo 5 Quitanza colla quale Bertrando arcivescovo di Genova dichiara che gli venne pagata per conto del monastero di S. Venerio di Tiro la quota parte che a detto monastero era stata accollata della colletta di lire mille imposta dal cardinale legato di Lombardia -
Fascicolo 6 Procura alle liti passata da Pietro abate e da Rolando monaco del monastero di S. Venerio di Tiro in capo di prete Francesco rettore della chiesa di S. Vito di Marola e di Pignorino del fu Rolando di Fabiano -
Fascicolo 7 Quitanza colla quale Pietro abate del monastero di S. Venerio di Tiro dichiara d'essere stato integralmente pagato d’ogni suo credito verso Francesco del fu Pellgrino Zanzania di Portovenere -
Fascicolo 8 Decreto del podestà di Portovenere col quale viene aggiudicato alla vedova di Guglielmo di Ballo il possesso d'una pezza terra situata sulle fini di Blascia e se viene riconosciuto il diritto d’esigere il pagamento delle ivi descritte somme -
Fascicolo 9 Tommaso di Giacomo di Cadamaro dichiara d'aver ricevuto per conto di Moisia del fu Michelino Corsi, vedova di Albertino di Ballo, lire venti genovesi in denaro, cinque in cose mobili e due pezze terra da Ugolino di Portovenere, tutore della figlia di detto Albertino -
Fascicolo 10 Procura pell'esazione delle decime, fitte e pensioni nel luogo detto Balagna (Corsica) passata dall’abate e dai monaci del monastero di S. Venerio di Tiro in capo di Ugone di Leuco e di Nicolao del fu Bonvillano -
Fascicolo 11 Locazione di otto pezze terra situate sulle fini di Fabiano concessa da Pietro abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Pignorino del fu Rolandino mediante l'annuo pagamento di otto soldi genovesi -
Fascicolo 12 Quietanza colla quale Benedettino del fu Pietro prenominato Cilaro di Bagnolo dichiara d'aver ricevuto da Giovanni del fu Tedaldo lire ottanta di moneta genovese -
Fascicolo 13 Codicillo col quale Marino del fu Giovanni Raro di Campiglia lega una pezza terra ed una casa a Prodomino del fu Carletto -
Fascicolo 14 Locazione per nove anni di una pezza terra e di una casa situate nell'isola Palmazza concessa dall’abate e dai monaci del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Margherita vedova vi Andreolo Beagna, mediante l’annua prestazione di soldi cento -
Fascicolo 15 Locazione per anni nove di tre pezze terra situate sulle fini di Panigaglia concessa dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Franceschino detto il Ferraio del fu Comino, mediante l’annuo pagamento di soldi quattro e denari sei -
Fascicolo 16 Locazione per anni nove di quattro pezze terra situate sulle fini di Portovenere concessa dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Michelino Bruschetto di Panigaglia, mediante le ivi descritte annue prestazioni -
Fascicolo 17 Testimoniali di una dichiarazione fatta dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro relativamente ai confini di una pezza terra situata sulle fini di Fabiano -
Fascicolo 18 Gregorio XI papa pone sotto la speciale protezione dell'arcivescovo di Genova l’abate e il monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 19 Vendita di una pezza terra situata sulle fini di Panigaglia fatta da Antonio del fu Bertino a favore di Andriolo detto Bordeghino mediante il prezzo di lire quattro e soldi dieci di moneta genovese -
Fascicolo 20 Locazione per anni nove di tre pezze terra situate sulle fini di Panigaglia concessa dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Andriolo del fu Antonio sunnominato Bordigario, mediante l’annuo pagamento di nove soldi genovesi -
Fascicolo 21 L'abate del monastero di S. Venerio di Tiro conferma prete Leonardo del fu Orlanduccio a rettore della chiesa de’ S. Ambrogio e Nicola di Spano sotto le condizioni ed obblighi ivi descritti -
Fascicolo 22 Locazioni di beni propri del monastero di S. Venerio di Tiro concesse dall'abate di detto monastero a favore di diverse persone mediante le ivi descritte prestazioni -
Fascicolo 23 Quitanza colla quale la moglie di Nicola Amigoto dichiara d'aver ricevuto, per conto di suo marito, dai fratelli Cecchino e Nicola di Campiglia, lire cinque di moneta genovese da essi dovute per fitti arretrati -
Fascicolo 24 Testamento di Francesco del fu Maria di Portovenere col quale instituisce a suoi eredi universali i suoi nipoti Lorenzo e Nicola e lega al monastero di S. Venerio di Tiro una casa situata fuori delle mura di Portovenere -
Fascicolo 25 Convenzione colla quale l'abate del monastero di S. Venanzio di Cepparana e Moruello del fu Banduino di Belano assieme a Sanducio del fu Parentello mettono termine alla questione tra loro vertente -
Fascicolo 26 Privilegio concesso da papa Gregorio XI ai monaci dell'ordine di san Benedetto chiamati di Monte Oliveto, col quale i medesimi sono sottratti alla giurisdizione degli arcivescovi e vescovi, e ricevuti sotto la speciale protezione della Sede Pontificia -
Fascicolo 27 Bolla di papa Gregorio XI con cui elegge frate Gaspare di Valle ad abate del monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 28 Concessione livellaria per anni nove della chiesa di S. Bartolomeo di Donnicato e de' beni alla medesima annessi fatta dall’abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Franceschino detto Peligia del fu Bertolio e di Nicoloso del fu Giovanni di Pontremoli mediante l’annua prestazione di tre fiorini d’oro e di due porci e l’obbligo di far celebrare uan o due messe per settimana nella detta chiesa di S. Bartolomeo -
Fascicolo 29 Locazione a vita dell'Ospedale di S. Maria Maddalena di Calcarola con tutte le terre e possessioni annesse concessa da Rolando abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Giovanni detto il Chierico di Pontremoli, mediante l’annua prestazione di cinque emine di frumento e l’obbligo di riedificare una casa situata presso la chiesa di detto Ospedale -
Fascicolo 30 Locazione per anni nove di una pezza terra situata sulle fini di Portovenere concessa dall'abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Girolamo del fu Guglielmo mediante l’annuo pagamento di soldi venticinque -
Fascicolo 31 Locazione per anni nove di una casa e di due pezze terra situate sulle fini di Panigaglia concessa da Gaspare abate del monastero di S. Venerio di Tiro a favore di Vogino del fu Lanfranco mediante l'annuo pagamaento di soldi quattordici di moneta genovese -
Fascicolo 32 Testamento di Francesco del fu Pellegrino Zanzania di Portovenere col quale egli istituisce a suoi eredi, i suoi due figli Guglielmo e Pellegrino, e morendo essi senza eredi legittimi, loro sostituisce il monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 33 Vendita di una pezza terra situata sulle fini di Rimazorio nel luogo detto Ormolla fatta da Giovanni del fu Simone dei duchi di Rimazorio a favore di Manuele del fu Leonardo Mainerio di Portovenere mediante il prezzo di lire 250 -
Fascicolo 34 Lettera d'Andrea arcivescovo di Genova ai vicarii, podestà, rettori, sindaci e collettori per comune di Genova colla quale i medesimi vengono ammoniti a non imporre tasse o gravezze di sorta sui beni del monastero di S. Venerio di Tiro -
Fascicolo 35 Testamento di Tommasa figlia del fu Pellegro Zanzania e moglia di Simone del fu Negro di Volano col quale, previ alcuni legati, essa instituisce a suoi eredi universali Pellegrino e Guglielmo del fu Francesco Zanzania, Giovanni del fu Nicolao Zanzania, Giovanni del fu Bernabò Zanzania e Giovanni del fu Lodisio Zanzania -
Fascicolo 36
Fascicolo 37
Fascicolo 38
Fascicolo 39
Fascicolo 40
Fascicolo 41
Fascicolo 42
Fascicolo 43
Fascicolo 44
Fascicolo 45
Fascicolo 46
Fascicolo 47
Fascicolo 48
Fascicolo 49
Fascicolo 50
Fascicolo 51
Fascicolo 52
Fascicolo 53
Fascicolo 54
Fascicolo 55
Fascicolo 56
Fascicolo 57
Fascicolo 58
Fascicolo 59
Fascicolo 60
Fascicolo 61
Fascicolo 62
Fascicolo 63
Fascicolo 64
Fascicolo 65
Fascicolo 66
Fascicolo 67
Fascicolo 68
Fascicolo 69
Fascicolo 70
Fascicolo 71
Fascicolo 72
Fascicolo 73